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Donnarumma e l'Italia 'napoletana'

Il portiere azzurro pensa già alla Svizzera ma si gode il grande gruppo formato da Mancini. "Stiamo insegnando il napoletano a tutti".

Donnarumma durante la vittoria contro la Turchia
Donnarumma durante la vittoria contro la Turchia UEFA via Getty Images

L'Italia non ha concesso tiri nello specchio della porta nella vittoria per 3-0 contro la Turchia ma Gianluigi Donnarumma si è reso comunque protagonista di una tempestiva uscita nel primo tempo. Non è facile 'restare sul pezzo' quando la squadra concede così poco agli avversari, ma Roberto Mancini dorme sonni tranquilli con 'Gigio' tra i pali. Parliamo con il numero 1 azzurro in vista della prossima partita contro la Svizzera.

EURO è iniziato alla grande per voi con quella vittoria sulla Turchia…

Era importante iniziare bene, abbiamo fatto una grandissima partita. Adesso però dobbiamo rimanere con i piedi per terra e continuare a lavorare e ad allenarci bene per fare bene anche le prossime. A Roma c’era una grande atmosfera. Ci mancavano tantissimo i tifosi e l’affetto che ci danno e continueranno a darci. Speriamo che sia solo l’inizio.

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La vostra voglia si è vista anche dal trasporto con cui avete cantato l’inno.

Sì, ci teniamo tantissimo. Rappresentare l’Italia significa tanto per noi. Lo facciamo con orgoglio e continueremo a onorare questa maglia fino alla fine. Speriamo di arrivare fino in fondo.

In questi tornei non c’è molto tempo per festeggiare perché si gioca spesso. Ma cove avete reagito nello spogliatoio?

La prima cosa che ci siamo detti è di di rimanere umili e con i piedi per terra perché non abbiamo fatto ancora niente. Abbiamo vinto una grandissima partita, una partita importante sicuramente, ma adesso dobbiamo già pensare alla partita con la Svizzera, che è altrettanto importante.

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Si vede che questo è un grande gruppo. C’è anche tanta Campania… tu Insigne, Immobile.

Abbiamo un grandissimo rapporto, siamo davvero un bel gruppo, ci vogliamo bene e stiamo bene insieme. Credo che questo sia davvero bello e importante per andare avanti con serenità e far bene tutti insieme. E’ la cosa più importante. Stiamo insegnando il napoletano a tutti. Ormai parlano tutti napoletano qui. Siamo davvero un bel gruppo e noi napoletani mettiamo allegria. In generale sono tutti bravi ragazzi a cui piace scherzare. Stiamo molto bene insieme.

L’Italia non ha subito gol da nove partite, qual è il vostro segreto?

E’ un obiettivo che ci diamo quello di non prendere gol perché il nostro gol può sempre arrivare. Stiamo lavorando bene in fase difensiva. Cerchiamo di continuare così perché è sicuramente un grande orgoglio non subire gol per tante partite come abbiamo fatto noi. Ma l’importante è che la squadra vinca.

E poi quei due ‘vecchietti’ li davanti a proteggerti…

Bonucci e Chiellini si conoscono molto bene, sono due grandi professionisti e lavorano bene insieme. Ma sono sicuro che chi subentra farà molto bene perché siamo tutti grandissimi giocatori.

E’ la forza di questo gruppo: restare concentrati per 90-95 minuti. Si è visto contro la Turchia e dobbiamo continuare così con la stessa voglia in tutte le partite che avremo.

Quanto ti piace lo stile di gioco e l’approccio di Mancini?

Giochiamo davvero bene, e questo è merito del mister che ci ha dato tanto. Ci ha dato serenità. Non era facile far così bene dopo una grandissima delusione. Abbiamo questo metodo offensivo che mi piace molto, ma anche a livello difensivo andiamo bene, quindi significa che siamo molto equilibrati.

L’Italia non solo non ha subito gol contro la Turchia, ma neanche tiri nello specchio. Come fai a restare concentrato quando sei così poco coinvolto?

Non è facile restare concentrati in una partita del genere. L’importante è rimanere lì sul pezzo e farsi trovare pronti per qualsiasi occasione creata dalla squadra avversaria. Stare lì concentrati per aiutare sempre i compagni.

Già 27 presenze in nazionale a 22 anni. Cosa significa per te indossare questa maglia?

Non si può spiegare. Ogni partita con questa maglia è un’emozione indescrivibile. Spero di rappresentarla per molto tempo.

Com’è rimpiazzare un monumento del calcio italiano come Buffon? Guardi ai suoi record come a dei traguardi da raggiungere?

So che i portieri che sono arrivati prima di me in questa nazionale hanno fatto la storia. Non sento la pressione ma è un grande orgoglio essere qui dopo di loro. Sicuramente guardo i record di Buffon, ti dà tanta forza. Battere i suoi record non sarà facile, ma ci proverò

Adesso la Svizzera, quanto sarebbe importante chiudere già il discorso qualificazione?

Sarebbe importantissimo. Dovremo far bene, prepararci bene e cercare di vincere questa partita che per noi è molto importante. La Svizzera è un’ottima squadra che gioca bene al calcio. Anche loro hanno un gioco molto offensivo e quindi dovremo stare molto attenti e concentrati per 90 minuti, fare le nostre cose bene, ci prepareremo bene come sempre e speriamo di fare una grande partita. Dovremo essere ancora più concentrati rispetto alla prima.