UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

L'odissea di Paulinho

Il forte centrocampista brasiliano racconta in esclusiva a UEFA.com il suo straordinario viaggio calcistico in giro per il mondo.

L'odissea di Paulinho
L'odissea di Paulinho ©UEFA.com

Paulinho ha solo 29 anni, ma è come se avesse già vissuto sette vite calcistiche. Arrivato a Barcellona quest'estate dal Guangzhou, il brasiliano - 46 presenze con la Seleção -, era sbarcato in Europa per la prima volta a 16 anni prima di rientrare in patria, riabbracciare l'Europa, volare in Cina e tornare più forte che mai nel vecchio continente. Oggi è uno dei pilastri del centrocampo catalano.

La prima volta in Europa

Paulinho con il Brasile
Paulinho con il Brasile©Getty Images

Quando ho lasciato il Brasile volevo realizzare i miei sogni e quelli della mia famiglia. È stato un momento difficile della mia carriera [il trasferimento all'FK Vilnius, nel 2006, in Lituania] ma ho dovuto rischiare. Dovevo farlo anche se ero giovane, anche se avevo 16 o 17 anni. È stata un'opportunità per me perché ho avuto la possibilità di giocare così giovane in una squadra professionista. È ovvio che per me è stato molto difficile lasciare la mia famiglia, i miei genitori, mio fratello. Ma ho dovuto continuare la mia carriera per inseguire i miei sogni.

Paulinho al Tottenham
Paulinho al Tottenham©AFP/Getty Images

Il ritorno in Brasile, il Tottenham e la Cina

Nel Corinthians ho vissuto uno dei capitoli migliori della mia carriera, è un club a cui tengo particolarmente. Qui ho potuto dimostrare le mie qualità. La società si è fidata di me e mi ha permesso di vincere molti trofei, tra cui la Coppa Libertadores. In Inghilterra penso di aver fatto bene alla mia prima stagione: c'era Villas-Boas poi è arrivato Tim Sherwood. Nella seconda stagione, non ho giocato molto, ma era chiaro che avevamo una grande squadra. Sono molto grato a Felipe Scolari [allenatore Guangzhou] per aver creduto in me quando ero al Tottenham. Voleva lavorare con me in Cina. Certo, è una cultura totalmente diversa, anche se sei abituato a viaggiare in tutto il pianeta. Ma grazie a questo trasferimento, ho ritrovato fiducia e avuto nuove opportunità.

Il sogno 'Barcellona'

Paulinho nel Barça
Paulinho nel Barça©Getty Images

Mi sto divertendo molto, questo è ciò che mi sta accadendo qui al Barcellona. Ovviamente, ho dovuto imparare tante cose. Tra qualche anno, andrò in pensione, e potrò dire di avere giocato in una squadra davvero incredibile.

Il prestigio della Champions League

Non avrei mai immaginato di trovarmi a giocare questa competizione con il Barcellona a 29 anni. A livello personale, penso che vincere la Champions League sarebbe un sogno, come vincere la Coppa del Mondo con la nazionale brasiliana, naturalmente. Non voglio dire che altri trofei non siano importanti, tutti sono importanti per me, ma penso che questi due siano diversi dagli altri. Il Barcellona è tra le favorite, speriamo davvero di vivere una seconda parte di stagione importante e alzare al cielo questo trofeo.

La forza del Chelsea

Sarà un doppio confronto difficile. Il Chelsea conosce molto bene questa competizione, è una squadra che ha esperienza e grandi giocatori. Ma come ho sempre detto, se a Barcellona continuiamo a crescere, se manteniamo la massima concentrazione e alto il nostro livello di gioco, allora riusciremo a giocare due buone partite. Questo è il nostro obiettivo. 

Scelti per te