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Il Napoli torna a -6, l'Inter è terza

La squadra di Ancelotti batte 2-0 il Sassuolo e si conferma imbattibile al San Paolo, dove ha ottenuto solo vittorie: sblocca Ounas, raddoppia Insigne. I Nerazzurri passano 2-1 in casa della SPAL trascinati da due gol di Icardi.

Il Napoli torna a -6, l'Inter è terza
Il Napoli torna a -6, l'Inter è terza ©AFP/Getty Images

Napoli-Sassuolo 2-0 (Ounas 3', Insigne 72')
Il Napoli si conferma imbattibile in casa e torna a sei punti dalla capolista Juventus. Al San Paolo, nell'ottava giornata, la squadra di Carlo Ancelotti supera 2-0 il Sassuolo e ottiene la quarta vittoria in casa su quattro partite giocate: decidono i gol dell'algerino Adam Ounas nel primo tempo e di Lorenzo Insigne nella ripresa. 

Ancelotti cambia otto giocatori su undici rispetto alla squadra che mercoledì aveva sconfitto il Liverpool, ma i Partenopei non sembrano risentirne. Anzi, dopo tre minuti sono già avanti. Manuel Locatelli sbagli un retropassaggio, Ounas si fionda sul pallone, fa un sombrero a Giangiacomo Magnani e con un sinistro di controbalzo non dà scampo ad Andrea Consigli: 1-0.

Dries Mertens ha due buone chance per raddoppiare, ma l’attaccante belga non riesce a sfruttarle. Il Napoli sembra padrone del campo, il croato Marko Rog e ancora Mertens sfiorano il 2-0; poi i Neroverdi si svegliano e Kevin-Prince Boateng con un gran destro al volo non va lontano dal bersaglio.

Consigli è ancora bravo su Piotr Zieliński, servito bene da Simone Verdi, dalla parte opposta David Ospina si salva in qualche modo sul serbo Filip Djuričić. Nella ripresa Roberto De Zerbi si affida a Domenico Berardi, ma è Ounas a trovare l’esterno della rete sul lancio del difensore Kévin Malcuit. E’ l’ultimo spunto dell’algerino autore del gol del vantaggio, che lascia il posto a Insigne.

Ed è proprio Lorenzo Il Magnifico a realizzare il raddoppio con un bellissimo destro a giro, dopo l’iniziativa di Elseid Hysaj. Ospina è ancora accorto sul rasoterra di Berardi, poi l’ex portiere dell’Arsenal si ripete su Khouma Babacar. Negli ultimi tre minuti il Sassuolo resta in dieci per l’espulsione di Rogério, punito con il rosso diretto per l’intervento su José Callejón.

Finisce 2-0, il Napoli di Ancelotti incamera un’altra vittoria malgrado il massiccio ricorso al turnover.


SPAL-Inter 1-2 (Paloschi 72’; Icardi 14’, 78’)
L’Inter ottiene la sesta vittoria consecutiva tra campionato ed Europa e conquista il terzo posto solitario in classifica. Allo Stadio Paolo Mazza, i Nerazzurri di Luciano Spalletti battono 2-1 la SPAL trascinati dalla doppietta del “solito” Mauro Icardi, decisivo come contro il PSV Eindhoven.

Il primo acuto è di Radja Nainggolan, ma il Ninja non trova lo specchio. Al 14’, comunque, la squadra di Luciano Spalletti è già avanti: Keita Baldé finisce addosso al difensore polacco Thiago Cionek, l’azione prosegue e la palla rotola in rete dopo un colpo di testa di Icardi deviato da Johan Djourou, difensore svizzero con un passato nell’Arsenal.

Il gol subìto sveglia gli estensi di Leonardo Semplici. Andrea Petagna con un gran colpo di testa costringe agli straordinari Samir Handanović, poi i padroni di casa possono beneficiare di un rigore dopo lo sgambetto in area di Miranda a Felipe: dal dischetto va Mirco Antenucci, ma il capitano calcia a lato.

Keita fallisce il raddoppio dopo un pallone perso da Cionek, poi il difensore polacco anticipa anche Icardi sulla “spizzata” di Matías Vecino, poi due grandi parate di Handanović consentono all’Inter di andare al riposo in vantaggio. Nella ripresa il portiere sloveno è di nuovo attento su Antenucci, mentre Petagna - su un’azione convulsa da angolo - si divora da due passi un gol incredibile.

Semplici inserisce Alberto Paloschi per Antenucci e la mossa porta frutto dopo sei minuti. Bellissimo cross dalla sinistra dell’algerino Mohamed Fares, la deviazione di Šime Vrsaljko di fatto sistema il pallone per Paloschi che da due passi non può sbagliare. Il pubblico ferrarese è in visibilio, ma l’equilibrio dura sei minuti.

Ivan Perišić si inventa un grande assist per Icardi, che da due passi apre il piatto destro e non dà scampo ad Alfred Gomis: per l’attaccante argentino è il terzo gol in campionato. L’ultima chance è ancora per Perišić, ma Gomis vola ed evita il tris. L’Inter di Spalletti, comunque, vince ancora.


SABATO 6 OTTOBRE

Udinese-Juventus 0-2 (Bentancur 33', Ronaldo 37')
La Juventus continua la sua marcia inarrestabile, in patria come in Europa. Alla Dacia Arena, in uno degli anticipi dell’ottava giornata, i campioni d’Italia vincono 2-0 e restano a punteggio pieno, conquistando la decima vittoria su altrettante partite stagionale: i gol arrivano nel primo tempo e portano la firma dell’uruguaiano Rodrigo Bentancur e dell’attesissimo Cristiano Ronaldo.

Nel primo tempo il dominio dei Bianconeri, schierati con Paulo Dybala alle spalle di Mario Mandžukić e Ronaldo, è praticamente totale. Il fuoriclasse portoghese e Miralem Pjanić si rendono pericolosi con due conclusioni dalla distanza, poi al 33’ arriva il vantaggio.

João Cancelo pennella un cross al bacio per Bentancur, lo stacco del centrocampista uruguaiano è imperioso e non lascia scampo al pur bravo Simone Scuffet. Quattro minuti e arriva il raddoppio. Ronaldo riceve il pallone da Mandžukić e con il sinistro batte ancora il portiere avversario, realizzando il quarto gol con la maglia della Juventus.

L’Udinese si sveglia nel finale di tempo con il ceco Antonín Barák, che scheggia il palo: è l’unico acuto della squadra di Julio Velázquez, in evidente difficoltà. 

Nella ripresa, comunque, lo schema tattico della partita non cambia, con i campioni d’Italia in saldo controllo.

I Friulani costruiscono un palla gol con Kevin Lasagna, ma le occasioni per i Bianconeri si sprecano. Dybala, dopo un’iniziativa personale splendida, manda alto di sinistro da posizione favorevole; poi la Joya lascia il posto a Federico Bernardeschi che trova la risposta di Scuffet.

Ci vanno vicini anche Mandžukić, che lambisce il palo, e Ronaldo, che trova l’opposizione di piede dell’estremo difensore dell’Udinese. Nel finale va registrata anche la traversa di Cancelo, ma la Juventus porta d’autorità a casa un altro successo. Per i padroni di casa è invece la terza sconfitta di fila.


Empoli-Roma 0-2 (Nzonzi 36’, Džeko 85’)
La Roma festeggia la terza vittoria consecutiva in campionato - la quarta considerando anche la UEFA Champions League - e sale per il momento al terzo posto in classifica. Al Castellani, nell’anticipo serale dell’ottava giornata, i Giallorossi piegano 2-0 un buon Empoli, che sotto di un gol fallisce anche un rigore: sono le reti, una per tempo, di Steven Nzonzi ed Edin Džeko a regalare altri tre punti a Eusebio Di Francesco.

In avvio Cengiz Ünder prova a sorprendere Pietro Terracciano fuori dai pali, ma il portiere dei toscani recupera la posizione e respinge. I padroni di casa respingono con una conclusione di Rade Krunićc, deviata, poi al 24’ i Giallorossi hanno una grande occasione: Lorenzo Pellegrini sprinta a sinistra e mette in area, il sinistro di Ünder trova l’involontaria deviazione della schiena di Džeko e il pallone lambisce il palo.

La squadra di Aurelio Andreazzoli, un ex, prova una sortita in ripartenza con Francesco Caputo, ma il suo destro da fuori area termina docile tra le braccia di Robin Olsen. Al 36’ la Roma passa. Punizione del solito Lorenzo Pellegrini, Nzonzi svetta più in alto di tutti e di testa mette il pallone all’angolino, dove Terracciano non riesce ad arrivare. Per il francese campione del mondo è il primo gol italiano.

Nella ripresa la Roma sfiora il raddoppio con Stephan El Shaarawy, poi l’Empoli ha una doppia grande chance per pareggiare. Prima il centrocampista algerino Ismaël Bennacer centra il palo su punizione, poi l’arbitro concede il rigore per un tocco di mano di Ünder su un cross: dal dischetto va Caputo, che però “spara” alto.

L’Empoli insiste, Caputo sciupa un altro paio di ghiotte opportunità e all’85’ la Roma chiude la contesa: Džeko entra in area dopo un’azione personale e di destro mette sotto la traversa per il 2-0. La Roma ottiene la quarta vittoria di fila, forse con la meno convincente delle sue ultime prestazioni; i toscani, puniti oltre i propri demeriti, restano a 5 punti.

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