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1998/99 Juventus - Manchester United FC 2-3: commento

"Incredibile, assolutamente incredibile. Vincere in questo modo è stato fenomenale". Andrew Cole

1998/99 Juventus - Manchester United FC 2-3: commento
1998/99 Juventus - Manchester United FC 2-3: commento ©UEFA.com

Emergendo dagli abissi, il Manchester United FC batte la Juventus grazie al suo uomo in più: Roy Keane.

A Torino, il centrocampista irlandese supporta efficacemente il reparto offensivo ed è la vera spina nel fianco dei bianconeri, con una prestazione tra le migliori della sua carriera.

Liquidati come "ragazzini" qualche anno prima, i giovani cresciuti allo United erano diventati seri contendenti in Europa. Dopo l'1-1 dell'andata, però, si ritrovano subito in svantaggio di due reti.

Ad infliggere il primo colpo è lo straordinario Filippo Inzaghi, che dopo appena 6' si libera di Gary Neville e insacca da pochi metri un cross di Zinédine Zidane. Poco dopo, l'attaccante raddoppia, scavalcando Peter Schmeichel dal più stretto degli angoli grazie a una beffarda deviazione di Jaap Stam.

Allo United servono due gol ma, per sua fortuna, Keane sale in cattedra. Decisivo in tutte le zone del campo, il tenace No16 accorcia le distanze incornando un angolo di David Beckham alle spalle di Angelo Peruzzi.

Poco dopo la mezz'ora, il centrocampista rimedia un cartellino giallo, che gli sarebbe costato la finale ma che lo avrebbe fatto giocare con più rabbia. Poco dopo arriva il pareggio: Dwight Yorke sfugge al suo marcatore e insacca di testa su traversone di Andrew Cole.

Prima dell'intervallo, Yorke colpisce anche un palo, ma la Juventus non sta a guardare. Inzaghi, che secondo Sir Alex Ferguson era "nato in fuorigioco", trova la rete, che però viene annullata.

Lo United rientra in partita e colpisce un altro palo con Denis Irwin, ma il gol sarebbe arrivato da lì a poco. A 7' dalla fine, Yorke danza fra i difensori avversari e, anche se atterrato da Peruzzi, permette a Cole di insaccare a porta vuota.

Il nutrito gruppo di tifosi ospiti va in visibilio: la loro squadra raggiunge la prima finale europea dopo 31 anni, per di più vincendo a Torino. Può fare di più? Sì, e anche senza lo squalificato Keane.