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Terry, i problemi del Chelsea e la pressione su Mourinho

John Terry ha parlato con la stampa del momento negativo in campionato, difendendo José Mourinho e spiegando che i giocatori devono rialzarsi ed assumersi le proprie responsabilità.

Il capitano del Chelsea, John Terry, spiega il momento negativo della squadra
Il capitano del Chelsea, John Terry, spiega il momento negativo della squadra ©Getty Images

Come ti spieghi questo inizio di stagione del Chelsea?
"È difficile individuare una sola ragione, per me ci sono tanti motivi. Prima di tutto i giocatori devono rialzarsi e ammettere di non aver reso al massimo - cosa che farò io per primo. Non abbiamo giocato abbastanza bene. Sappiamo dove ci troviamo e sappiamo cosa si deve fare per uscire da questa situazione".

Cosa serve per rimettere a posto le cose?
"Uno spogliatoio unito che sta insieme e che lotti sempre insieme. Ciò che abbiamo visto negli ultimi due o tre giorni, con storie ridicole su ciò che accade nel club e nello spogliatoio è falso. Posso assicurare che i giocatori sono al 100% con il mister. Siamo uniti. Chiunque abbia visto le ultime tre o quattro partite, si sarà reso conto che sta cambiando il nostro modo di giocare".

Sempre seguendo i suoi metodi?
"Il lavoro del mister, per me, comincia già nel ritiro. Lo conosco da molto tempo, ed è sempre lo stesso. Certo, è molto esigente e vuole i giocatori giusti per vincere. È distrutto dopo questi risultati negativi perché se li carica personalmente sulle spalle, ma i responsabili siamo unicamente noi che andiamo in campo. Noi, ovvero i giocatori, tifosi e club, ci riprenderemo tutti insieme.

Vedi José Mourinho realmente sotto pressione? Come lo state aiutando?
"Si sente sotto pressione a causa delle nostre prestazioni. Il mister può fare tutto il lavoro possibile negli allenamenti, ma una volta varcata la linea bianca del campo, tocca a noi. Sappiamo di dover fare meglio, a livello collettivo, per questa società e per il mister. Lui si carica tutta la responsabilità sulle spalle, e questo non è giusto".

Uno dei rari momenti spensierati in un allenamento del Chelsea
Uno dei rari momenti spensierati in un allenamento del Chelsea©Getty Images

Come ti senti in quanto capitano?
"È stato difficile e non c'ero abituato. Personalmente, parlando della mia forma, ho vissuto momenti migliori. Se riusciamo tutti a migliorare, scaleremo anche la classifica. Come capitano è stato difficile, ma sono preparato a parlare con la stampa proprio perché sono sicuro che ne usciremo".

"La classifica non mente, sappiamo dove siamo. Certamente non vogliamo essere ancora in questa posizione tra qualche settimana. Ci sarà sempre più attenzione su di noi, ma questo è il calcio. Quando perdi, perdi. Non c'è sensazione peggiore. Pensate che dovevo vedermi con Frank [Lampard] dopo la partita di sabato, ma in quel momento volevo solo stare per i fatti miei, e così non ci siamo più visti".

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