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Esclusivo Koulibaly: "Messi? Occhio a tutto il Barcellona"

Il difensore del Napoli non sarà della partita contro il Barcellona ma spiega la ricetta per fermare gli attaccanti blaugrana: "Difendere da squadra, anche con centrocampisti e attaccanti".

 
   

Kalidou Koulibaly ha affrontato - e spesso annullato - grandi campioni durante i suoi anni napoletani. Lui però stasera non ci sarà. Proprio nell'occasione in cui a scendere in campo al San Paolo sarà un giocatore speciale: Lionel Messi è pronto a sbarcare nello stadio che fu di Diego Maradona, per l’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League e il difensore centrale senegalese ci racconta che cosa dovranno fare i suoi compagni per provare a fermarlo anche in sua assenza.

“Tutti lo conoscono, è sicuramente uno dei migliori al mondo se non il migliore in assoluto”, il 28enne spiega a UEFA.com. “Sarà una sfida molto dura per il Napoli. Tutti dovranno essere al 100%, sia fisicamente che mentalmente. I tifosi dovranno sostenere la squadra. Lo fanno sempre, quindi di quello non bisognerà preoccuparsi. Bisognerà approcciare la gara come una partita qualsiasi, pur sapendo che ogni attaccante del Barcellona può creare problemi, lui in particolare”.

"Il calcio però è uno sport di squadra e contro il Barcellona bisognerà fare attenzione tantissime cose, cercare di non farli giocare come vogliono. Il Napoli dovrà cercare di sfruttare i suoi punti di forza e fare la sua partita. Sarà 50-50, la squadra si è preparata al meglio per entrambe le sfide e farà di tutto per passare il turno. Di fronte c'è una grande avversaria, bisognerà dare tutto".

Sì, il calcio è uno sport di squadra. Ma Messi, quattro gol in campionato contro l’Eibar nel weekend, merita sicuramente un discorso a parte. “E’ il migliore o uno dei migliori insieme a Cristiano Ronaldo e Neymar. Sono i giocatori che tutti i calciatori e tutti i giovani appassionati di calcio sognano. Ma ripeto: il Barcellona non è solo Messi. E’ una squadra piena di talento e molto pericolosa”.

C’è un suo compagno di squadra che sa bene come si batte il Barcellona. Kostas Manolas lo fece con la Roma due anni fa segnando anche il gol decisivo nella clamorosa rimonta giallorossa che portò la sua squadra in semifinale di UEFA Champions League a scapito dei catalani.

"Sarà una partita difficile, quindi servirà l’aiuto di tutti in difesa, anche dei centrocampisti e degli attaccanti. Bisognerà difendere da squadra in una partita speciale come questa. Manolas è un top player e lo è anche [Nikola] Maksimović, quindi non ci sono problemi".

Anche perché dopo un inizio difficile, Gennaro Gattuso sembra aver trovato il bandolo della matassa. “Ci ha trasmesso la sua mentalità. Prima del suo arrivo eravamo un po’ in difficoltà. Lui ci ha portato la sua voglia di vincere. Ha cercato di trasmetterci la mentalità che aveva da giocatore. Non è facile ma credo ci stia riuscendo”.

“E’ anche un allenatore che ascolta molto i giocatori, ama stare vicino ai calciatori. Durante le partite non è quasi mai seduto in panchina. Continua sempre a dare consigli. Cerca sempre di galvanizzarci perché stavamo giocando senza quella determinazione che serve in ogni partita”. Di certo contro il Barcellona serviranno undici giocatori pronti a ringhiare come faceva lui in campo. Con Koulibaly a soffrire a distanza, ma c'è sempre la sfida di ritorno...