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Ecco Thomas Lemar, neoacquisto dell'Atlético

"È un giocatore di grande talento, veloce e letale davanti alla porta". UEFA.com traccia il profilo del neoacquisto dell'Atlético Madrid.

Thomas Lemar esulta dopo un gol in amichevole contro la Croazia
Thomas Lemar esulta dopo un gol in amichevole contro la Croazia ©AFP/Getty Images

Thomas Lemar passa dal Monaco all'Atlético Madrid, che ha già affrontato nella fase a gironi di UEFA Champions League. Sarà il giocatore giusto per i colchoneros? Forse sì, ed ecco perché.

Il ruolino attuale

Nazionale: 13 presenze, 3 gol
Competizioni UEFA per club: 24 presenze, 2 gol
Competizioni nazionali: 139 presenze, 21 gol

Dicono di lui

Lemar esulta dopo un'gol con il Monaco
Lemar esulta dopo un'gol con il Monaco©AFP/Getty Images

Lemar è un top player. Un allenatore che ha un giocatore come Lemar non può essere che felice e non deve cambiare nessuno se vuole cambiare modulo. Lemar capisce il calcio: può giocare da esterno, trequartista, centrocampista difensivo o anche terzino. Fa fatica solo da difensore centrale e da attaccante".
Leonardo Jardim, allenatore Monaco

"È un giocatore che adoro. Per me, Thomas Lemar è uno dei migliori calciatori francesi in circolazione. Può giocare a sinistra, a destra, sa segnare e fare assist. È il classico giocatore che può fare la differenza".
Robert Pirès, ex attaccante Francia

"Può cambiare la partita e ha nella versatilità la sua arma principale. Sa giocare su entrambe le fasce e anche al centro. Se l'ho chiamato in nazionale è perché è forte. Mi piacciono i giovani come lui".
Didier Deschamps, Ct Francia

"È un giocatore di grande talento, veloce e letale davanti alla porta".
Hugo Lloris, capitano Francia

La sua storia

Guarda il gol di Lemar in #UCL 2017 contro gli Spurs

Nato a Guadalupa, ha seguito le orme del difensore Ronald Zubar entrando nelle giovanili del Caen e compensando la scarsa prestanza fisica con un pregevole controllo di palla. Ha esordito da professionista in Ligue 2 nel 2013 ed è approdato nella massima serie l'anno successivo, passando al Monaco nel 2015 per circa 4 milioni di euro. Nel 2016/17 ha vinto il titolo, mentre quest'anno ha conquistato il secondo posto in campionato.

Stile di gioco

Lemar ha esordito nel Caen a 17 anni
Lemar ha esordito nel Caen a 17 anni©AFP/Getty Images

In Francia, Lemar è stato paragonato ad Andrés Iniesta, suo idolo d'infanzia, per tecnica e visione di gioco. Centrocampista o esterno mancino e versatile, ha esordito da professionista nel Caen a 17 anni e grazie a un'ottima resistenza fisica corre incessantemente per 90 minuti. Votato all'attacco pur senza essere una punta, avrà il compito di servire assist a Diego Costa e Antoine Griezmann.

Ruolo nell'Atlético

Riuscirà Lemar a colmare il vuoto lasciato da Yannick Carrasco?
Riuscirà Lemar a colmare il vuoto lasciato da Yannick Carrasco?©UEFA.com

Dopo la partenza di Yannick Carrasco a gennaio, all'Atleti è mancato qualcuno capace di recuperare palloni, superare un paio di uomini e portare la palla verso la metà campo in un batter d'occhio. Nel 4-4-2 tanto caro a Diego Simeone, il francese dovrebbe giocare sulla destra, accentrandosi per calciare di sinistro. Grazie alla sua versatilità, il tecnico argentino può anche schierare un 4-3-3, con Lemar in qualsiasi posizione avanzata.

Lui dice

Andrés Iniesta, idolo di Lemar
Andrés Iniesta, idolo di Lemar©AFP/Getty Images

"Da piccolo mi piacevano i centrocampisti del Barcellona come Xavi, Iniesta e Busquets: soprattutto Iniesta, con i suoi movimenti, i suoi passaggi e i suoi dribbling. Da giocatori come lui si può imparare molto".

"Cerco di evitare i contrasti, non sono il mio forte. Il mio gioco si basa di più sul movimento e sui passaggi veloci".

"La gente vuole che io sia un leader, ma non mi piace molto parlare. Non dico a nessuno quello che faccio. Il mio ruolo è aiutare i compagni in campo. Posso essere un leader con il pallone, è più da me".

"Il mio ruolo naturale è quello di centrocampista centrale, ma al Monaco ho dovuto adattarmi alle richieste del mister. Quando i terzini si sovrappongono, posso accentrarmi ed essere più creativo. Non sono un esterno che fa su e giù sulla fascia".

"Preferisco fare assist che segnare. Regalare un gol a un compagno è una sensazione unica".