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Juve super a San Siro, l'Inter si ferma

In casa del Milan, Mandžukić firma il vantaggio poi - dopo un rigore parato da Szczęsny a Higuaín - Ronaldo raddoppia nel finale: finisce 2-0, Bianconeri a +6 sul Napoli. I Nerazzurri cadono 4-1 a Bergamo, la Roma batte la Samp.

Juve super a San Siro, l'Inter si ferma
Juve super a San Siro, l'Inter si ferma ©AFP/Getty Images

Milan-Juventus 0-2 (Mandžukić 8’, Ronaldo 81’)
La Juventus si riscatta prontamente dalla sconfitta contro il Manchester United, ottiene la terza vittoria di fila in campionato e torna a +6 sul Napoli. A San Siro, i campioni d’Italia passano 2-0 sul Milan, che sbaglia un rigore con l’ex Gonzalo Higuaín - alla fine espulso - quando era sotto di una rete: sono i gol, uno per tempo, di Mario Mandžukić e Cristiano Ronaldo a decidere la sfida.

I Bianconeri passano in vantaggio dopo appena otto minuti. Cross bellissimo di Alex Sandro dalla sinistra, Mandžukić sovrasta Ricardo Rodríguez e di testa batte Gianluigi Donnarumma: 1-0. L’attaccante croato prova a ripetersi sul cross di João Cancelo, ma questa volta il portiere dei Rossoneri dice di no.

Il primo tiro della squadra di Gennaro Gattuso arriva alla mezzora, con Wojciech Szczęsny che neutralizza il tentativo di Suso. Al 39’ arriva l’episodio chiave della partita. Dopo aver consultato il VAR, l’arbitro punisce con il rigore il tocco di mano di Medhi Benatia in area su Higuaín: il Pipita “strappa” il rigore a Franck Kessié, ma Szczęsny devia il suo tiro sul palo.

Nella ripresa Donnarumma si oppone alla conclusione di Cr7, poi Paulo Dybala colpisce il palo con una bellissima punizione. Il portiere del Milan nega ancora la gioia del gol al fuoriclasse portoghese, poi - dopo una girandola di cambi - Rodríguez ha spazio e prova il sinistro, ma manda alto.

A nove minuti dalla fine, la squadra di Massimiliano Allegri chiude la partita. Grande tiro di João Cancelo, Donnarumma respinge e Ronaldo infila in porta il tap-in: per l’ex Real Madrid è l’ottavo gol in campionato, per la Juventus l’ennesima vittoria.

Atalanta-Inter 4-1 (Hateboer 8’, Mancini 62’, Djimsiti 88’, Gómez 90’+4’; Icardi su rig. 47’)
Dopo sette vittorie consecutive in campionato, l’Inter cade a Bergamo e scivola al terzo posto alle spalle del Napoli. All’Atleti Azzurri d’Italia, i Nerazzurri di Luciano Spalletti si inchinano 4-1 a un’Atalanta in ottima forma: non basta il settimo gol in campionato del capitano Mauro Icardi, che su rigore aveva firmato il momentaneo pareggio.

La squadra di Gian Piero Gasperini, un ex, fa subito capire di avere intenzioni serie. Sono trascorsi solo quattro minuti quando Duván Zapata impegna Samir Handanović, che poi si ripete con un grande intervento su Hans Hateboer che era comunque in fuorigioco. Al 9' i Nerazzurri padroni di casa sbloccano il risultato.

Il tedesco Robin Gosens crossa rasoterra dalla sinistra, il portiere ospite è tagliato fuori e l'olandese Hateboer, sul secondo palo, mette dentro: 1-0. Gli orobici insistono e colpiscono addirittura un palo con...Danilo D'Ambrosio, che rischia l'autorete sul pallone messo dentro dal "Papu" Alejandro Gómez. Josip Iličić crea altri due pericoli, l'Atalanta sembra padrona del campo.

Ad alleggerire la pressione prova Ivan Perišić, ma il colpo di testa del croato è alto sopra la traversa. Ma è ancora Handanović il protagonista, con due ottimi interventi prima dell'intervallo su Iličić e Rafael Tolói. Nella ripresa la squadra di Spalletti pareggia subito: mano di Gianluca Mancini sul tocco di Matteo Politano, l'arbitro assegna il rigore che Icardi trasforma: 1-1, per l'attaccante argentino è il settimo centro in campionato.

L'Inter sembra poter cambiare l'inerzia del match, ma al 62' la squadra di Gasperini torna in vantaggio. Sulla punizione di Iličić, Mancini svetta di testa tra Miranda e Roberto Gagliardini e realizza il 2-1, riscattandosi dopo l'episodio del rigore. Keita Baldé prende il posto di Politano, Gagliardini e Icardi sfiorano il pareggio ma nel finale la Dea dilaga.

Ancora un cross di Iličić su punizione, Milan Škriniar si "dimentica" del difensore albanese Berat Djimsiti che di testa fa centro. Nel finale piove sul bagnato per i Nerazzurri ospiti. Marcelo Brozović è espulso per somma di ammonizioni, nel quarto minuto di recupero il Papu Gómez con un bellissimo tiro a giro trova il 4-1. Il pubblico di casa esplode, l'Inter di Spalletti è ko.


Roma-Sampdoria 4-1 (Juan Jesus 19’, Schick 59’, El Shaarawy 72’, 90’+2’; Defrel 89’)
Dopo tre partite, la Roma ritrova la vittoria in campionato e sale per il momento al sesto posto. All'Olimpico, i Giallorossi superano con un netto 4-1 la Sampdoria festeggiando il ritorno al gol di Patrik Schick, un ex: le marcature le apre Juan Jesus, mentre Stephan El Shaarawy firma una doppietta realizzando anche una rete capolavoro. 

Senza Fabio Quagliarella, i Blucerchiati di Marco Giampaolo capitolano al 19': sul corner di Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante svetta più in alto di tutti e Juan Jesus da due passi ribadisce in rete per l'1-0. Aleksandar Kolarov, con un colpo di testa, sfiora l'autogol e ringrazia il palo, che ferma dalla parte opposta uno scatenato Justin Kluivert. 

Nella ripresa l'arbitro assegna un rigore alla Samp per il contatto tra Kostas Manolas e Gastón Ramírez, ma poi consulta il VAR e cambia idea. Così, la squadra di Eusebio Di Francesco raddoppia: splendido pallone basso di Kolarov e perfetto movimento di Schick, che di sinistro batte Emil Audero festeggiando il classico gol dell'ex.

Viene concesso un rigore ai Giallorossi per un fallo di mano in area, ma anche qui il VAR induce il direttore di gara a tornare sui suoi passi. La Roma trova il tris con un gol capolavoro di El Shaarawy, che prima viene fermato in uscita dal portiere avversario e poi lo supera con una traiettoria fantastica.

Nel finale succede un po' di tutto. Grégoire Defrel, dopo un controllo da favola, realizza un altro gol dell'ex, ma nel recupero El Shaarawy firma la doppietta personale e chiude la partita. 



SABATO 10 NOVEMBRE

Genoa-Napoli 1-2 (Kouamé 20'; Fabián Ruiz 62', aut. Biraschi 86')
Il Napoli va sotto sul campo del Genoa, ma vince in rimonta e riduce a tre punti - per il momento - il distacco dalla capolista Juventus. In una partita condizionata dalla pioggia, che rende necessaria una sospensione, la squadra di Carlo Ancelotti si impone 2-1 grazie all’autorete a quattro minuti dalla fine di Davide Biraschi.

In avvio una chance per parte, con il polacco Krzysztof Piątek per i padroni di casa e il capitano Marek Hamšík per gli ospiti. I Partenopei vanno vicinissimi al vantaggio con Lorenzo Insigne, che centra il palo, ma al 20’ passa in vantaggio la squadra di Ivan Jurić.

Rômulo crossa bene e lo stacco di Christian Kouamé è vincente. Andrei Radu, portiere dei padroni di casa, compie poi un grande intervento su Arkadiusz Milik: si va al riposo con i Grifoni avanti di misura.

Nella ripresa Ancelotti cambia: Dries Mertens e Fabián Ruiz prendono il posto di Milik e Piotr Zieliński. Proprio Mertens manda fuori di pochissimo con un destro a giro ma al 62’, all’improvviso, il Napoli pareggia. Allan mette il pallone dentro, gran tocco di Mertens per Fabián Ruiz la cui conclusione non dà scampo a Radu.

Il portiere del Genoa si salva sulla punizione di Insigne, ma a quattro minuti dalla fine deve capitolare: i padroni di casa protestano per un presunto fallo di Raúl Albiol, ma l’autorete di Biraschi è convalidata. Vince il Napoli 2-1.

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