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Atalanta da applausi, la Dea è agli ottavi

In casa dello Shakhtar, la squadra di Gasperini ottiene la vittoria di cui aveva bisogno e - complice il successo del Manchester City sulla Dinamo Zagabria - centra una storica qualificazione: Castagne, Pašalić e Gosens firmano il 3-0 finale.

Highlights: Shakhtar Donetsk 0-3 Atalanta

Alla prima partecipazione in UEFA Champions League, l’Atalanta conquista una storica qualificazione agli ottavi. In casa dello Shakhtar Donetsk, la Dea ottiene la vittoria di cui aveva bisogno e vola al secondo posto del Gruppo C alle spalle del Manchester City, che passa 4-1 in casa della Dinamo Zagabria: sono i gol nella ripresa di Timothy Castagne, Mario Pašalić e Robin Gosens a firmare l’impresa della squadra di Gian Piero Gasperini.

L’Atalanta, a caccia della vittoria, parte forte e ha subito una grande chance. Il “Papu” Gómez soffia il pallone a Ismaily e serve Pašalić, che però è in posizione defilata: il croato in prestito dal Chelsea riesce a calciare, ma Andriy Pyatov recupera la posizione e para.

La Dea insiste, Castagne fa la torre per Luis Muriel che controlla e calcia: il destro del colombiano, però, termina a lato, anche se il gioco era fermo. Va vicinissimo al vantaggio Gómez, ma Serhiy Kryvtsov respinge sulla linea la conclusione del capitano.

Gli ucraini si riorganizzano e con il trascorrere dei minuti iniziano a rendersi pericolosi. Il brasiliano Taison, sullo spunto del connazionale Tetê, prova la conclusione ma trova l’opposizione di José Luis Palomino.

Il tedesco Gosens, di testa, non trova lo specchio della porta, poi è super Pierluigi Gollini che si salva sull’incornata di Júnior Moraes. Prima dell’intervallo la squadra di Luís Castro “bussa” un’altra volta con Taras Stepanenko, ma anche il colpo di testa del centrocampista è impreciso.

Nella ripresa Muriel ci prova subito di destro, ma Pyatov riesce ad alzare il pallone in corner. Berat Djimsitici colpisce di testa ma manda alto sugli sviluppi del corner battuto dal "Papu", poi Gasperini tenta il tutto per tutto e sbilancia la squadra: entra l’ucraino Ruslan Malinovskyi, gli fa posto il difensore Andrea Masiello.

Al 66’ l’Atalanta passa. Dopo un rimpallo con Pyatov sul cross di Gómez, Castagne insacca da due passi: il gol viene inizialmente annullato per il fuorigioco del capitano della Dea, poi dopo il check del VAR l’arbitro inverte la decisione e convalida.

Lo Shakhtar accusa il colpo e incassa l’espulsione di Dodô. E a dieci minuti dalla fine, l’Atalanta - in superiorità numerica - mette in cassaforte successo e passaggio del turno. Sulla punizione di Malinovskyi, Pašalić anticipa tutti e mette dentro con un tocco di puntqa.

Gómez va vicinissimo al tris, poi lo Shakhtar colpisce la traversa con una conclusione di Ismaily. Dopo una super parata di Gollini, arriva anche il terzo gol di Gosens, a completare la festa con un sinistro in spaccata. Per l’Atalanta - che aveva iniziato il girone con tre sconfitte consecutive e che dopo quattro giornate aveva solo un punto - è una notte storica. Gli ottavi sono una splendida realtà.

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