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Roma bellissima, Lione domato

Olympique Lyonnais - AS Roma 0-2 (and: 0-0)
Grande notte per i giallorossi, che espugnano il campo dei campioni di Francia grazie ai gol di Totti e Mancini.

Super AS Roma allo Stade de Gerland. Nella tana dell’Olympique Lyonnais, nel ritorno degli ottavi di finale di UEFA Champions League, la squadra di Luciano Spalletti passa 2-0 e si qualifica con pieno merito ai quarti, traguardo che i campioni di Francia avevano centrato nelle ultime tre stagioni. I gol dei giallorossi, autori di una prova maiuscola soprattutto nel primo tempo, portano la firma di Francesco Totti e Mancini.

Cambi a centrocampo
Nel Lione due novità, entrambe a centrocampo, rispetto alla formazione che sabato si è imposta 3-1 in casa dell’AS Saint-Etienne. Alou Diarra sostituisce lo squalificato Jérémy Toulalan, mentre capitan Juninho Pernambucano recupera la maglia da titolare ai danni dello svedese Kim Källström.

Panucci out
La febbre mette ko Christian Panucci: Spalletti sulla fascia destra dà fiducia a Marco Cassetti. Sette i volti nuovi rispetto alla squadra che sabato ha pareggiato 1-1 sul campo dell’Ascoli Calcio 1898: gli unici confermati sono lo stesso Cassetti, Cristian Chivu, David Pizarro e Totti.

Gol annullato
La prima occasione è per i padroni di casa: Doni respinge difettosamente un destro di Juninho, poi Philippe Mexes è tempestivo nell’anticipo su Fred. Ma due minuti dopo sono i giallorossi a recriminare, per un gol annullato a Daniele De Rossi dall’arbitro spagnolo Manuel Mejuto González che assegna una punizione per la spinta di Totti su Eric Abidal. Al 15’, su angolo di Juninho, Sidney Govou è pericoloso di testa ma la sua mira è imprecisa.

Totti fa centro
Al 22’ la Roma passa. Millimetrico lancio di Chivu per Max Tonetto, che a sua volta serve un cross perfetto per Totti che taglia fuori Cris: il capitano con un preciso colpo di testa non lascia scampo a Grégory Coupet e firma il suo quarto gol in Champions League. Al 34’ i giallorossi potrebbero chiudere il conto: una perfetta verticalizzazione di Cassetti smarca Simone Perrotta che si invola verso Coupet, ma il collaboratore di Mejuto González segnala un fuorigioco.

Squillaci impreciso
Al 36’, dopo l’ennesima chiusura di Chivu, si fa vedere Mancini che di destro non inquadra però lo specchio della porta. Due minuti dopo, un destro di Fred deviato da De Rossi termina di poco a lato; sul successivo corner, Sébastien Squillaci difetta in reattività e il suo tentativo sotto porta non impensierisce Doni.

Capolavoro di Mancini
Il 2-0 arriva a un minuto dall’intervallo. Totti pesca sulla fascia sinistra Mancini, che “ubriaca” con una serie di finte Anthony Réveillère e dopo essersi portato il pallone sul sinistro scarica un bolide su cui Coupet non può davvero nulla: per il brasiliano si tratta del primo gol in Champions League, i circa 2.000 tifosi romanisti esultano.

Doni provvidenziale
La ripresa si apre con Källström al posto di Diarra e Sylvain Wiltord per Govou. Ma è ancora la formazione di Spalletti a sfiorare la rete al 49’, con un tiro di Taddei ben smarcato da Totti. Un minuto dopo è provvidenziale Doni, che respinge un tiro di Wiltord da distanza ravvicinata: il portiere brasiliano si ripete nell’azione successiva su un destro del connazionale Juninho.

Punizioni
Due punizioni dei capitani, Totti e Juninho, infiammano le rispettive tifoserie sugli spalti. Ma al 60’ è ancora Doni protagonista, con una miracolosa respinta su un sinistro di Källström deviato da Mexes. Lo svedese si rende di nuovo pericoloso al 63’, ma Florent Malouda è leggermente in ritardo sul suo cross radente. A venti minuti dalla fine Gérard Houllier tenta il tutto per tutto e manda in campo Karim Benzema al posto dello spaesato Réveillère.

Mira imprecisa
Il nuovo entrato si fa subito apprezzare con un bel diagonale, che sfila a lato. Poi la partita si innervosisce e Fred, dopo un duro tackle su Mexes, colpisce Chivu senza per sua fortuna essere visto dall’arbitro. Ci provano ancora Juninho e lo stesso attaccante brasiliano, ma la mira degli uomini di Houllier oggi è imprecisa. Perrotta potrebbe infierire, ma alla Roma non importa: i giallorossi sono nelle migliori otto d’Europa.