La grande sfida di Wichniarek
venerdì 9 luglio 2010
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Dopo aver ammirato da lontano l'ascesa del Lech Poznań, Artur Wichniarek torna nella squadra che lo ha lanciato con un duro compito: non far rimpiangere Robert Lewandowski.
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Dopo aver ammirato da lontano la recente ascesa del Lech Poznań, Artur Wichniarek è sicuro di poter aiutare la squadra a crescere ulteriormente, anche se i campioni di Polonia dovranno fare a meno di Robert Lewandowski.
Lewandowski, 21 anni, è stato il protagonista del successo del Lech nelle ultime due stagioni, culminate con la vittoria del sesto titolo a maggio. I 32 gol in 58 presenze hanno destato l'attenzione del BV Borussia Dortmund, che lo ha acquistato lo scorso mese. Il compito di riempire il vuoto lasciato dal giocatore spetterà a un collega di 12 anni più vecchio, che torna in Polonia dopo undici anni al DSC Arminia Bielefeld e all'Hertha BSC Berlin: Wichniarek.
"So che il mio compito è quello di non farlo rimpiangere, ma ho esperienza - commenta l'attaccante a UEFA.com -. Avrò bisogno di un po' di tempo per adattarmi allo stile del Lech, ma credo di potercela fare. La partenza di Robert è stato uno dei motivi per cui ho deciso di tornare al Lech. La squadra mi ha dato la prima opportunità di mettermi in mostra e voglio ripagarla. I soldi? Non sono così importanti. Non sono venuto qui per fare fortuna, ma solo grandi risultati".
A cominciare, si spera, dalla trasferta di martedì al secondo turno di qualificazione di UEFA Champions League contro l'FC İnter Bakı. "Dobbiamo stare molto attenti, perché l'estate in Azerbaijan è molto calda, ma per fortuna giochiamo il ritorno in casa - commenta Wichniarek, che ha esordito con il Lech prima di passare al Widzew Łódź nel 1997/98 -. Quando ho visto lo stadio, che ospita i migliori tifosi in Polonia, mi sono detto 'Sì, hai fatto bene a venire'. La città vive e respira calcio e voglio dare a questa gente più gioie possibili.
"Il Lech ha tutto per fare bene in Europa: una buona organizzazione, una squadra interessante, tifosi fantastici e uno stadio moderno. Ecco perché io ho deciso di tornare, mentre la mia famiglia rimasta Berlino. Per fortuna, la distanza tra Poznan e Berlino non è molta, anche in termini calcistici. Spero che lo dimostreremo ben presto".