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La grande notte di Tévez

Alla vigilia della supersfida con il Real Madrid, Carlos Tévez gioca a carte scoperte in attesa di ritrovare l'ex compagno di squadra Cristiano Ronaldo: "In semifinale non ci sono favoriti, chi sbaglia meno vince".

Carlos Tévez in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di andata
Carlos Tévez in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di andata ©AFP/Getty Images

Alla Juventus è arrivato proprio per questo: Carlos Tévez era il giocatore individuato per fare il salto di qualità in Europa. E l'attaccante argentino non ha tradito: con la pratica Scudetto già archiviata, adesso è pronto a sfidare il Real Madrid CF con in palio la finale di UEFA Champions League.

"Ho sempre sognato di arrivare il più lontano possibile in Champions League e quando la Juve mi ha cercato, la società ha subito messo in chiaro che l'obiettivo era questo - ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia -. Ora siamo qui e vogliamo andare più lontano possibile. Ci proveremo in tutti i modi". 

A uno come Carlitos esserci non basta. Lui vuole giocarsela da protagonista, provare ad andare fino in fondo con una Juve che lotterà ad armi pari con i campioni d'Europa in carica: "Sarà una semifinale difficile, aperta e combattuta - ha ribadito il bomber argentino -. Proprio per questo, però, non ci sono favoriti. Alla fine la spunterà chi avrà sbagliato di meno".

E la Juve di errori ne ha commessi ben pochi durante una stagione che è stata straordinaria finora. Tévez ne è consapevole e punta tutto proprio sulla compattezza granitica del gruppo bianconero: "La nostra forza è il gruppo, questo è il segreto della Juve. Stiamo tutti bene, Vidal ha ritrovato il gol e la fiducia, mentre Morata è cresciuto tantissimo ed è pronto per una sfida del genere. Non sentirà la pressione [di affrontare la sua ex squadra].

L'ultimo pensiero dell'argentino va invece ad un avversario. Il più temuto: quel Cristiano Ronaldo che rappresenta il pericolo pubblico numero uno per la Vecchia Signora e accanto al quale Carlitos ha giocato con la maglia del Manchester United vincendo la UEFA Champions League nel 2008.

"Parlerò con lui negli spogliatoi e lo saluterò prima della partita. Ma in campo saremo avversari e basta". L'Apache non ha paura. Nemmeno di CR7.

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