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Piqué sicuro del riscatto Barça

Due sconfitte consecutive non significano la fine di un'era. Ne è sicuro Gerard Piqué mentre la sua squadra si prepara al ritorno della semifinale di UEFA Champions League contro un Chelsea che definisce “molto forte”.

Gerard Piqué arriva al Camp Nou per la conferenza stampa della vigilia
Gerard Piqué arriva al Camp Nou per la conferenza stampa della vigilia ©AFP/Getty Images

Due sconfitte consecutive non significano la fine di un'era. Ne è sicuro Gerard Piqué mentre l'FC Barcelona si prepara al ritorno della semifinale di UEFA Champions League contro un Chelsea FC che definisce “molto forte”.

Dopo la sconfitta nel Clásico di sabato, i media spagnoli si sono scatenati. La squadra di Josep Guardiola ha perso 2-1 in casa contro il Real Madrid CF  e si ritrova a sette lunghezze dalla capolista. In UEFA Champions League c'è invece da recuperare la sconfitta per 1-0 dell'andata in Inghilterra.

Alla vigilia Piqué è determinato a smentire i critici frettolosi. "E' facile dire che è finito un ciclo – spiega il nazionale spagnolo -. Ma una squadra che ha vinto così tanto, merita di più. Per tutto quello che abbiamo vinto dobbiamo essere trattati con maggiore rispetto”.

“Sono certo che nessuno dei nostri tifosi ha dei dubbi su questa squadra – continua -. Abbiamo dato tutto e la gente capisce che si può anche perdere quando gli avversari giocano una grande gara, ma sono certo che il Camp Nou sarà pieno di tifosi che arriveranno per sostenerci. I tifosi Culé sono pessimisti di natura, ma abbiamo la possibilità di prenotare un'altra finale e dobbiamo goderci questo momento”.

Piqué non è un titolare inamovibile questa stagione. Il 25enne ha giocato 16 partite in campionato e tre in UEFA Champions League, ma lui dice di pensare solo alla squadra: "Prima di tutto sono un tifoso del Barcellona – spiega -. Per me non è un problema giocare o no. Sono nato in questo stadio, mio nonno mi ha fatto diventare membro del club quando sono nato. Non importa se giocherò o meno, ciò che conta è che la squadra raggiunga la finale".

Intanto c'è da fermare Didier Drogba, l'attaccante che ha segnato l'unico gol della partita all'andata. Le doti fisiche di Piqué potrebbero aiutare. "Ho affrontato Drogba molte volte – racconta l'ex centrale del Manchester United FC che invece è rimasto in panchina a Stamford Bridge -. L'ultima volta nella semifinale del 2009. E' uno dei migliori attaccanti che ho visto giocare. Non è mai facile segnare e lui ormai lo fa da anni. Sarà dura per me, se lo affronterò”.

"Credo che dovremo essere solo noi stessi, cercare di controllare il possesso palla per tutti i 90 minuti e sono certo che le occasioni arriveranno. Non so se riusciremo a segnare, ma di sicuro creeremo occassioni. Se alla fine avremo un 70% di possesso palla, avremo grandi chance di arrivare in finale. Il Chelsea è molto forte, molto competitivo, ed è sempre molto difficile affrontare giocatori come Lampard e Drogba – sanno sempre cosa stanno facendo". Ma lo stesso discorso vale sicuramente per un Barcellona che la finale l'ha raggiunta – e vinta – due volte nelle ultime tre stagioni.

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