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Spiegato il genio di Messi

La rivista ufficiale della Champions League, Champions, svela la spiegazione scientifica alla base della capacità innata dell'asso argentino di prendere le decisioni giuste in una frazione di secondo.

Spiegato il genio di Messi
Spiegato il genio di Messi ©Getty Images

Vedere Lionel Messi dribblare un'intera difesa o effettuare un passaggio millimetrico in uno spazio ristretto è quanto di meglio il calcio possa offrire. La sensazione è che abbia una visione periferica superiore alla media. Come se avessi gli occhi dietro la schiena, diciamo.

Alcuni ricercatori in Germania e in Olanda hanno deciso di provare scientificamente questa teoria. "Eravamo interessati ai meccanismi che soggiacciono a una prestazione d'eccellenza nello sport – ha spiegato il Prof. Norbert Hagemann dell'Università di Kassel -. I calciatori si muovono su un campo enorme e devono prestare attenzione, o osservare, molte persone sul terreno di gioco. Riteniamo che i calciatori migliori siano in grado di badare a più calciatori allo stesso tempo".

In altri termini, i ricercatori sono partiti dal convincimento che i migliori calciatori hanno una visione periferica più ampia che permette loro di vedere al contempo una porzione di campo maggiore e la posizione di avversari e compagni di squadra. Per testare questo convincimento, hanno studiato il comportamento di giocatori dilettanti a cui sono state mostrate diverse situazioni di gioco. Tuttavia, i risultati hanno contraddetto la teoria.

"In generale, non abbiamo riscontrato una visione periferica più ampia nei calciatori più dotati – ha dichiarato Hagemann -. Non traggono informazioni da una visuale più ampia. Tuttavia, abbiamo rilevato una durata fissa più lunga. Si ritiene che tali differenze nelle 'strategie di sguardo' influiscano sulla maggiore efficienza nella raccolta di informazioni".

Pertanto, malgrado non sia emerso un maggiore campo visivo nei giocatori più dotati, essi  raccolgono più informazioni con un solo sguardo. Questa scoperta corrobora la 'teoria dei pezzi', basata sulla scoperta che i migliori scacchisti ricordano la scacchiera non come 32 pezzi ma a gruppi di cinque o sei pezzi.

Daniel Kahneman, psicologo vincitore del Premio Nobel, è giunto a conclusioni proprie sul tema. Basandosi sulle esperienze di pompieri che avvertono quando una casa in fiamme è sul punto di esplodere, sostiene che esista quello che chiama 'intuizione dell'esperto': metodo istintivo per risolvere un problema specifico. Si comprende così l'innata capacità di Messi di fare la sterzata giusta o il passaggio esatto?

I calciatori meno dotati di Messi possono migliorare attraverso gli allenamenti la loro 'durata di fissazione', ma per Hagemann non è detto che migliori automaticamente il rendimento: "Il giocatore meno dotato deve imparare la struttura di gioco, i modelli di movimento e così via. Deve quindi costruire una base di conoscenze che lo aiuti a cogliere l'informazione giusta nella situazione determinata. Per allenare i giocatori meno dotati, sarebbe più utile orientare la loro attenzione verso le situazioni di gioco specifiche. La durata di fissazione è una conseguenza secondaria del sapere dove prestare attenzione".

Che questo processo avvenga ricorrendo alla propria base di conoscenza o come 'intuizione esperta', tale qualità aiuta i calciatori dotati a prevedere con maggiore precisione gli eventi che stanno per verificarsi. Di solito, quindi, maggiore è la base di conoscenza, migliore è il calciatore.

"Se il calciatore migliore sa con anticipo quello che succederà saprà dove dirigere l'attenzione – spiega Hagemann -. I calciatori del calibro di Messi sono straordinari nel prendere le decisioni. Hanno capacità di anticipazione che li aiuta a risolvere al meglio problemi complessi".

La squadra di ricercatori sta cercando adesso di venire a capo della questione dei 'meccanismi soggiacenti' che permettono a Messi di risolvere problemi complessi con consumata facilità. Il sindacato dei difensori attende di conoscere i risultati con il fiato sospeso.

L'articolo completo compare sull'ultimo numero di Champions, la rivista ufficiale della UEFA Champions League, disponibile ora.

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