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Momento della verità per il Panathinaikos

Dopo due sconfitte la squadra ellenica non può sbagliare con il Rubin: Cissé invita alla calma anche se si tratta di un'ultima spiaggia: "Se vinciamo c'è qualche possibilità, altrimenti addio".

Momento della verità per il Panathinaikos
Momento della verità per il Panathinaikos ©UEFA.com

Dopo le grandi imprese di Djibril Cissé della scorsa stagione, non è una sorpresa che il Panathinaikos FC abbia acquistato altri giocatori francesi quest'estate.

Cissé ha segnato 23 gol in 28 gare di campionato, permettendo al Panathinaikos di vincere il titolo. Per questo, la formazione ellenica non ha esitato a rafforzare i legami con la Francia in vista della stagione di UEFA Champions League.

La squadra della capitale ha acquistato l'attaccante Sidney Govou e il difensore Jean-Alain Boumsong dall'Olympique Lyonnais e il centrocampista Damien Plessis dal Liverpool FC, mentre il centrale Cédric Kanté (ex OGC Nice) aveva già consolidato il suo posto in squadra.

"Integrarsi è un po' più facile quando ci sono connazionali, soprattutto se hanno già qualche esperienza nel campionato greco - spiega Boumsong -. Djibril e Cédric ci hanno aiutato a inserirci, anche se ci vuole comunque un po' di tempo".

Non che i transalpini formino un gruppo a parte: "Tra di noi c'è un'affinità naturale - aggiunge Boumsong -. Sono più a mio agio con i francesi, perché parliamo la stessa lingua e abbiamo le stesse abitudini".

"Tuttavia, non ci chiudiamo in un angolo, perché il gruppo è molto cosmopolita. Ci sono tanti greci in squadra, ma la maggior parte di loro parla inglese ed ama condividere esperienze con gli stranieri".

Govou, 31 anni, è arrivato ad Atene dopo 11 stagioni a Lione, dove ha vinto sette campionati consecutivi dal 2002 a 2008. Il giocatore ha accettato di trasferirsi perché, come dichiara, "si tratta di una grande sfida sportiva, con la garanzia di lottare per i primi posti in campionato e di giocare in Champions League".

Dopo le gare perse contro FC Barcelona ed FC København nel Gruppo D, la UEFA Champions League resta però appesa a un filo in vista della sfida di mercoledì contro l'FC Rubin Kazan. "Se vinciamo abbiamo ancora qualche possibilità, altrimenti addio - commenta Cissé -. Contro il Copenaghen non abbiamo giocato come una vera squadra. Eravamo troppo slegati, non c'era coesione nel nostro gioco".

Govou, nel frattempo, invita i compagni alla calma: "Nel 2008, a Lione, abbiamo avuto una situazione simile perdendo le prime due partite contro il Barcellona e i Rangers, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Ho ancora qualche speranza".

"Forse non è possibile fare paragoni, ma questo dimostra che nel calcio tutto è possibile, a meno che la matematica non ti condanni. Siamo una buona squadra e abbiamo ottimi giocatori. A volte manchiamo di compostezza quando la partita si scalda, ma a parte questo abbiamo tutto quello che serve per fare bene in Europa".

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