UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Drogba senza energie e senza parole

"Non ho le parole giuste per descrivere come mi sento - ha detto l'attaccante del Chelsea, premiato come migliore in campo della finale -. Non so se abbiamo le energie per festeggiare stasera, ma credo che le troveremo".

Didier Drogba festeggia con il trofeo
Didier Drogba festeggia con il trofeo ©AFP/Getty Images

Dopo essere finalmente riuscito a mettere le mani sul trofeo della UEFA Champions League, il centravanti del Chelsea FC Didier Drogba non riesce a trovare le parole per descrivere le sue emozioni.

Espulso durante la finale persa dal Chelsea quattro anni fa, l'attaccante ivoriano sembrava destinato a un'altra delusione quando Thomas Müller ha portato in vantaggio l'FC Bayern München all’83', ma cinque minuti più tardi ha risposto con una grande incornata. La fortuna è sembrata ancora una volta voltare le spalle a Drogba quando al 3' del primo supplementare ha commesso fallo in area su Franck Ribéry, ma Petr Čech lo ha salvato parando il tiro dal dischetto di Arjen Robben. Finiti i supplementari, il portiere ceco ha sventato anche le conclusioni di Ivica Olić e Bastian Schweinsteiger permettendo proprio a Drogba di insaccare il rigore decisivo.

Il 34enne ha ricevuto il premio di migliore in campo dal gruppo di studio tecnico UEFA e fa fatica a riordinare i suoi pensieri al fischio finale. "Oggi è un gran giorno per il club, per i nostri tifosi e per i giocatori – Sono molto felice ma non credo di avere le parole giuste per descrivere come mi sento.  Oggi sorrido; a Mosca fu molto doloroso per tutti, ma oggi abbiamo cancellato quel brutto ricordo".

"Anche quella di oggi è stata una partita incredibile, folle – abbiamo subito un gol a sette minuti dalla fine e pareggiato all'ultimo minuto. Abbiamo dato tutto. Non so se abbiamo abbastanza energie per festeggiare stasera, ma credo proprio che le troveremo".

A febbraio Drogba aveva fallito un calcio di rigore nella finale di Coppa d'Africa persa dalla Costa d'Avorio contro lo Zambia e ha ammesso che quell'errore gli è tornato in mente prima di battere dagli 11 metri: "Ero fiducioso, ma mi è tornata in mente la finale di Copa d'Africa, quando avrei potuto regalare la vittoria al mio paese, perciò non è stato facile. Petr Čech è il miglior portiere al mondo e ha compiuto alcuni grandi interventi, volevo segnare per lui e per tutti gli altri. Volevo regalare un sorriso a tutti e ci sono riuscito".

L'attaccante 34enne è in scadenza di contratto, perciò il rigore vincente potrebbe aver rappresentato il suo saluto al Chelsea, anche se l'ivoriano ha preferito concentrarsi sul traguardo centrato dal club piuttosto che soffermarsi sul suo futuro. "Sono qui da otto anni e ho sfiorato questo obiettivo più di una volta - ha spiegato Drogba -. Oggi finalmente ce l'ho fatta. La coppa verrà con noi a Stamford Bridge ed è una sensazione bellissima. Abbiamo vinto soffrendo, ora festeggeremo tutti insieme".

"Ciò che conta non è il mio futuro, ma il risultato di questa sera, il modo in cui abbiamo lottato per vincere e il modo in cui i tifosi ci hanno sostenuto dopo il gol del Bayern. Conta come ci siamo espressi in Champions League, come abbiamo ribaltato il risultato contro Napoli e Barcellona. Ci siamo meritati questo successo e ora siamo campioni".