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"La vittoria più bella"

L'allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, ha definito il successo contro il Liverpool come il più importante della sua carriera.

L’allenatore dell’AC Milan Carlo Ancelotti ha definito la vittoria per 2-1 della sua squadra sul Livepool FC come “la più importante” della sua carriera. Nella serata di mercoledì la doppietta di Filippo Inzaghi sul terreno di Atene ha regalato ai rossoneri il loro settimo trofeo.

'La vittoria più bella'
Quando, da giocatore, vestiva la maglia del Milan Ancelotti ha vinto per due volte la Coppa dei Campioni e in veste di allenatore di questa squadra aveva trionfato anche nel 2003, ma niente, ha dichiarato, può reggere il confronto con le emozioni provate allo stadio OACA Spyro Louis. “È stata la nostra vittoria più bella. In pochi credevano che ce l’avremmo fatta, ma siamo riusciti in un’impresa straordinaria. Erano i pochi a prevedere che in questa stagione il Milan potesse vincere il trofeo più importante, forse nessuno se lo aspettava”.

Rinascita
Costretto ad iniziare il campionato con una penalizzazione per il suo coinvolgimento nello scandalo calcistico italiano, il Milan ha iniziato il suo cammino nella UEFA Champions League dal terzo turno preliminare. I risultati deludenti ottenuti nel campionato di Serie A avevano messo a rischio la posizione di Ancelotti, ma ora, felice per il successo di stasera e con al collo la medaglia d’oro che risplende sotto la luce dei riflettori, il tecnico 47enne ha ribadito che il suo futuro è ancora con il Milan. “Solo a dicembre ci trovavamo davanti a così tanti ostacoli e per questo motivo questa vittoria ha un sapore molto speciale”.

Legame speciale
“Abbiamo mantenuto una grande compattezza nonostante i problemi. Il mio valore di mercato, per così dire, è aumentato, ma il rapporto con il Milan è molto saldo. A prescindere dalle coppe che ho vinto, per me si tratta di un legame decisamente speciale. Quello che ho raggiunto si spiega con il fatto che io mi sento di appartenere al Milan. Ho indossato questa maglia da giocatore, e l’aver vinto trofei prestigiosi con questa maglia rende forte il mio legame con il Milan”.

'Congratulazioni al Milan'
Comprensibile la delusione per l’allenatore del Liverpool Rafael Benítez, dopo che i suoi uomini non sono riusciti a ripetere l’impresa del 2005, quando superarono il Milan ai calci di rigore. Il ricordo di quel successo era servito da grande stimolo. “Prima di tutto congratulazioni al Milan. È una squadra molto forte – ha dichiarato -. Un ringraziamento va ai nostri tifosi, ai miei collaboratori e ai giocatori che per il loro grande impegno avrebbero meritato qualcosa di più. Nel primo tempo abbiamo controllato la gara, spingendosi in avanti e creando occasioni. Abbiamo, però, subito un brutto gol, frutto di una deviazione, alla fine del primo tempo. Nel calcio bisogna sfruttare le occasioni e segnare dei gol. Quando vinci sei contento, quando perdi devi individuare i motivi della sconfitta e cominciare al pensare al futuro. Il livello dei loro giocatori era evidente, e noi dobbiamo cominciare a pensare a come rafforzare la nostra squadra”.

Un prezzo da pagare
Costretto a rincorrere nella ripresa, Benítez ha dovuto rischiare, e alla fine il Milan ha sfruttato al meglio i maggiori spazi a disposizione, dopo l’ingresso in campo di Peter Crouch al posto di Javier Mascherano. Inzaghi ha segnato il secondo gol a 8’ dal termine, e nonostante la rete realizzata all’ultimo minuto da Dirk Kuyt, non si è ripetuto l’esito della finale di Istanbul. “Quando si affronta il Milan il problema è che si tratta di una squadra molto ben organizzata ed abile nel contropiede. Lo si è visto nella ripresa, quando ci siamo spinti in avanti lasciando degli spazi nei quali ha potuto inserirsi Kaká. Bisogna attaccare con equilibrio e quando si perde quell’equilibrio un’occasione ti può spedire al tappeto”.

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