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Il Napoli si inchina a una super Sampdoria

A Marassi, la squadra di Giampaolo gioca una grande partita e infligge la prima sconfitta ai Partenopei di Ancelotti, fino a stasera a punteggio pieno: Defrel fa doppietta, un meraviglioso colpo di tacco dell'ex Quagliarella chiude il conto.

Il Napoli si inchina a una super Sampdoria
Il Napoli si inchina a una super Sampdoria ©Getty Images

Sampdoria-Napoli 3-0 (Defrel 11', 32', Quagliarella 75')
Il Napoli cade a Marassi al cospetto di una grande Sampdoria e rimedia la prima sconfitta in campionato. I Blucerchiati giocano una partita quasi perfetta e rifilano tre gol alla squadra di Carlo Ancelotti, fino a questa sera a punteggio pieno: la bellissima doppietta di Grégoire Defrel spiana la strada ai padroni di casa di Marco Giampaolo, che chiudono il conto nella ripresa con il gol-capolavoro, di tacco, dell’ex Fabio Quagliarella.

Il Napoli si rende subito pericoloso con Lorenzo Insigne, che servito da Kalidou Koulibaly scavalca con un pallonetto il portiere avversario Emil Audero: per i Blucerchiati ci pensa l’ex Lorenzo Tonelli a salvare tutto.

Al 12’ la Sampdoria passa in vantaggio. Riccardo Saponara lancia il contropiede e serve Defrel, che lascia partire un bolide che trova l’incrocio dei pali e non lascia scampo a David Ospina. Il Napoli riesce a pareggiare con Arkadiusz Milik, ma il gol del polacco arriva a gioco fermo per il fallo dell’attaccante sull’estremo difensore di casa. Audero è bravo sempre su Milik, poi arriva il raddoppio dei padroni di casa.

In area di rigore, Fabio Quagliarella scarica per Defrel, che tira e batte ancora Ospina grazie alla leggera deviazione di Raúl Albiol: doppietta per l’ex attaccante di Sassuolo e Roma, Marassi fa festa.

Nella ripresa Carlo Ancelotti decide di cambiare: fuori Simone Verdi e Insigne, dentro Adam Ounas e Dries Mertens. La Sampdoria rischia l’autorete con il difensore danese Joachim Andersen, poi Audero riesce a neutralizzare il sinistro di Mertens.

Al 75’, però, la squadra di Giampaolo chiude la partita. Sul cross dalla destra di Bartosz Bereszyński, l’ex Quagliarella inventa un incredibile colpo di tacco che si infila all’angolino, dove il portiere dei Partenopei non può proprio arrivare. Il Napoli va vicino alla rete della bandiera con Milik e Mertens, senza però riuscire a realizzarla. 

Il triplice fischio dell'arbitro scatena la gioia della Samp; per i Partenopei di Ancelotti è una brusca frenata. 


SABATO 1 SETTEMBRE

Parma-Juventus 1-2 (Gervinho 33’; Mandžukić 2’, Matuidi 58’)
La Juventus vince anche a Parma e resta in testa al campionato a punteggio pieno. Al Tardini, nell’anticipo serale della terza giornata, Cristiano Ronaldo non riesce ancora a sbloccarsi ma i campioni d’Italia ottengono la terza vittoria su tre: decide il gol nella ripresa di Blaise Matuidi, dopo che Gervinho aveva risposto per la neopromossa al vantaggio a freddo di Mario Mandžukić.

La Juventus sblocca il risultato dopo appena due minuti, al primo affondo: sul cross dalla destra di Juan Cuadrado, Mandžukić colpisce prima la schiena di Simone Iacoponi con un colpo di testa, poi si ritrova il pallone sui piedi e batte agevolmente Luigi Sepe con un tocco sotto misura.

Il Parma non ci sta e va per due volte vicino al pareggio, prima con Antonio Di Gaudio e poi con Leo Štulac, centrocampista sloveno che colpisce la traversa su punizione. I campioni d’Italia vanno vicini al raddoppio con un colpo di testa di Ronaldo, con Leonardo Bonucci di un soffio in ritardo all’appuntamento sul secondo palo.

Wojciech Szczęsny è reattivo su un tiro velenoso dalla distanza ancora di Štulac, poi al 33’ arriva il pareggio della neopromossa di Roberto D’Aversa. Sul cross di Massimo Gobbi dalla sinistra, Roberto Inglese riesce a fare la sponda per Gervinho che sulla linea di porta mette nel sacco.

La squadra di Massimiliano Allegri arranca un po’ e il suo portiere la salva prima su Iacoponi, poi su Luca Rigoni. Ma nella ripresa la Juventus torna a premere. Sepe esce bene su CR7, poi Sami Khedira calcia male e sciupa un’opportunità potenzialmente ottima. Ronaldo sbaglia un rigore in movimento e non riesce a trovare il primo gol italiano, poi finisce la partita di Federico Bernardeschi, sostituito da Douglas Costa.

Al 58’ i campioni d’Italia tornano avanti. Matuidi si butta nello spazio, duetta bene con Mandžukić - che premia di tacco l'inserimento del compagno - e di sinistro mette nel sacco: 2-1 per gli ospiti. D’Aversa decide subito un doppio cambio: fuori Rigoni e Gervinho, dentro Alessandro Deiola e l’olandese Alessio Da Cruz.

Douglas Costa, con un bellissimo sinistro a giro, colpisce il palo alla sinistra di Sepe. Il Parma ci prova con generosità, ma Inglese non trova compagni su un cross interessante: dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio, la Juve di Allegri porta a casa l’ennesima vittoria. I Gialloblù restano a un punto. 


Bologna-Inter 0-3 (Nainggolan 66', Candreva 82', Perišić 85')
Dopo il ko con il Sassuolo e il pareggio casalingo contro il Torino, l’Inter brinda al primo successo in campionato. In casa del Bologna, nel secondo anticipo della terza giornata, la squadra di Luciano Spalletti dilaga nella ripresa e vince 3-0: Radja Nainggolan festeggia alla grande il suo esordio in Nerazzurro e sblocca il risultato, arrotondato poi dal subentrato Antonio Candreva e da Ivan Perišić.

L’avvio dell’Inter, orfano del suo capitano Mauro Icardi [vittima di un affaticamento muscolare], è incoraggiante: Perišić non approfitta di un’uscita a vuoto di Łukasz Skorupski, mentre Roberto Gagliardini calcia altissimo dopo un interessante uno-due con Keita Baldé, schierato terminale offensivo da Spalletti.

Al 9’, invece, è protagonista Samir Handanović, che compie un grande intervento sul colpo di testa del difensore svedese Filip Helander. I Nerazzurri insistono, Matteo Politano spedisce alto sopra la traversa mentre Keita non riesce a impensierire Skorupski. La squadra di Inzaghi ci prova su punizione con il cileno Erick Pulgar, che comunque non sorprende Handanović.

L’ultima chance prima dell’intervallo capita a Nainggolan, ma l’ex centrocampista di Cagliari e Roma non trova lo specchio della porta. Nella ripresa si fa vedere Blerim Džemaili, che dopo un recupero tenta la conclusione: la mira del belga, però, è imprecisa.

Gli ospiti ci provano ancora, invano, con Keita, poi il Bologna ha altre due fiammate con il suo capitano Džemaili che però è sempre impreciso. Al 66’, l’Inter sblocca il risultato. Tocco di Politano per Nainggolan, che controlla il pallone e lascia partire un destro all’angolino che non dà scampo a Skorupski.

La squadra di Inzaghi va vicinissima al pareggio con Federico Santander, attaccante paraguaiano che gira benissimo di testa sul cross di Federico Mattiello ma mette a lato di un soffio. L’Inter, dalla parte opposta, sfiora il raddoppio con Keita, che mette incredibilmente alto sullo scarico di Perišić.

L’ex giocatore di Lazio e Monaco lascia il posto a Candreva e la mossa di Spalletti è vincente: è proprio il nuovo entrato, a otto minuti dalla fine, a raccogliere l’assist di Perišić e realizzare il raddoppio. Non basta, perché all’85’ arriva il tris proprio del nazionale croato, grazie alla lieve deviazione di Masiello.

Finisce 3-0 per l’Inter, che si sblocca. I Felsinei di Inzaghi restano con un punto in classifica.


VENERDI' 31 AGOSTO


Milan-Roma 2-1 (Kessié 40', Cutrone 90'+5'; Fazio 59')
La Roma cade a San Siro e rimedia la prima sconfitta in questo campionato. Nell’anticipo del venerdì della terza giornata, i Giallorossi vanno sotto sul campo del Milan trafitti da Franck Kessié, ma riescono a pareggiare nella ripresa con un gran gol di Federico Fazio. Il VAR annulla una rete per squadra, ma nel quinto minuto di recupero è il subentrato Patrick Cutrone a regalare il successo ai Rossoneri di Gennaro Gattuso.

Nel primo tempo la supremazia è decisamente del Milan. Davide Calabria, dopo un’ottima incursione, manda alto, poi Robin Olsen è attento prima su Gonzalo Higuaín e poi sul bolide dello spagnolo Suso.

Il primo squillo della Roma arriva al 35’ con Patrik Schick, schierato titolare da Eusebio Di Francesco, ma Gianluigi Donnarumma fa buona guardia sul colpo di testa dell’attaccante ceco. A cinque minuti dall’intervallo, la squadra di Gattuso passa. Ricardo Rodríguez elude la marcatura di Fazio, il suo cross sul secondo palo è un invito a nozze per Kessié che da due passi non può sbagliare.

Nella ripresa i Giallorossi cambiano fisionomia, passando al 4-2-3-1: Stephan El Shaarawy, infatti, prende il posto del difensore spagnolo Iván Marcano. Edin Džeko, favorito da un errore di Higuaín, non va lontano dal bersaglio di sinistro, mentre Donnarumma è fondamentale nell’uscita bassa proprio sul Faraone.

Al 59’, comunque, la Roma pareggia: il gol lo firma Fazio, che sugli sviluppi di una mischia fa centro con un bellissimo destro al volo. Il pareggio della formazione di Di Francesco regge due minuti, ma la rete di Higuaín è annullata per l’intervento del VAR che ravvisa il fuorigioco del Pipita.

Olsen si oppone in qualche modo alla conclusione di Hakan Çalhanoğlu, poi al 78’ la Roma passa: anche in questo caso, interviene il VAR ad annullare il gol di Steven Nzonzi per fallo di mano dello stesso centrocampista francese campione del mondo.

L’incontro sembra destinato al pareggio, ma nel recupero succede di tutto. Džeko fallisce il gol della possibile vittoria, che trova invece Cutrone - subentrato a Giacomo Bonaventura - a pochi secondi dalla fine: Nzonzi sbaglia, Higuaín serve il giovane attaccante che solo davanti a Olsen lo batte di piatto destro.

Per la Roma è una doccia fredda; il Milan e San Siro, invece, fanno festa.

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