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Il Real si affida a Sacchi

L'ex Ct azzurro è il nuovo direttore tecnico del club spagnolo, Butragueño diventa vicepresidente.

Arrigo Sacchi, ex allenatore dell’AC Milan ed ex Ct della nazionale azzurra, è il nuovo direttore tecnico del Real Madrid CF.

Programmazione strategica
Sacchi dovrà assistere il tecnico Mariano García Remón nel valutare la forza della rosa del Real e programmare una strategia per il mercato della prossima estate. Dovrà anche indicare un possibile successore allo stesso García Remón, alla guida della squadra da settembre con contratto annuale.

Butragueño vicepresidente
Sacchi avrà come referente diretto Emilio Butragueño, nominato vicepresidente, che continuerà ad essere anche direttore generale. L’ex Ct azzurro sarà coadiuvato da Ramon Martínez, ex responsabile unico di tutto il parco giocatori del club, dalle giovanili alla prima squadra.

Sfida con Capello
L’incarico a Sacchi è stato ufficializzato ieri al Santiago Bernabéu dopo il consiglio di amministrazione della società. Affascinante una delle primissime sfide di Sacchi al Real: affrontare negli ottavi di UEFA Champions League la Juventus di Fabio Capello, suo successore in passato sulla panchina del Milan ed ex tecnico del Real.

Due Coppe dei Campioni
Con il Milan, Sacchi ha vinto lo Scudetto 1987/88 e due Coppe dei Campioni di fila, nel 1988/89 e 1989/90. Silvio Berlusconi l’aveva chiamato sulla panchina rossonera nell’estate del 1987, impressionato dal gioco del Parma FC, allenato dallo stesso Sacchi, in una partita giocata proprio contro il Milan in Coppa Italia.

Finale mondiale
A novembre del 1991 Sacchi sostituiva Azeglio Vicini sulla panchina azzurra, arrivando subito alla finale della Coppa del Mondo FIFA 1994 negli Stati Uniti, persa per altro contro il Brasile ai calci di rigore. Dopo le dimissioni da Ct della nazionale nel 1996, Sacchi ha allenato anche il Club Atlético de Madrid, prima di tornare, con meno fortuna, sulle panchine di Milan e Parma.

Ruolo nel Parma
Nel 2001 ha dato le dimissioni da tecnico del Parma dopo solo tre partite, precisando di non poter più reggere lo stress della panchina. È diventando direttore tecnico del club emiliano, incarico ricoperto fino a ieri.

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