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1996/97 Manchester United FC - FC Porto 4-0: Cronaca

"Ero già a terra, ma sono riuscito a metterla in rete con un tiro al volo. Era il mio primo gol europeo, bellissimo". David May

Il mito di Sir Alex Ferguson e del suo Manchester United FC è stato costruito intorno a serate come questa, all'insegna di un calcio d'attacco, spregiudicato e spumeggiante. L'FC Porto arriva ai quarti di finale avendo perso soltanto due punti in un girone che comprendeva l'AC Milan. Tuttavia, contro i ragazzi di Sir Alex, non c'è nulla da fare.  

Privo di Roy Keane e Paul Scholes, lo United si affida a David Beckham e Ryan Giggs sulle fasce, con Eric Cantona, Andrew Cole e Ole Gunnar Solskjær in campo dall'inizio. E' una dichiarazione d'intenti: lo United vuole afferrare la gara dalla collottola.

Cole sfiora il vantaggio con un perentorio colpo di testa, ma Hilário sventa oltre la traversa con una prodezza. Il vantaggio è solo ritardato. Gary Pallister svetta più in alto di tutti su un cross da sinistra, il portiere del Porto non trattiene e David May è il più rapido a ribadire in rete.

La difesa lusitana è ancora imprecisa, non riesce ad allontanare un pallone e questa volta ne approfitta Cantona, che batte Hilário con freddezza. Il copione non cambia nella ripresa, con lo United che triplica verso l'ora di gioco.

Cantona avvia l'azione del gol più bello della serata con uno splendido passaggio dalle retrovie, Cole prolunga per l'arrembante Giggs, e il gallese insacca a coronamento di una lunga galoppata.

Il numero 7 dello United è al centro anche del quarto gol: splendido assist a Cole, che l'attaccante inglese trasforma con freddezza. E' il sigillo a una prestazione che Ferguson definisce “fantastica”. Lo standard è segnato: l'Old Trafford vivrà molte altre serate come questa.