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La lezione del Genio

Dejan Savicevic è stato l'eroe dell'ultima finale giocata a Atene dal Milan. "Per battere il Liverpool ci vogliono mente fredda e cuore caldo".

Se l'AC Milan ha bisogno di un esempio da seguire in vista della sfida contro il Liverpool FC non deve far altro che riguardarsi l'ultima finale disputata a Atene.

Il Genio
Contro l'FC Barcelona nel 1994, la squadra di Fabio Capello demolì quello che veniva definito da tutti il 'dream team' di Johan Cruyff con una grande prestazione di tutta la squadra e sopratutto di Dejan Savićević, il Genio. Savićević, adesso presidente della Federcalcio di Montenegro, ricorda l'emozione in vista della sfida con la squadra di Romário, Ronald Koeman e Hristo Stoichkov, e le sensazioni provate in quel clamoroso 4-0 per i rossoneri.

Timore
"Non dimenticherò mai quella partita – spiega Savićević a uefa.com - Arrivammo a Atene con un po' di timore. Avevamo molti problemi da risolvere e affrontavamo una grande squadra Però eravamo anche molto disciplinati e preparati tatticamente per una gara del genere. Il Barcellona era pieno di stelle, ma come squadra eravamo più forti noi. Forse non eravamo altrettanto spettacolari, ma eravamo fortissimi pur dovendo fare a meno di vere rocce della nostra difesa come Franco Baresi and Alessandro Costacurta, entrambi squalificati. Christian Panucci giocò a sinistra e Filippo Galli si prese cura di Romário, il miglior attaccante al mondo in quel periodo".

Che gol!
La partita è ricordata proprio per una spettacolare prodezza di Savićević. Approfittando di un errore della difesa del Barcellona, il Genio conquistò un pallone e beffò Andoni Zubizarreta con uno stupendo pallonetto da posizione defilata. "Ho visto Zubizarreta fuori dai pali e ci ho provato. E' stato davvero un bel gol, uno dei miei più belli, e sicuramente il più famoso".

Difficile da battere
Savićević sarà alla partita e non vede l'ora di incontrare vecchi amici, tra cui Paolo Maldini ancora in campo dopo quella finale di 13 anni fa. "Sarà bello incontrarli e parlare dei vecchi tempi. Ovviamente tiferò per il Milan. Il Liverpool è forte fisicamente e disciplinato tatticamente. Mi ricorda un po' il Milan di tredici anni fa, ma spero che i rossoneri troveranno il modo per vincere”.

Super Kaká
"Sarà importante non pensare alla finale di Istanbul, non giocare per prendersi una rivincita. Una partita come quella è unica e non si ripeterà più. Il Milan deve essere calmo e paziente, con mente fredda e cuore caldo. Proprio come facemmo noi contro il Barcellona. L'esperienza può risultare decisiva: Paolo Maldini, Clarence Seedorf, Fillipo Inzaghi, Andrea Pirlo e Dida hanno giocato tantissime partite a questi livelli. Poi c'è il fantastico Kaká di questa stagione, che potrà essere decisivo".

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