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Che cosa abbiamo imparato dal Clásico?

Joe Walker ha passato al microscopio la sfida terminata 1-1 tra Barcellona e Real Madrid, scoprendo che le Merengues sono a un passo dallo scrivere la storia grazie all'ennesimo gol pesante del loro capitano.

Che cosa abbiamo imparato dal Clásico?
Che cosa abbiamo imparato dal Clásico? ©Getty Images

Sergio Ramos ha pescato il jolly al 90', negando al Barcellona la gioia di battere il Real Madrid nel Clásico dopo il gol del momentaneo vantaggio catalano firmato da Luis Suárez. Joe Walker ci racconta tutte le sottotrame della sfida del Camp Nou.

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Il risultato sorride al Real Madrid
Lo si è intuito chiaramente dal modo in cui i giocatori hanno festeggiato al fischio finale, dal momento che il pareggio consente alle Merengues di rimanere a +6 sul Barcellona in classifica. La sfida, nervosa ed equilibrata, si è chiusa con il risultato più giusto per quanto si è visto in campo, ma è chiaro che i più soddisfatti siano gli ospiti, soprattutto per il modo in cui è arrivato il loro gol.

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Iniesta sempre imprescindibile
Andrés Iniesta non è più giovanissimo con i suoi 32 anni, ma resta più importante che mai per il Barcellona. Nel primo tempo, con lui in panchina, il Real Madrid ha dominato a centrocampo; dopo il suo ingresso, al quarto d'ora della ripresa, i catalani hanno preso il comando delle operazioni sulla mediana. Grazie al talento del loro regista.

Il Real Madrid corre verso la storia
Si dice spesso che il segno distintivo dei campioni sia ottenere un risultato positivo anche quando non si è al meglio. Ed è esattamente ciò che sta facendo il Real Madrid. Le Merengues sono imbattute da 33 gare fra tutte le competizioni, una sola in meno rispetto al record assoluto del club, e sono uscite indenni dal Camp Nou pur non attraversando un periodo di forma scintillante. Un dato che fa ben sperare. 

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Ramos, l'uomo delle grandi occasioni
L'uomo decisivo non poteva che essere lui. Quando Luka Modrić ha calciato il pallone dalla sinistra, tutti i tifosi del Real Madrid hanno sperato che arrivasse a Sergio Ramos. Il capitano, con i suoi colpi di testa, era già stato l'uomo della provvidenza quando il Real Madrid ha trionfato in UEFA Champions League nel 2014 e in Supercoppa UEFA nel 2016. E al Camp Nou ha concesso il tris. Cristiano Ronaldo è l'uomo sempre sotto i riflettori, ma l'importanza di Ramos per la squadra - sia in difesa che in attacco - non è da sottovalutare.

Zidane e il dilemma a centrocampo
Il tipico mal di testa che tutti vorrebbero avere. L'ingresso in campo di Casemiro nel finale ha segnato il rientro dal'infortunio per il brasiliano, uno dei punti fermi del gioco di Zinédine Zidane. Mateo Kovačić ha però brillato in sua assenza, iSco è in gran forma e Modrić è inamovibile. Ora toccherà a Zidane decidere se Casemiro dovrà rientrare subito a pieno regime e nel caso, scegliere chi tenere fuori.  

©Getty Images
©AFP/Getty Images
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