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Poco Milan, il Málaga la spunta

Málaga CF - AC Milan 1-0
Un gol di Joaquín nella ripresa condanna i Rossoneri, che ora vedono avvicinarsi lo Zenit nel Gruppo C.

Málaga - Milan 1-0: la partita in foto ©AFP/Getty Images

L'AC Milan lascia La Rosaleda con una sconfitta 1-0 e vede complicarsi il cammino verso la qualificazione agli ottavi di finale di UEFA Champions League.

A decidere la sfida a favore del Málaga CF è Joaquín, che nel primo tempo aveva anche fallito un calcio di rigore. I Rossoneri, pur protagonisti di una prestazione diligente in fase di copertura, difettano in personalità e vanno vicini al pari solo con Stephan El Shaarawy.

Massimiliano Allegri schiera un Milan profondamente diverso rispetto a quello uscito sconfitto contro l'S.S. Lazio in campionato. In campo, complici anche gli infortuni, ci sono solo cinque reduci dell'Olimpico: Marco Amelia, ancora tra i pali al posto di Christian Abbiati, Daniele Bonera, Riccardo Montolivo, Giampaolo Pazzini ed El Shaarawy. Rivoluzione in difesa, per la prima volta schierata a tre e rinnovata per due terzi negli interpreti rispetto alla sfida di sabato.

L'avvio rossonero lascia ben sperare. Montolivo impegna dalla distanza Willy, che si salva in due tempi, poi è Pazzini che su punizione scavalca la barriera avversaria, senza però trovare il bersaglio. Il Málaga punta sul palleggio, ma il Milan fa buona guardia a centrocampo e si difende con ordine, concedendo poco agli avversari.

Con il passare dei minuti, tuttavia, il baricentro rossonero si abbassa e i padroni di casa, ispirati da Isco, cominciano a stazionare con maggiore costanza nella tre quarti avversaria, pur senza trovare guizzi. Il Milan rincula e riparte, sfiorando il vantaggio in contropiede: Urby Emanuelson serve El Shaarawy dalla sinistra, ma il Faraone calcia sul fondo una sorta di rigore in movimento.

Il Málaga replica con una percussione sulla corsia di destra di Joaquín, che scarica all'indietro su Isco piazzato al limite dell'area. Il talento 20enne ha il tempo di prendere la mira, ma la sua conclusione, indirizzata sul palo lungo, difetta in precisione. L'asse Joaquín-Isco produce un'azione in fotocopia pochi istanti più tardi e questa volta Amelia è costretto a distendersi per deviare in corner il velenoso rasoterra del numero 22 avversario.

Il primo tempo scorre via senza altri sussulti fino al 43', quando Kevin Constant atterra in area Jesús Gámez, causando un rigore. Sul dischetto si presenta Joaquín, ma la sua conclusione, per fortuna del Milan, è da dimenticare e il pallone accarezza la parte superiore della traversa. Si va all'intervallo con tutto ancora in equilibrio.

Nella ripresa il tema tattico non cambia. Il Málaga è manovriero, ma naufraga regolarmente sull'ultimo passaggio, e il Milan copre gli spazi con diligenza, pronto a ripartire. Al 64', però, i meccanismi difensivi rossoneri si inceppano: Manuel Iturra sforna un assist sontuoso a scavalcare la retroguardia del Milan e Joaquín, dopo aver bruciato Francesco Acerbi sullo scatto, si fa perdonare l'errore dal dischetto spedendo il pallone in rete con la complicità del palo.

Pochi istanti più tardi Amelia evita il 2-0 sfiorando provvidenzialmente una violenta conclusione di Eliseu, che sembrava destinata all'incrocio dei pali. Allegri decide allora di giocarsi la carta Pato, gettando nella mischia il brasiliano - alla seconda presenza stagionale complessiva - al posto di Constant.

La mossa non dà i frutti sperati e così arriva anche il momento di Bojan Krkić, che rileva Acerbi e porta a quattro il numero delle punte rossonere in campo.Willy però è costretto all'intervento solo una volta, quando El Shaarawy lo chiama alla respinta coi pugni dopo uno stop di petto.  Ci prova, senza fortuna, anche Philippe Mexès sugli sviluppi di un corner, ma il risultato non cambia più.

Il Milan incappa così nella prima sconfitta stagionale in Europa e pur conservando il secondo posto nel Gruppo C vede ridursi a una sola lunghezza il vantaggio sull'FC Zenit St. Petersburg. Servirà un cambio di marcia per evitare il sorpasso.

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