UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Quanto è forte Alexis Sánchez?

"È un toro e va avanti a testa bassa", ha commentato un ex compagno di Alexis Sánchez. UEFA.com traccia il profilo dell'attaccante cileno, che è passato oggi dall'Arsenal al Manchester United.

Quanto è forte Alexis Sánchez?
Quanto è forte Alexis Sánchez? ©Getty Images

Dicono di lui 

"Il suo entusiasmo è contagioso. Ti fa sempre sperare che prima o poi farà qualcosa di speciale, e prende sempre i difensori in contropiede".
Arsène Wenger, allenatore Arsenal

"Anche nelle sedute di recupero vuole andare in campo e continuare a migliorare. È un toro e va avanti a testa bassa".
Mikel Arteta, ex capitano dell'Arsenal

Alexis Sánchez on target for Chile
Alexis Sánchez on target for Chile©AFP/Getty Images

"È un lottatore, un vincente e un giocatore di grande classe. Al momento sta giocando benissimo".
Josep Guardiola, ex allenatore Barcellona

"Ho giocato con tanti grandi giocatori, ma Alexis Sánchez era meglio di tutti. Anche di me? Certo che sì!".
Antonio Di Natale, ex compagno all'Udinese 

Il ruolino attuale
Nazionale: 119 presenze, 39 gol
Competizioni UEFA per club: 59 presenze, 14 gol
Competizioni nazionali in Europa: 352 presenze, 134 gol

La carriera
Udinese
• L'Udinese scopre il 'Niño Maravilla' al Cobreloa (Cile) e lo acquista ad aprile 2006, a 17 anni. Inizialmente, però, gli permette di rimanere in Sudamerica, dove viene prestato al Colo Colo e quindi al River Plate.

Sánchez con la maglia dell'Udinese
Sánchez con la maglia dell'Udinese©Getty Images

• Arriva in Europa nell'estate 2008. Dopo due stagioni promettenti, nel 2010/11 forma una straordinaria coppia con Antonio Di Natale, che vince la classifica cannonieri con 28 reti. L'Udinese arriva quarta e conquista un posto nelle qualificazioni di UEFA Champions League.

• Nella stessa stagione, Sánchez mette a segno 12 gol, di cui quattro contro il Palermo, e diventa il primo giocatore a firmare un poker in una gara esterna di Serie A.

Barcellona
• Acquistato per 26 milioni di euro a luglio 2011, Sánchez vince Supercoppa spagnola, Coppa del Re, Supercoppa UEFA, Coppa del Mondo FIFA per club e Liga alla prima stagione. Guardiola commenta: "Alexis mi ha rubato il cuore. È una persona molto umile e il Barça ha fatto un ottimo acquisto".

Sánchez hitting his peak with Barcelona
Sánchez hitting his peak with Barcelona©AFP/Getty Images

• Con lui, il Barça supera quota 100 punti in campionato per la prima volta e vince il titolo 2012/13. Tito Vilanova, successore di Guardiola, commenta: "Non è facile adattarsi a questa squadra, ma Alexis ci è riuscito. Eravamo molto contenti quando ha firmato e ora è uno di noi".

• Raggiunge l'apice alla terza stagione (2013/14) segnando 19 gol in Liga (21 fra tutte le competizioni) con Gerardo Martino.

• La stagione, però, si conclude senza trofei. In finale di Coppa del Re, i blaugrana si arrendono al Real Madrid. All'ultima giornata di campionato contro l'Atlético, Sánchez apre le marcature con un gol spettacolare, ma Diego Godín pareggia e consegna il titolo alla squadra di Diego Simeone.

• I tifosi del Barcellona votano il suo pallonetto contro il Real nel 2013 miglior gol di sempre nel Clásico, davanti a campioni come Lionel Messi, Ronaldinho, Diego Maradona e Romário.

Arsenal
• Acquistato nell'estate 2014 e convertito da esterno a punta centrale, segna 47 gol nelle prime 100 partite con i Gunners (uno in meno di Thierry Henry a parità di presenze).

• Andando tre volte in gol contro il Leicester City a settembre 2015, diventa il primo giocatore a firmare una tripletta in Premier League, Serie A e Liga.

• Ha segnato in entrambe le finali di FA Cup vinte dall'Arsenal nel 2015 e 2017.

• Attualmente è il giocatore cileno con più presenze (48) e gol (13) in UEFA Champions League.

Forse non sapete che...
• Cresciuto in una città povera del Cile, Tocopilla, ha iniziato a lavorare a sei anni lavando auto e facendo acrobazie o incontri di boxe per strada. "La fame gli ha permesso di diventare un vincente - ha commentato il fratello Humberto -. Sa di essere fortunato e non dimentica mai da dove viene".

• Quando Sánchez aveva 15 anni, il sindaco di Tocopilla gli ha regalato i suoi primi scarpini. "Ero felice come un cane con due code", ha commentato il giocatore, che in seguito si è impegnato a rinnovare cinque campi di calcio nei luoghi dove è cresciuto. Inoltre, torna regolarmente nella sua città con scarpini e palloni per i bambini del posto.

• Da ragazzino era soprannominato "Ardilla" (scoiattolo) perché saliva sempre sugli alberi a recuperare i palloni.

• Ha giocato con i compagni di nazionale Charles Aranguíz e Eduardo Vargas al Cobreloa e poi con Radamel Falcao al River Plate. A proposito del suo periodo a Buenos Aires, Simeone ha commentato: "Ho bellissimi ricordi di Alexis: era un giocatore straordinario e si vedeva che era predestinato".

L'infaticabile Sánchez
L'infaticabile Sánchez©AFP/Getty Images

• Alla festa di Natale dell'Arsenal del 2014 ha suonato una versione di "Right Here Waiting" di Richard Marx. "Non sono un pianista, ma un po' so suonare - ha commentato -. A volte metto il calcio da parte e penso ad altro. Suonare mi aiuta a distrarmi".

• Ha trasformato il rigore contro l'Argentina che ha regalato al Cile la prima Copa América nel 2015. Nel 2016 ha segnato tre gol ed è stato votato miglior giocatore del torneo, difendendo il titolo. "Non ho responsabilità su di lui, perché si è fatto da solo - ha commentato il Ct Marcelo Bielsa -. Sono io che lo ringrazio".

• Adora i suoi golden retriever Atom e Humber. "Sono grandi amici - ha commentato -. Il loro nome è scritto sui miei scarpini". I due cani sono star sui social e hanno un profilo Instagram con più di 150.000 follower.

Lui dice
"Ho sempre voluto essere uno dei giocatori migliori del mondo, lo dico fin da quando ero bambino. Dopo il ritiro rallenterò un po', ma al momento voglio continuare così".

Sánchez dopo un gol con l'Arsenal
Sánchez dopo un gol con l'Arsenal©AFP/Getty Images

"Da piccolo non era facile racimolare i soldi, ma a mia mamma dicevo sempre: 'Non preoccuparti, diventerò un calciatore e andrà tutto bene", e lei rideva".

"Giocavo scalzo e questo ha inciso sul mio stile. Corro saltellando un po' perché dovevo evitare le pietre".

"La gente mi chiede se analizzo i difensori delle squadre che affronto. La risposta è no, perché le cose belle vengono sul momento".

"Mi piacerebbe recitare in un film. Magari nella parte di un detective con un bel vestito, la pistola e la faccia da duro, oppure di uno scienziato della NASA che sa tutto".

Prossimi traguardi 

• Diventare il giocatore con più presenze nel Cile. E' in pari con il portiere Claudio Bravo a 119 presenze. E' già il miglior realizzatore di sempre nella nazionale cilena con 39 reti.

• Vincere una coppa europea. Anche se nel 2011 si è aggiudicato la Supercoppa UEFA, non ha mai raggiunto la finale di una delle due massime competizioni per club.