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Tonali in esclusiva: Gattuso e il grande Milan

Da super tifoso del Milan a perno del centrocampo rossonero. Tonali sulla passione per la squadra del cuore e per il suo idolo.

Sandro Tonali
Sandro Tonali UEFA via Getty Images

Da grande tifoso del Milan a perno del centrocampo rossonero. Parliamo con Sandro Tonali della passione per la sua squadra del cuore e, soprattutto, per il suo grande idolo Gennaro Gattuso.

Che impatto ha avuto Gattuso sulla tua carriera?

Ci siamo visti qualche volta ma in ogni occasione mi ha spiegato molte cose, di sé, del calcio, mi ha dato anche tanti consigli che faranno la differenza in futuro. Abbiamo un bel rapporto, quasi un'amicizia perché non è un rapporto normale. Mi rimprovera anche quando deve, sa essere duro perché vuole il meglio da tutti, sappiamo tutti com’è lui. Se ha un obiettivo, vuole raggiungerlo ad ogni costo, dando tutto quello che può, trovando qualsiasi strada. È una persona speciale, una brava persona, una persona pura, ti aiuta in mille modi diversi.

Il suo modo di giocare senza mollare mai, un esempio per te?

Sì, ha dato tutto quello che poteva, dall'inizio alla fine, senza mai arrendersi, la sua grinta è stata riconosciuta da tutti. Poteva correre senza sosta, giocava anche quando era infortunato, poteva giocare in mille modi diversi. Era sempre lì, correva sempre, metteva il cuore in tutto quello che faceva. Sono felice di aver incontrato una persona del genere, sono felice di aver incontrato il mio idolo e di aver potuto parlare spesso con lui.

Gattuso contro il Manchester United nel 2007
Gattuso contro il Manchester United nel 2007Manchester United via Getty Imag

Pensi di avere dei punti in comune? E c'è qualcosa che vi rende molto diversi?

Non lo so, probabilmente tanti anni fa il modo di giocare era diverso, il Milan era diverso. Penso che sia stato un grande campione e che lo abbia dimostrato sul campo. C'è tempo per me per dimostrarlo, avvicinarsi a lui sarebbe incredibile.

Avevi la sua maglietta da bambino?

Sì!

E una famosa tazza…

Sì, avevo una tazza con sopra la sua maglia e le sue foto. L'ho tenuta per diversi anni, la usavo sempre, finché, un giorno, l'ho trovata rotto. Penso, non ricordo, che forse sia stata colpa mia. Ce l'ho ancora, incollata, sarà sempre un ricordo prezioso della mia infanzia.

Altri idoli in quel Milan?

Erano tanti, quasi tutti nel “vecchio” Milan, ma soprattutto [Gennaro] Gattuso, Paolo [Maldini] con cui sto lavorando in questo momento, Dida che ho ritrovato qui negli ultimi due anni. Quando li conosci scopri che sono tutte persone simpatiche che danno tutto per il Milan e per il loro lavoro. È totalmente diverso quando incontri ex giocatori di persona rispetto a quando li guardi in TV.

Highlights finale 2007: Milan - Liverpool 2-1

C'è qualche vittoria di quei tempi che ricordi bene vissuta da tifoso?

La Champions League... credo sia stata una sensazione inspiegabile, sono fortunato a ricordarmela. Non ho solo vissuto quei momenti senza ricordarli, per fortuna ricordo molto bene la finale. Soprattutto il 2007. Ricordo le emozioni, i festeggiamenti, ricordo tanto di quella Champions League.

La rivincita con il Liverpool dopo Istanbul...

Tutto davvero. Quando il Milan giocava in Champions League aveva una squadra incredibile. È stata una grande squadra e lo ha dimostrato in Europa e in campionato, era davvero speciale.