UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Il Bernabéu apre il sipario per Mou e Van Gaal

José Mourinho prevede una "grande finale" mentre la sua Inter si prepara a sfidare il Bayern Monaco con la speranza di riportare il trofeo nella bacheca nerazzurra dopo 45 anni. Van Gaal: "Lui il miglior tecnico della sua generazione".

Il Bernabéu apre il sipario per Mou e Van Gaal
Il Bernabéu apre il sipario per Mou e Van Gaal ©UEFA.com

E' considerato un tecnico giovane ma l'esperienza accumulata da José Mourinho fa di lui uno degli allenatori più esperti, tanto che il portoghese sembra sapere tutto quello che succederà domani - tranne come finirà la finale di UEFA Champions League tra la sua FC Internazionale Milano e l'FC Bayern München. "Mi sveglierò e dirò 'Urca, tra qualche ora gioco la finale di Champions!', il cuore batterà un po' più veloce, la temperatura del corpo si alzerà un pochino".

Ma la previsione di Mou non si ferma qui: "Poi sarà un giorno in cui si lavora ancora, si prepara la partita, si arriva allo stadio un paio d'ore prima e quando esco dal pullman finisce tutto: inizia quello che mi piace, sarò nel mio habitat naturale senza pressione e senza tensione". Nessun peso sulle spalle, insomma, nemmeno se gli si ricorda che l'Inter non gioca una partita del genere da 38 anni e non alza una coppa 'dalle grandi orecchie' da ben 45: "Per me la finale di Champions se è la prima, la quinta, se l'ultima vinta fosse stata l'anno scorso o un secolo fa non fa differenza", ha detto senza tentennamenti. "Una finale di Champions League è una finale di Champions League. Il clima, l’atmosfera, sono le stesse. Per i tifosi magari è diverso perché la maggior parte di loro non era ancora al mondo quando l’Inter ha giocato l’ultima finale. Ma non credo sia una responsabilità maggiore per noi".

Potrebbe diventare il terzo allenatore a vincere questa competizione con due club diversi, avendo trionfato nel 2004 con l'FC Porto, ma alla vigilia della sfida del Santiago Bernabéu Mourinho sfodera un'umiltà nuova: "E' la partita più importante della mia carriera. E' sempre la prossima partita che si gioca quella che deve essere la più importante, anche se si gioca in campionato con il Livorno", ha assicurato. "Questa è la partita che può dare il titolo più importante per club. L'Inter è arrivata qui giocando come squadra e lo faremo anche domani. Siamo una squadra con delle stelle, ma che non si comportano come stelle, e la Champions è l’Eldorado".

Luogo dello storico incontro sarà lo stadio di Madrid che in passato ha già ospitato tre finali di Coppa dei Campioni. E' anche la casa del Real Madrid CF, club che vanta il maggior numero di vittorie in questa competizione - nove. Se non sarà Mourinho a vincere, trionferà Louis van Gaal, che il portoghese conosce bene per averci lavorato insieme all'FC Barcelona: "La cosa più importante è che sono stato tre anni a lavorare con Van Gaal. La mia casa e la sua casa distavano 50 metri e si lavorava per 24 ore al giorno. Abbiamo avuto un rapporto per me veramente speciale, anche perché io prima lavoravo con un altro allenatore, lui è arrivato al club e non era da tutti aver fiducia del collaboratore di un altro, lavorarci insieme e darmi la responsabilità che avevo. Non dimentico i tempi e la persona, che con me è stato fantastica".

L'olandese è rimasto impressionato da quello che il suo ex protetto ha fatto contro Chelsea FC e Barcelona FC per arrivare fino a qui. "Chelsea e Barcellona sono su un altro livello", ha detto Van Gaal. "Ma un allenatore deve cercare un modo per vincere. Mourinho lo ha fatto, con la tattica. Ma anche i giocatori devono essere convinti. E' questa l'arte dell'allenare e lui è molto bravo in questo. La mia filosofia è sempre quella di attaccare. Mourinho è più difensivista ma ha giocatori che possono decidere una partita".

Con il sole splendente sul Bernabéu, Van Gaal si è mostrato rilassato e ha scherzato con i giornalisti presenti. Alla domanda se Mourinho sia il miglior allenatore della sua generazione ha risposto con il pallottoliere alla mano: "Ha dieci anni meno di me, quindi se parlate di quella generazione allora sì, avete ragione". La pressione, però sotto sotto sta crescendo. "Dobbiamo concentrarci e sarà molto difficile", ha detto. "Pensate solo a quanta attenzione ci danno i media".

Entrambe le squadre dovranno fare a meno di due giocatori chiave, Franck Ribéry e Thiago Motta sono infatti squalificati dopo le espulsioni rimediate in semifinale. Hamit Altıntop dovrebbe prendere il posto di Ribéry sulla sinistra per il Bayern, mentre Mourinho potrebbe spostare Javier Zanetti, che giocherà la sua partita numero 700 con l'Inter, a centrocampo con Cristian Chivu terzino sinistro per sventare la minaccia Arjen Robben.

La prima vittoria del Bayern in Coppa dei Campioni è arrivata contro il Club Atlético de Madrid nel 1974 mentre l'ultima è stata contro il Valencia CF nove anni fa. I bavaresi sperano che la Spagna porti fortuna un'altra volta. L'Inter, invece, non raggiunge una finale da 38 anni e l'attesa per una vittoria dura da 45 stagioni. Dopo aver vissuto nell'ombra dei rivali cittadini dell'AC Milan per molto tempo in Europa, è arrivato il suo turno.

Scelti per te