UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Dybala rinnova fino al 2022: quanto è forte la Joya della Juve?

I due gol contro il Barcellona hanno riportato Dybala alla ribalta internazionale e nella giornata di giovedì è arrivato il prolungamento di contratto fino al 2022 con la Juventus. Ma quanto dobbiamo stupirci delle imprese dell'argentino dal sinistro d'oro?

L'esultanza di Paulo Dybala per uno dei due gol segnati martedì al Barcellona
L'esultanza di Paulo Dybala per uno dei due gol segnati martedì al Barcellona ©AFP/Getty Images

Futuro protagonista assoluto del calcio mondiale secondo la maggior parte delle stime, Paulo Dybala è un giocatore tecnico, dedito al lavoro e dal dribbling ubriacante; l'argentino ha anche confermato di avere un tiro letale segnando due gol al Barcellona martedì sera.

Nella giornata di giovedì è arrivato anche il rinnovo ufficiale del suo contratto con la Juventus fino al 2022. Ma quanto è forte la "Joya" bianconera? UEFA.com ve lo spiega portandovi delle prove concrete. 

La testimonianza degli esperti
"Dybala lo chiamo 'Quadrato R2'. Questa è la combinazione di tasti che si preme alla PlayStation per girarsi e tirare. Segna sempre così! Se mi ha sorpreso? No, perché ho sempre detto che è un fenomeno. Fare quello che ha fatto giocando con la Juve, è qualcosa di fenomenale".
Paul Pogba, ex compagno alla Juventus

"È tra i primi cinque giocatori del mondo, e non sarebbe fuori posto tra i primi tre. È cresciuto in modo esponenziale negli ultimi due anni, ma adesso deve dimostrare la sua classe con continuità – deve dimostrare di meritare le aspettative che riponiamo su di lui".
Gianluigi Buffon, compagno alla Juventus

Dybala e Messi insieme in nazionale
Dybala e Messi insieme in nazionale©Getty Images

"Paulo è un grande calciatore con un radioso futuro davanti. Sicuramente farà molto parlare di sé nei prossimi anni".
Lionel Messi, attaccante Barcellona

"Non mi piacciono i paragoni con altri giocatori. Lui ha un ottimo sinistro ma sono sicuro che abbia ancora ampi margini di miglioramento, come tutti gli altri giocatori".
Massimiliano Allegri, allenatore Juventus

Highlights: cinque grandi gol dall'Argentina

Le origini
▪ Nato a Laguna Larga, in Argentina, la famiglia di Dybala ha sangue polacco e napoletano (il nonno, Bolesław Dybała, proveniva da un paese a 70 km da Cracovia) mentre, come raccontato a UEFA.com, la maglia della nazionale italiana sarebbe potuta essere nel suo destino: "La mia bisnonna è nata vicino Napoli, per questo sono legato anche un po' all'Italia, ma mi sento completamente argentino".

▪ Inizia la carriera nell'Instituto AC Córdoba, squadra della sua città natale, venendo ospitato nel dormitorio del club dopo la scomparsa del padre quando il giovane Dybala aveva appena 15 anni (guadagnandosi il soprannome di 'el pibe de la pensión' – il ragazzo del dormitorio).

▪ A 17 anni diventa il più giovane marcatore di sempre del Córdoba – superando il record di un celebre argentino vincitore della Coppa del Mondo FIFA, Mario Kempes. Soprannominato 'La Joya' (il gioiello) dopo la sua prima stagione, nel 2012 passa al Palermo. Quando nel 2015 lascia i rosanero per accasarsi con la Juventus, dice a UEFA.com: "Mi mancherà il mare e il pesce, ma giocare in UEFA Champions League è il sogno di ogni calciatore, e anche il mio".

Highlights: guarda i gol della Juventus contro il Barcellona

La prova
▪ Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, al suo approdo in rosanero ha detto: "Abbiamo preso Paulo Dybala – il nuovo Sergio Agüero". L'ex centrocampista dell'AC Milan, Gennaro Gattuso, che l'ha allenato in Sicilia da giugno ad agosto 2013, ha invece spiegato: "Ti serve un solo secondo per capire che è di un altro pianeta".

▪ È piccolo ma tosto. Del suo periodo sotto la gestione di 'Ringhio', Dybala ha detto: "Mi considerava un numero 10 e in allenamento mi marcava direttamente lui. Se provavo a superarlo, lui mi stendeva. Con lui ho imparato a difendere la palla col corpo e ad essere più veloce degli avversari".

▪ Questo potrebbe spiegare come mai Dybala è diventato così forte fisicamente. Nelle sue prime stagioni a livello maggiore ha sempre giocato almeno 27 partite stagionali - 165 partite in totale - e segnato complessivamente 65 gol in campionato. Alla stessa età Lionel Messi ne aveva segnati 64 (sebbene avesse giocato appena 153 partite in Liga).

 ▪ Nel 2015 pare sia stato corteggiato da alcuni club inglesi (e una volta a una radio argentina ha detto: "Andrei a nuoto a Barcellona se bussassero alla mia porta"). Passato alla Juve, ha poi detto: "Appena ho sentito l'interesse della Juve, non ho avuto dubbi".

Dybala sta rendendo proprio il vecchio numero di Andrea Pirlo
Dybala sta rendendo proprio il vecchio numero di Andrea Pirlo©Getty Images

▪ Alla Juventus ha ereditato il numero 21 di Andrea Pirlo. Dopo aver segnato il suo primo gol su punizione per i Bianconeri contro il Verona nel gennaio 2016, ha detto orgoglioso: "Forse [Pirlo] ha lasciato un po' della sua magia nella maglia numero 21".

▪ I paragoni con Messi non sono mai stati molto apprezzati, ma vale la pena notare che all'età di 23 anni e 147 giorni (l'età esatta di Dybala il giorno della doppietta contro il Barcellona), Messi aveva segnato 30 gol in UEFA Champions League e 15 in nazionale maggiore; Dybala ne ha segnati cinque in UEFA Champions League e, ancora, zero in sei presenze con l'Argentina.

▪ Non lasciamoci però trarre in inganno dai numeri dato che con l'Argentina Dybala ha giocato appena qualche spezzone di gara. Per poter partire da titolare, infatti, deve dimostrare di essere più efficace di Messi, Gonzalo Higuaín e Sergio Agüero.

Chi era quest'uomo mascherato?
Chi era quest'uomo mascherato?©AFP/Getty Images

▪ Il suo marchio di fabbrica quando segna un gol è l'ormai celebre 'Dybala mask'. In un post su Facebook ne ha spiegato il significato: "Quando lottiamo, a volte dobbiamo indossare la nostra maschera da guerriero per essere più forti, senza però perdere il sorriso e la gentilezza!".

Frasi celebri
"La gente deve capire che sono Paulo Dybala e che voglio continuare a esserlo. Capisco i paragoni e le aspettative su di me, ma io non voglio essere il nuovo Messi o il Messi del futuro!".

"Ovviamente sogno di vincere la Champions League, ma diventare campione del mondo con l'Argentina mi farebbe diventare pazzo di gioia".

"Dal mio arrivo in Italia la gente mi ha sempre paragonato a qualche giocatore. Qualcuno diceva Vincenzo Montella, qualcun altro parlava di Rooney o Agüero, io penso di essere il classico attaccante argentino, ma al di là di questo io voglio solo essere me stesso".

"Sono il tipico giocatore che non è mai soddisfatto in campo. Se segno due gol, sto già pensando come fare il terzo".