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Barça-Chelsea, la sfida continua

Dopo tre capitoli avvincenti quali altre emozioni ci riserveranno i due club nel ritorno al Nou Camp?

Dopo tre capitoli avvincenti quali altre emozioni ci riserveranno FC Barcelona e Chelsea FC? I catalani partono favoriti, ma queste due grandi squadre ci hanno già abituato ai colpi di scena.

Due autogol
• Nell’andata degli ottavi di finale, allo Stamford Bridge, il Chelsea riusciva a passare in vantaggio, nonostante l’inferiorità numerica, grazie a un autogol. Ma una deviazione nella propria porta di John Terry, su una punizione calciata da Ronaldinho, ristabiliva la parità ed era il preludio al forcing finale degli ospiti. Una traversa di Lionel Messi e due salvataggi sulla linea di Terry precedevano infatti l’incornata vincente di Samuel Eto'o.

Ancora 2-1
• Già un anno fa il Barcellona si era imposto 2-1 nella gara d’andata, ma questa volta il ritorno si giocherà al Camp Nou, con la squadra di Frank Rijkaard determinata a riscattare l’eliminazione della passata stagione (5-4 complessivo).

Decide sempre Eto'o'
• Eto’o era andato in gol anche nel finale della gara di andata dello scorso anno. E le similitudini con la partita di due settimane fa non si esauriscono qui. Cartellino rosso: lo scorso anno il Chelsea restava in dieci prima della fine del primo tempo per l’espulsione di Didier Drogba; stessa sorte quest’anno per Asier Del Horno. Autogol: lo scorso anno, a Barcellona, Juliano Belletti fu lo sfortunato autore dell’autogol che dava il vantaggio ai londinesi, prima del pareggio di Maxi López e del suo assist per Eto'o.

Una vittoria a testa
• Blues e blaugrana si erano già affrontati nei quarti di finale della UEFA Champions League 1999/2000. In quell’occasione i catalani superarono il turno grazie al 5-1 del ritorno al Camp Nou, con due reti nei tempi supplementari di Rivaldo e Patrick Kluivert (6-4 complessivo). Quella resta anche la sconfitta più pesante del Chelsea in 97 gare in Europa.

Formidabile in casa
• Il Barcellona ribadiva così la tradizione favorevole in casa contro le squadre inglesi, confermata da una sola sconfitta in 20 partite, 1-0 contro il Liverpool nella semifinale della Coppa UEFA 1975/76. Dopo la sconfitta per 2-1 al Camp Nou contro la Juventus, nel ritorno dei quarti di finale dell’edizione 2002/03, i catalani hanno ottenuto sei vittorie e un pareggio nelle sette gare interne di UEFA Champion League.

Numeri straordinari
• Gli ultimi tre successi sono arrivati nella fase a gironi dell’attuale edizione. Il Barça ha dominato il Gruppo C chiudendo in testa con nove punti di vantaggio e realizzando 16 reti, meglio di ogni altra squadra. Davvero straordinario il ruolino di marcia in casa: quattro gol all’Udinese Calcio, cinque al Panathinaikos FC e tre al Werder Bremen.

Presenza fissa nei quarti
• In caso di eliminazione, il Chelsea non raggiungerebbe i quarti di finale di UEFA Champions League per la prima volta dopo quattro stagioni. Lo scorso anno ha raggiunto le semifinali per il secondo anno consecutivo, perdendo con un solo gol di margine contro i futuri vincitori del Liverpool.

• Reds e Blues si sono ritrovati di fronte anche quest’anno, inseriti entrambi nel Gruppo G. Il doppio confronto si è concluso con due pareggi senza reti, ma il girone è stato vinto alla fine dal Liverpool con un punto in più del Chelsea. Decisiva è stata la sconfitta per 1-0 contro il Real Betis Balompié, nella terza giornata, in quella che è anche l’ultima trasferta degli inglesi in Spagna.

Male in trasferta
• In vista della gara del Nou Camp, i londinesi guardano con timore gli ultimi risultati ottenuti nelle trasferte di Champions League: soltanto una vittoria, il 2-0 in casa dell’RSC Anderlecht (quinta giornata), nelle ultime sette partite, di cui cinque sconfitte.

Unica vittoria in Spagna
• Non è migliore la tradizione dei Blues in Spagna, dove prima della visita di quest’anno al Betis, il Chelsea aveva giocato cinque volte, rimediando quattro sconfitte. L’unico successo risale al 2-1 contro il Betis, nei quarti di finale della Coppa delle Coppe UEFA 1997/98.

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