In the Zone: analisi di Chelsea - Real Madrid 1-3
lunedì 11 aprile 2022
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Gli osservatori tecnici UEFA analizzano la sensazionale vittoria delle merengues contro i Blues.
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Karim Benzema ha giustamente conquistato le prime pagine dopo la tripletta nel 3-1 per il Real Madrid in casa del Chelsea all'andata dei quarti di finale di mercoledì.
Tuttavia, in questo articolo da FedEx, gli osservatori tecnici UEFA puntano i riflettori anche sull'ottimo lavoro del Real Madrid a centrocampo e in fase difensiva.
Gol
0-1: Karim Benzema (21')
Vale la pena rivedere il gol solo per la grande manovra di costruzione, 59 secondi di passaggi e movimenti pazienti che si concludono in modo spettacolare. Dopo un uno-due tra Toni Kroos e Benzema, un secondo scambio tra Vinícius Júnior e Benzema porta il brasiliano a scattare sulla sinistra, per realizzare un cross che il francese insacca con uno splendido colpo di testa in posizione leggermente sbilanciata.
0-2: Karim Benzema (24')
Il secondo gol nasce da un passaggio a tagliare il campo di Casemiro, questa volta da sinistra a destra. Il brasiliano trova Luka Modrić, che scambia con Valverde ed effettua un cross. Benzema, alle spalle di Thiago Silva, fa il resto con un colpo di testa preciso e smorzato che non dà scampo a Edouard Mendy.
1-2: Kai Havertz (40')Con il Chelsea che costringe il Real Madrid in difesa, Reece James prende palla sulla destra, entra e serve Jorginho, che serve un bel traversone sul secondo palo per il colpo di testa vincente di Havertz.
1-3: Karim Benzema (46')Il terzo gol di Benzema ricorda alcuni scherzetti che aveva già tirato a portieri come Loris Karius e Gianluigi Donnarumma. Sfruttando un passaggio sbagliato di Mendy per Antonio Rüdiger fuori area, l'attaccante ruba la palla a Rüdiger e insacca a porta spalancata.
Moduli
Chelsea
Il Chelsea inizia la partita con il consueto 3-4-2-1, ma nell'intervallo Thomas Tuchel passa al 4-3-3 per adattarsi agli ospiti, togliendo uno dei tre difensori centrali (Andreas Christensen, 4) e il centrocampista N'Golo Kanté (7) e inserendo Mateo Kovačić (8) e Hakim Ziyech (22).
Se l'obiettivo è quello di controllare di più a centrocampo, il gol del Real un minuto dopo è una doccia fredda, anche se il Chelsea crea alcune occasioni con un altro subentrato, Romelu Lukaku (9).
Real Madrid
Il Madrid schiera 4-3-3 in fase di possesso, che diventa 5-3-2 in fase di non possesso. Il suo approccio tattico ha effetti significativi. Quando ha la palla, cerca di costruire dalle retrovie, sia con Courtois (1) che con terzini che fanno molto movimento in fase difensiva e offensiva.
La squadra è precisa nel possesso palla. È interessante vedere come i centrocampisti Kroos (8) e Modrić (10) riescano a trovare spazi dalla parte opposta man mano che il gioco si sviluppa: è così che arrivano i primi due gol.
Difendendosi con il 5-3-2, il Real prova a mantenere stretti gli spazi. Nel primo tempo, Vinícius Júnior (20) cerca di fare pressione su Christensen, mentre Benzema (9) fa lo stesso su Thiago Silva. A centrocampo, Modrić rimane vicino a Jorginho e sale per mettere sotto pressione Rüdiger, con Casemiro sempre dietro a chiudere le corsie per Havertz. Il quarto centrocampista, Valverde (15), scala a terzino e si occupa di César Azpilicueta.
Dopo l'ingresso di Lukaku tra le fila del Chelsea, il Real conclude la partita con un 5-4-1, con Casemiro arretrato per supportare David Alaba (4) e il subentrato Nacho (6) al posto dell'infortunato Éder Militão (3).
Le parole degli allenatori
Thomas Tuchel, allenatore Chelsea
"È una sconfitta pesante, una delle peggiori che abbiamo mai subito a Stamford Bridge. A questi livelli non puoi giocare così, sia individualmente che come squadra. Il primo tempo è stato lontano dagli standard che ci eravamo prefissati, mentre nel secondo tempo abbiamo totalizzato 16 tiri contro uno. Si può sempre rimontare, pareggiare, vincere, ma se ti suicidi dopo 48 minuti è molto più difficile. Nel secondo tempo abbiamo avuto occasioni per il 3-2, ma evidentemente non doveva andare così".
Carlo Ancelotti, allenatore Real Madrid
"Abbiamo giocato con lo stesso sistema di sempre. L'unica differenza era Valverde, più concentrato sul loro terzino sinistro. Carvajal ha giocato un po' più all'interno per controllare Pulišić e Mount. Valverde ha fatto molto bene. A volte poteva sembrare una difesa a cinque, ma tutto dipendeva dalla posizione di Azpilicueta, che Valverde teneva sempre d'occhio. Se Azpilicueta rimaneva dietro, Valverde attaccava, altrimenti arretrava".