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Il Barça sale ancora sul tetto d'Europa

FC Barcelona - Manchester United FC 3-1
Niente rivincita di Roma 2009 per i Red Devils, che si inchinano ai Blaugrana: Rooney risponde a Pedro, poi segnano Messi e Villa.

Il Barça sale ancora sul tetto d'Europa
Il Barça sale ancora sul tetto d'Europa ©UEFA.com

L'FC Barcelona trionfa ancora contro il Manchester United FC in finale di UEFA Champions League e mette in bacheca il più prestigioso trofeo europeo per club per la quarta volta nella sua storia. A Londra, nello stadio di Wembley, il duello tra Josep Guardiola e sir Alex Ferguson sorride ancora una volta al catalano: Wayne Rooney risponde a Pedro Rodríguez nel primo tempo, ma nella ripresa i gol di Lionel Messi e David Villa sanciscono il trionfo dei blaugrana.

Il Barcellona conquista così la sua terza UEFA Champions League nelle ultime sei stagioni. Il Manchester United non riesce dunque a prendersi la rivincita contro i blaugrana, che nel 2009 li avevano sconfitti 2-0 nella finale dello stadio Olimpico di Roma. A Wembley, al cospetto di un’avversaria fortissima, la squadra di Guardiola ha confermato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, di essere la più forte d’Europa.

L’avvio del Manchester United è quasi rabbioso e nelle primissime fasi di gioco il Barcellona fatica a mettere il naso fuori dalla sua metà campo. Dopo otto minuti Javier Mascherano perde Rooney che parte in velocità, ma Victor Valdes è tempestivo nell’uscita. Poi un retropassaggio di Gerard Piqué, ex della serata, rischia di combinare un guaio, ma il portiere dei blaugrana è di nuovo reattivo.

Con il passare dei minuti, comunque, il Barcellona prende le misure agli avversari e assume il comando delle operazioni. Al 16’ la squadra di Guardiola va vicinissima al gol. Xavi Hernández, al termine di un’azione manovrata, mette dentro dalla destra e Pedro riesce ad anticipare Rio Ferdinand, ma il pallone termina fuori. Poi è Villa a ergersi a protagonista, con due conclusioni: la prima finisce a lato di poco, sulla seconda Edwin van der Sar sventa.

Al 27’, però, il vantaggio del Barcellona è inevitabile. Xavi, con un meraviglioso assist di esterno, smarca Pedro che ha il tempo di piazzare il pallone sul primo palo. Un’azione da manuale dei campioni di Spagna, che  però restano sull’1-0 per soli sette minuti. Rooney scambia con Ryan Giggs e sul pallone di ritorno lascia partire un piatto destro imprendibile per Valdes.

La formazione di Guardiola prova a imbastire una reazione. Al 39’ ci prova Andrés Iniesta, ma Van der Sar blocca senza problemi. Poi è splendido il duetto tra Messi e Villa, con il fuoriclasse argentino di un soffio in ritardo sul pallone di ritorno del ‘Guaje’. La ripresa si apre con il Barcellona ancora pericoloso. Iniesta, dopo sette minuti, trova libero Dani Alves che spara addosso al portiere avversario, mentre Patrice Evra respinge di testa la successiva conclusione di Messi.

Due minuti dopo, però, il Barça torna in vantaggio. Iniesta scarica per Messi, che dopo pochi passi scaglia un sinistro potente su cui Van der Sar, coperto e piazzato male, non riesce ad intervenire. Per il Pallone d’Oro argentino è il dodicesimo gol in tredici partite in questa edizione della UEFA Champions League (capocannoniere per la terza edizione consecutiva).  La “pulce” prova a ripetersi al 63’, ma questa volta il numero 1 dello United compie un grande intervento.

I blaugrana sono “spiritati”. Messi ci prova addirittura di tacco, ma Fábio riesce a salvare sulla linea. Van der Sar deve alzare la saracinesca su Xavi e Iniesta, poi Fábio – infortunato – è costretto a lasciare il campo a Nani. Ma è ancora Barcellona, al 69’. Messi fa ammattire la difesa del Manchester United, che libera male, sui piedi di Sergio Busquets: il centrocampista scarica per Villa, che con un destro a giro non lascia opportunità di replica a Van der Sar. 

Il 3-1 stordisce ancora di più i red devils, che provano con Rooney la cui conclusione termina alta. Entra Paul Scholes, che rileva Michael Carrick. Giggs protesta per un mani in area di Villa, che poi lascia il posto a Seyodu Keita; Valdes è invece ancora bravo in uscita su Javier Hernández. Guardiola regala qualche minuto anche a Carles Puyol, il capitano, che rileva Daniel Alves; e a Ibrahim Afellay, che sostituisce Pedro. Poi il triplice fischio dell’arbitro ungherese Viktor Kassai scatena la meritata festa del Barcellona.