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Sneijder porta l'Inter in semifinale

CSKA Moskva - FC Internazionale Milano 0-1 (and. 0-1)
Una punizione di Wesley Sneijder in apertura basta all'Inter per espugnare Mosca e raggiungere la semifinale per la prima volta dal 2003.

Sneijder porta l'Inter in semifinale
Sneijder porta l'Inter in semifinale ©UEFA.com

Autoritaria, pratica, a tratti molto bella. L’FC Internazionale Milano vince anche in casa del PFC CSKA Moskva e stacca il biglietto per la semifinale di UEFA Champions League. Dopo il successo per dell’andata firmato Diego Milito, in Russia basta una punizione di Wesley Sneijder nelle battute iniziali per chiudere la pratica. Tutto facile nella ripresa quando i russi restano in dieci per l’espulsione di Chidi Odiah.

Sneijder parte regolarmente dietro al tridente nonostante il colpo alla caviglia ricevuto alla vigilia. Dopo aver saltato l'andata per squalifica, Lucio torna invece a dirigere la difesa di José Mourinho. Con le squalifiche stavolta deve fare i conti il tecnico del CSKA Leonid Slutsky: non possono essere utilizzati Evgeni Aldonin e Miloš Krasić. Il versatile Pavel Mamaev si sposta davanti alla difesa al posto del primo, mentre il talento croato è sostituito da Alan Dzagoev.

Il modulo dei russi non cambia rispetto all'andata con il solo Tomáš Necid in attacco e tre giocatori di fantasia a sostegno. Tra questi il giapponese Keisuke Honda che dopo appena due minuti va vicino al gol con un forte rasoterra che sfiora il palo alla destra di Júlio César disteso in tuffo. Passano altri cinque minuti e Diego Milito si guadagna una punizione al limite dell'area russa. La barriera del CSKA salta ma Sneijder è furbo e calcia forte e basso facendo passasse il pallone sotto le gambe di Honda. Igor Akinfeev ci prova con i piedi, ma non riesce ad evitare il vantaggio nerazzurro.

Slutsky perde subito Aleksei Berezutski per infortunio e lo sostituisce con Odiah. Proprio il nigeriano verticalizza per Necid, che controlla bene di esterno e lascia partire un destro che ancora una volta passa a un niente dal palo alla sinistra di Júlio César. Anche Dzagoev ha un'occasione buona al termine di una bella ripartenza ma colpisce male a tu per tu con il portiere brasiliano. Dall'altra parte la 'solita' magia di Sneijder mette Milito davanti a Akinfeev, ma stavolta manca la 'solita' precisione chirurgica dell'argentino nella conclusione. Tiro centrale e il portiere russo blocca a terra.

L'Inter non si scopre grazie al solito prezioso lavoro in copertura di Samuel Eto'o e Goran Pandev e quando riparte lo fa sempre con almeno quattro uomini di qualità. Il primo tempo si chiude però con una sassata dalla distanza di Odiah che Júlio César riesce a deviare in corner. In apertura di ripresa proprio il nigeriano entra duro su Eto'o e rimedia il secondo cartellino giallo della serata. La montagna da scalare diventa sempre più alta per il CSKA.

Anche in inferiorità numerica i russi provano a spingere e Mark González costringe Júlio César a un difficile intervento. Mourinho ridisegna l'Inter inserendo Cristian Chivu al posto di Pandev. Javier Zanetti va a centrocampo, Dejan Stanković dietro le punte e Sneijder a sinistra nel tridente. I nerazzurri fanno girare bene il pallone e controllano la situazione senza grossi affanni. Akinfeev deve superarsi per deviare la gran botta di Stanković dalla distanza.

La pratica è virtualmente chiusa, ma Milito non è abituato a non andare a referto e ci prova due volte nel giro di un minuto.  Akinfeev è bravissimo soprattutto sulla seconda conclusione dell’argentino, che poco dopo lascia spazio a Mario Balotelli. Nel finale passerella anche per Sneijder, che viene sostituito da Sulley Muntari. Il CSKA cerca il gol della bandiera fino al fischio finale, ma l’Inter non fa sconti.  I nerazzurri sono tra le migliori quattro d’Europa per la prima volta dal 2003.

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