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Pericolo Real per Wenger

Il tecnico francese sostiene che l'Arsenal non sa limitarsi a difendere, contro il Real servirà il giusto equilibrio tattico.

Il tecnico dell’Arsenal FC, Arsène Wenger, ha fiducia nella sua squadra e ritiene che possa completare l’opera cominciata due settimane fa in Spagna. Wenger pensa che l’Arsenal possa superare il Real Madrid CF a Highbury questa sera e qualificarsi per la terza volta ai quarti di finale della UEFA Champions League.

Serve equilibrio
Il tecnico francese è sicuro che il Real Madrid giocherà al meglio per cercare di recuperare lo svantaggio di 1-0 della partita di andata. Ammette comunque che l’Arsenal dovrà trovare un giusto equilibrio fra attacco e difesa in quanto i suo giocatori “non sono abituati a difendere” un vantaggio di stretta misura.

‘Sulla strada giusta’
“Dobbiamo essere concentrati in difesa per tutta la partita – ha dichiarato -. Altrimenti anche cinque minuti di distrazione possono risultare fatali. Questo è il secondo tempo di una partita di andata e ritorno disputata sui 180 minuti. Sarà una grande gara. Siamo convinti di potercela fare e di poter segnare ancora. Sappiamo di essere sulla strada giusta”.

Henry in forma
La fiducia di Wenger ha trovato nuovo impulso dalla vittoria in trasferta per 4-0 sul Fulham FC di sabato scorso. In quella occasione Thierry Henry, autore della rete della vittoria al Santiago Bernabéu, è andato a segno due volte, portandosi così a quota 17 reti in campionato. A queste vanno aggiunte le quattro realizzate in Champions League. “A Thierry non interessa diventare un ‘galáctico' – ha dichiarato -. Vuole però, come del resto anch’io, che la squadra vinca e passi il turno”.

L’importanza di Pirès
Wenger ha reso noto che il centrocampista Robert Pirès è stato aggiunto alla lista dei convocati. Ha anche confermato che i difensori Sol Campbell, Pascal Cygan, Gaël Clichy e Ashley Cole rimangono indisponibili per infortunio. “Pirès giocherà un ruolo importante nell’impostazione che intendiamo dare alla partita”, ha detto Wenger. Ha aggiunto che fra i convocati figura anche l’attaccante Theo Walcott, che compirà 17 anni il 16 marzo. Sarà in panchina, ma pronto a entrare se sarà necessario.

Un’opportunità per imporsi
Se giocherà, comunque, Walcott non sarà il calciatore più giovane a scendere in campo in UEFA Champions League. Celestine Babayaro lo fece per l'RSC Anderlecht nella gara contro l'FC Steaua Bucuresti nel novembre 1994 all’età di 16 anni e 87 giorni. Se invece dovesse andare a rete, Walcott diventerebbe il più giovane realizzatore della competizione.

Varie alternative
Wenger ha anche dichiarato che, indipendentemente da chi scenderà in campo, la squadra saprà essere flessibile e reattiva. Il tecnico si aspetta che il Real sarà più aggressivo, più offensivo e giocherà a un livello migliore rispetto alla gara di andata. “Mi aspetto che giochino al meglio delle loro possibilità”, ha ammonito.

Ronaldo in dubbio
Il Real è reduce da una vittoria per 2-1 nel derby contro il Club Atlético de Madrid questo fine settimana. Cercherà di raggiungere il suo decimo successo in Coppa dei Campioni per riscattare una stagione deludente. Il tecnico Juan Ramón López Caro, in panchina dal mese di dicembre, ha detto con chiarezza che la sua squadra attaccherà. Non ha però risposto a chi gli ha chiesto se Ronaldo giocherà. Il brasiliano è stato escluso dalla formazione che ha giocato contro l’ Atlético.

Attacco, attacco, attacco
“Attaccheremo e cercheremo di vincere, non cambieremo il nostro atteggiamento - ha dichiarato López Caro, facendo intravedere quella che potrebbe essere una spettacolare festa di calcio -. Entrambe le squadre sono solite praticare un gioco aperto e offensivo. Nella partita di andata l’Arsenal ha fatto molto bene e nessuno avrebbe potuto fare di più. Sono in vantaggio, ma noi non cambieremo il nostro stile di gioco. Vincerà la squadra che segnerà più gol per cui è essenziale sfruttare al meglio le occasioni da rete”.

‘Gioco maschio’
Quando gli è stato chiesto se il Real ha i difensori adatti per impedire all’Arsenal di imporre il suo gioco manovrato, il tecnico ha aggiunto: “Abbiamo calciatori che sono in grado di impostare la gara sul piano fisico, ma penso che la cosa più importante sia come si gioca la palla. Abbiamo giocatori tecnici e cercheremo di impostare il gioco sulla tecnica, ma nel nostro gioco c’è anche una componente fisica”.

Pronti a combattere
Per il Real Madrid l’ultima speranza di aggiudicarsi un trofeo passa per i 90 minuti della partita di Londra. Infatti, il titolo spagnolo sembra ormai del Barcelona FC e la Copa del Rey è già archiviata. L’attaccante brasiliano Robinho non ha avuto difficoltà a ammettere: “Sapevo che è difficile vincere queste competizioni e mi rendo conto che per noi sarà una dura battaglia a Londra”.

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