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Sassuolo battuto, l'Inter si riavvicina

A Reggio Emilia, la squadra di Antonio Conte batte di misura i Neroverdi e torna a un punto di distanza dalla capolista Juventus: finisce 4-3 per i Nerazzurri, trascinati dalle doppiette di Romelu Lukaku e Lautaro Martínez.

Sassuolo battuto, l'Inter si riavvicina
Sassuolo battuto, l'Inter si riavvicina ©AFP/Getty Images

Sassuolo-Inter 3-4 (Berardi 16’, Djuričić 74’, Boga 82’; Lautaro Martínez 2’, 71’ su rig., Lukaku 38’, 45’ su rig.)
Dopo il ko contro la Juventus e la sosta, l'Inter ritrova la vittoria e si riporta a un punto di distanza dalla Juventus. A Reggio Emilia, nell'anticipo dell'ora di pranzo dell'ottava giornata, la squadra di Antonio Conte supera di misura un coriaceo Sassuolo: finisce 4-3 per i Nerazzurri, trascinati dalle doppiette di Romelu Lukaku e Lautaro Martínez.

L’Inter sblocca il risultato dopo due minuti. Lautaro, servito dal croato Marcelo Brozović, è troppo libero e fa centro con un tiro di destro che pesca l’angolino più lontano. Il Sassuolo, però, trova il pari con una fiammata. Il centrocampista ivoriano Hamed Junior Traorè serve Domenico Berardi, che salta Biraghi e in diagonale realizza l’1-1. 

L’arbitro annulla un gol per parte, a Lautaro e a Francesco “Ciccio” Caputo, poi i Nerazzurri tornano padroni del campo. Al 38’ Lukaku si accende e, ricevuto il pallone in area da Stefan de Vrij, tiene a distanza Marlon, prima di girarsi e firmare di destro il nuovo vantaggio.

Il 3-1 arriva prima dell’intervallo, su rigore concesso per un fallo di Marlon su Lautaro: dal dischetto, l’attaccante belga non sbaglia. Nella ripresa Andrea Consigli si salva sullo scatenato Lautaro, che poi firma il poker trasformando un altro calcio di rigore.

La squadra di Roberto De Zerbi si rialza nel finale. Prima Jérémie Boga serve al centrocampista serbo Filip Djuričić il pallone del 4-2, poi è lo stesso ivoriano a realizzare il gol del 3-4. La squadra di Conte arranca, ma alla fine riesce a portare a casa tre punti preziosi.


SABATO 19 OTTOBRE

Juventus-
Bologna 2-1 (Ronaldo 19', Pjanić 54'; Danilo 26')
La Juventus ottiene la settima vittoria su otto partite di campionato e porta per il momento a quattro i punti di vantaggio sull’Inter. Allo Stadium, i campioni d’Italia superano 2-1 un ottimo Bologna guidato in panchina da Siniša Mihajlović: Danilo risponde al vantaggio del “solito” Cristiano Ronaldo, decide nella ripresa un gol di Miralem Pjanić.

In apertura di partita la squadra di Maurizio Sarri sfiora il gol con Gonzalo Higuaín, fermato da Łukasz Skorupski, poi al 19’ arriva il vantaggio dei padroni di casa. Dopo un pasticcio di Ladislav Krejčí, Ronaldo si avventa sul pallone e batte il portiere polacco dei Felsinei sul primo palo dopo aver superato Mattia Bani. Per CR7, premiato prima del fischio d’inizio da Andrea Angelli per i 700 gol, è la quarta rete in questo campionato. 

Il pareggio degli ospiti è praticamente immediato. Su un cross dalla destra, Ibrahima Mbaye riesce a spizzare di testa per Danilo, che con un destro bellissimo batte Gianluigi Buffon e mette il pallone sotto l’incrocio. Il primo tempo si chiude in equilibrio, nella ripresa c’è subito un grande intervento di Skorupski sul colpo di testa di Ronaldo.

Il gol è nell’aria e arriva al 54’ per merito di Pjanić, che batte il portiere avversario con un destro rasoterra dopo un errato appoggio di Roberto Soriano. Ancora l’estremo difensore di Mihajlović si salva su Sami Khedira, per poi ripetersi sul Pipita Higuaín, servito da Alex Sandro. Ancora l’attaccante argentino e Federico Bernardeschi vanno a un passo dal tris, come CR7 che esalta di nuovo i riflessi di Skorupski.

Il Bologna ha un sussulto nel finale, con Riccardo Orsolini e soprattutto Federico Santander, attaccante paraguaiano che nel quarto minuto di recupero centra la traversa. La Juve di Sarri, comunque, riesce a incamerare la quarta vittoria consecutiva e consolida il primato.


Napoli
-Verona 2-0 (Milik 37', 67')
Il Napoli ottiene la seconda vittoria consecutiva in casa - la quinta in campionato - e riduce a un solo punto il distacco dall'Atalanta terza in classifica. Al San Paolo, negli anticipi dell'ottava giornata, la squadra di Carlo Ancelotti supera 2-0 il Verona, trascinata dalla doppietta dell'attaccante polacco Arkadiusz Milik, che interrompe un digiuno che durava da aprile.

Nel primo tempo è Alex Meret, con un triplice intervento, a mettersi in luce. Il portiere dei Partenopei dice di no al serbo Darko Lazović, poi si salva sul colpo di testa di Matteo Pessina e si oppone anche sul successivo tap-in di Mariusz Stępiński.

Al 37’ i padroni di casa sbloccano il risultato, con un’azione di ispirazione tutta spagnola. José Callejón serve Fabián Ruiz sulla sinistra, il centrocampista mette al centro quasi senza guardare e sul suo cross è puntuale all’appuntamento Milik che mette nel sacco: per l’ex attaccante dell’Ajax è il primo gol in campionato.

Nella ripresa, dopo una ventina di minuti, arriva il raddoppio. Sulla punizione dalle tre quarti di capitan Lorenzo Insigne, ancora Milik si avventa sul pallone e lo tocca di quel tanto che base per anticipare il difensore kosovaro Amir Rrahmani e firmare il 2-0.

Nel finale c’è anche tempo per un palo di Dries Mertens, entrato a gara iniziata, ma il Napoli porta a casa la vittoria: la squadra di Ancelotti sale a quota 16.


Lazio-Atalanta 3-3 (Immobile 69' su rig., 90'+2' su rig., Correa 70'; Muriel 23', 28', Gómez 37')
L'Atalanta non riesce a capitalizzare tre gol di vantaggio e pareggia sul campo della Lazio. All'Olimpico, nel primo anticipo dell'ottava giornata, la Dea di Gian Piero Gasperini va al riposo sul 3-0, grazie alla doppietta di Luis Muriel e al gol di Alejandro Gómez: ma nella ripresa i Biancocelesti reagiscono e trovano il pareggio con un rigore trasformato da Ciro Immobile nel secondo minuto di recupero.

Il primo tempo è un monologo dei Nerazzurri, che “bussano” tre volte. Due con l’attaccante colombiano Luis Muriel, che realizza una doppietta nel giro di cinque minuti, prima con una conclusione su assist del tedesco Robin Gosens e poi con un’insidiosa punizione, resa di fatto imparabile dalla finta di Andrea Masiello.

A otto minuti dalla fine arriva il tris, realizzato dal “Papu” Gómez, che batte Thomas Strakosha con un diagonale di sinistro dopo un super anticipo di Rafael Tolói. L’Olimpico fischia la squadra di Simone Inzaghi, che nella ripresa si trasforma anche grazie ai cambi: fuori Marco Parolo e Adam Marušić, dentro Daniolo Cataldi e Patric.

Immobile trasforma un rigore che lui stesso si era procurato per il fallo dell’argentino José Luis Palomino, dopo un minuto (70’) è un altro argentino, “El Tucu” Joaquín Correa, a battere Pierluigi Gollini con un tiro in diagonale di destro.

La partita è riaperta, la Lazio spinge a testa bassa anche se sbanda sulle ripartenze e al 92’ trova il guizzo del pareggio. Immobile, sempre lui, va già in area per il contatto con Marten de Roon e l’arbitro assegna il secondo rigore alla squadra di Inzaghi: Gollini intuisce il tiro del bomber biancoceleste, ma non può evitare gol e pareggio degli avversari.

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