La ricetta di Bílek per la Dinamo Tbilisi

Michal Bílek ha seguito le orme dei connazionali Dušan Uhrin Sr e Dušan Uhrin Jr andando ad allenare l'FC Dinamo Tbilisi. Mentre i campioni di Georgia si preparano ad affrontare i kazaki dell'FK Aktobe al secondo turno preliminare di UEFA Champions League, l'ex Ct della Repubblica Ceca parla a UEFA.com dei suoi prossimi impegni.

UEFA.com: lei è arrivato alla Dinamo a giugno. Come si è ambientato?

Michal Bílek: abbiamo organizzato due ritiri, uno in Turchia e l'altro in Olanda. Abbiamo fatto ruotare un po' la squadra per vedere quanto fossero capaci i giocatori di mettere in pratica le nostre idee. Ora abbiamo rallentato un po' e ci prepariamo per la prima partita contro l'Aktobe.

UEFA.com: non ha avuto molto tempo per fare nuovi acquisti. È contento dei giocatori che sono arrivati?

Bílek: abbiamo rinforzato la difesa con Lasha Totadze, che ha fatto molto bene con il Sioni [Bolnisi] l'anno scorso, e con il più esperto Radek Dosoudil. Lo conosco da tempo e so che è molto bravo tatticamente.

Siamo migliorati anche in attacco. Rafa García è un centrocampista bravo a far girare il pallone e sui calci piazzati. Per quanto riguarda gli attaccanti, Rafael Jordà e Giorgi Chirgadze sono pericolosi in area. Spero che ci sia un po' di competizione con giocatori più affermati come [Giorgi] Merebashvili, [Otar] Martsvaladze e Xisco.

UEFA.com: che cosa sa dell'Aktobe?

Bílek: lo conosco abbastanza, ma ultimamente ha cambiato allenatore e quindi potrebbe aver cambiato anche gioco. La settimana scorsa ha perso 7-1 contro il Kairat, non mi baso su una sola partita e dobbiamo ricordare che ha subito solo nove gol in 19 gare. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo qualificarci per la fase a gironi di UEFA Champions League o UEFA Europa League, anche se non è mai facile, ma cercheremo di dimostrare le nostre qualità con i fatti e non con le parole.

UEFA.com: lei ha allenato la Repubblica Ceca. Che cosa serve alla Georgia per raggiungere un torneo internazionale?

Bílek: sono qui da troppo poco per considerarmi un esperto. Non conosco i giocatori della nazionale, quindi non posso parlare con certezza. Per alcuni potrebbe essere utile giocare all'estero, anche non in grandi squadre, in modo da tornare a casa con l'esperienza e metterla a disposizione della nazionale.