Sali di livello: Roberto Carlos e l'arte del cross
mercoledì 23 marzo 2022
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Ascolta i consigli del maestro dei cross, Roberto Carlos, e impara i trucchi dell'ex difensore del Real Madrid e della nazionale brasiliana per servire traversoni perfetti.
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"Fare assist è esattamente come segnare", ha raccontato Roberto Carlos a proposito di uno dei suoi punti di forza da giocatore. "Far arrivare la palla all'attaccante e metterlo nella condizione di segnare è molto importante per la squadra".
Tre volte vincitore della UEFA Champions League con il Real Madrid, Roberto Carlos ha esultato tante volte dopo gol stupendi ma ha anche fatto esultare tanti compagni provando la stessa gioia nel servire il passaggio decisivo. L'evoluzione dei terzini in giocatori d'attacco è stato uno dei più grandi cambiamenti stilistici dell'era moderna, che il brasiliano più di chiunque altro ha incarnato.
"Un terzino sinistro moderno non deve solo crossare, ma anche segnare ed essere l'elemento a sorpresa della partita", ha spiegato il 48enne Roberto Carlos. "Naturalmente, al Real Madrid, una delle cose più importanti per il mio ruolo era correre sulla fascia e crossare in mezzo, perché avevamo attaccanti molto forti che potevano segnare di piede o di testa".
Magistrale nella lettura del gioco, Roberto Carlos sapeva molto bene come poteva creare questo "effetto sorpresa" non appena riceveva il pallone nella metà campo avversaria. "Passavo la palla in avanti oppure facevo un uno-due con un centrocampista e poi la mettevo al centro. Quando avevo la possibilità di crossare, lo facevo sempre il più in fretta possibile".
L'assist più famoso di Roberto Carlos è stato quello per Zinédine Zidane nella finale di UEFA Champions League 2001/02, trasformato in gol dal francese con una splendida conclusione al volo.
"Stavo correndo alla massima velocità, quando [Santiago] Solari mi passa il pallone. La palla scavalca l'avversario, fa un rimbalzo e con la coda dell'occhio vedo un giocatore con la maglia bianca in area pronto a tirare. Il passaggio è perfetto; se non lo fosse stato, Zidane avrebbe dovuto stoppare, controllare la palla e poi tirare. È stato uno dei più bei gol in Champions League, se non il più bello".
Dovendo servire campioni come Raúl González, Ronaldo, Ruud van Nistelrooy e Davor Šuker, l'importante era identificare le aree di maggior pericolo. "Se crossi a centro area, in genere il difensore la spazza, mentre i cross sul primo palo, sul secondo o tra i difensori e il portiere sono invece più difficili da intercettare. Può anche scaturire un autogol, oppure l'attaccante può anticipare tutti e metterla dentro".