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L'Udinese si prende l'Olimpico: Lazio ko

La squadra di Inzaghi cade 3-1 in casa contro i Friulani e fallisce l'opportunità di agganciare la Juventus: Arslan, Pussetto e Forestieri "griffano" il successo ospite, inutile per i Biancocelesti il rigore di Immobile.

La gioia dei giocatori dell'Udinese, che hanno vinto 3-1 sul campo della Lazio
La gioia dei giocatori dell'Udinese, che hanno vinto 3-1 sul campo della Lazio Getty Images

Lazio-Udinese 1-3 (Immobile 74' su rig.; Arslan 18', Pussetto 45'+3', Forestieri 71')
La Lazio cade in casa contro l’Udinese e rimedia la terza sconfitta in campionato, fallendo l’opportunità di agganciare la Juventus in classifica. Allo Stadio Olimpico, la squadra di Luca Gotti - colpito dal Covid-19 come sei giocatori e sostituito in panchina dal vice Gabriele Cioffi - ha la meglio 3-1 grazie ai gol di Tolgay Arslan, Ignacio Pussetto e Fernando Forestieri; inutile per i Biancocelesti il rigore trasformato da Ciro Immobile.

I ragazzi di Simone Inzaghi, reduci dall’entusiasmante successo contro lo Zenit San Pietroburgo, partono forte e l’argentino Joaquín Correa - servito alla grande da Luis Alberto - costringe subito all’intervento di piede il connazionale Juan Musso.

Al 19’, un po’ a sorpresa, l’Udinese passa in vantaggio. Dopo una travolgente azione di Roberto Pereyra, il tedesco Arslan - che sembrava destinato alla sostituzione per problemi fisici - indovina un rasoterra che batte il rientrante Thomas Strakosha complice la deviazione di Francesco Acerbi.

I Friulani, galvanizzati, fanno vicini al raddoppio con una rovesciata del difensore brasiliano Samir e un colpo di testa di Forestieri, ma nell’ultimo istante del recupero trovano comunque il 2-0. L’errore di Mohamed Farès innesca la transizione della squadra di Cioffi, la giocata di Rodrigo De Paul per Pussetto è perfetta e l’argentino, entrato in area, batte di precisione Strakosha che aveva provato l’uscita.

Nella ripresa Inzaghi ridisegna la sua squadra e decide subito tre sostituzioni: fuori Marco Parolo, Farès e Danilo Cataldi, dentro Jean-Daniel Akpa Akpro, Adam Marušić e Lucas Leiva. Musso si oppone alla grande a Immobile, poi al 71’ arriva il tris degli ospiti. Bolide di destro di Forestieri e il portiere Biancoceleste è ancora battuto.

La Lazio torna in partita a un quarto d’ora dalla fine: su un retropassaggio azzardato di Mato Jajalo, Musso atterra Immobile e l’arbitro assegna il rigore. Dal dischetto, lo stesso attaccante della nazionale trasforma e realizza il quinto gol in campionato. Ma la squadra di Inzaghi non riesce a raddrizzare il risultato e resta nona, con 14 punti; a Roma fa festa l’Udinese.

SABATO 28 NOVEMBRE 2020

Sassuolo-Inter 0-3 (Alexis Sánchez 4’, aut. Chiricheș 14’, Gagliardini 60’)
L’Inter passa con autorità sul campo del Sassuolo e aggancia i Neroverdi al secondo posto in classifica. A Reggio Emilia, nel primo anticipo della nona giornata, la squadra di Antonio Conte ha la meglio 3-0, trascinata dai gol di Alexis Sánchez e Roberto Gagliardini e dall’autorete del difensore romeno Vlad Chiricheș.

Romelu Lukaku parte dalla panchina, ma i Nerazzurri impiegano solo tre minuti per sbloccare il risultato. La firma è quella di Alexis Sánchez, servito alla grande da Lautaro Martínez. Lo stesso attaccante argentino va a un passo dal raddoppio con un bel pallonetto, ma il 2-0 arriva comunque, al 14’.

Sugli sviluppi di un corner, il pallone arriva ad Arturo Vidal che calcia forte in mezzo: il rimpallo su Chiricheș mette il pallone alle spalle di Andrea Consigli. La squadra di Roberto De Zerbi reagisce ma è sfortunata perché colpisce il palo con il centrocampista serbo Filip Djuričić.

L’Inter è comunque cinica e nella ripresa trova il tris con Gagliardini, servito in ripartenza da Matteo Darmian. C’è anche il tempo per il poker di Lukaku, entrato al posto di Lautaro Martínez, ma il gol è annullato per fuorigioco. I Nerazzurri di Conte, comunque, vincono e infliggono al Sassuolo il primo ko stagionale, riducendo per il momento a due punti il gap dalla capolista Milan.



Benevento-Juventus 1-1 (Letizia 45'+3'; Morata 21')
La Juventus pareggia sul campo del Benevento e rischia di perdere ulteriore contatto dalla vetta della classifica. Allo Stadio Ciro Vigorito, i campioni d’Italia segnano per primi con il “solito” Álvaro Morata - all’ottavo gol stagionale - ma sono raggiunti nel recupero del primo tempo da Gaetano Letizia.

Il primo affondo è della squadra di Filippo Inzaghi, Gianluca Lapadula salta più in alto di tutti sugli sviluppi di un corner ma non inquadra lo specchio della porta. Al 21’, comunque, i Bianconeri sono già in vantaggio. Morata si porta la palla dal destro sul sinistro e la mette alle spalle di Lorenzo Montipò con un diagonale imprendibile.

La squadra di Pirlo si rende ancora pericolosa con Pauo Dybala e Gianluca Frabotta, poi nel finale di tempo i padroni di casa si scatenano. Wojciech Szczęsny è formidabile nel salvataggio su Pasquale Schiattarella, ma nel terzo minuto di recupero deve inchinarsi al destro al volo di Letizia, imparabile.

Nella ripresa Improta sfiora subito il gol per la formazione di casa, mentre i Bianconeri rispondono con un colpo di testa di Morata. Pirlo prova a giocarsi le sue carte dalla panchina, inserendo Rodrigo Bentancur, Dejan Kulusevski e Federico Bernardeschi. Ma la Juventus non riesce a trovare lo spunto vincente e, nelle battute finali, deve anche incassare l'espulsione di Morata.

Pur restando imbattuta, la Signora deve accontentarsi del quinto pareggio in campionato.


Atalanta-Verona 0-2 (Veloso 62’ su rig., Zaccagni 83’)
Dopo la grande impresa di Anfield, l’Atalanta cade in casa contro il Verona e rimedia la terza sconfitta in campionato. Al Gewiss Stadium, “l’allievo” Ivan Jurić batte il “maestro” Gian Piero Gasperini: gli Scaligeri hanno la meglio 2-0 grazie ai gol di Miguel Veloso su rigore e Mattia Zaccagni e scavalcano la Dea in classifica.

I Nerazzurri hanno le occasioni migliori nel primo tempo, ma né Josip Iličić né Remo Freuler riescono a inquadrare lo specchio della porta. Marco Silvestri riesce a fermare Alejandro Gómez, poi è bravo nell’anticipo su Duván Zapata: il primo tempo si chiude a reti inviolate.

Nella ripresa l’Atalanta continua ad attaccare, ma trova sulla sua strada un grande Silvestri, che prima si salva su Rafael Tolói poi compie un grande, doppio intervento su Zapata e l’olandese Hans Hateboer. Il Verona colpisce la traversa con Veloso, in campo a inizio ripresa al posto di Andrea Danzi, poi la squadra di Jurić sblocca il risultato.

Tolói stende in area Zaccagni e l’arbitro assegna il rigore, che proprio Veloso trasforma spiazzando Pierluigi Gollini. Andrea Favilli va vicino al raddoppio, poi è Luis Muriel a sfiorare il raddoppio di testa sul cross di Hateboer.

A sette minuti dalla fine, comunque, gli ospiti trovano il gol che chiude la partita. Veloso regala un grande assist a Zaccagni, che sfila alle spalle di Tolói e batte Marco Sportiello, subentrato a Gollini. Per il Verona è festa grande, l’Atalanta si lecca le ferite.