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Il Werder ringrazia il Barça

Werder Bremen - Panathinaikos FC 5-1
I tedeschi travolgono il Panathinaikos ma passano agli ottavi solo grazie alla sconfitta dell'Udinese.

Il Werder Bremen liquida il Panathinaikos FC con cinque reti, ma si qualifica agli ottavi di UEFA Champions League grazie a un gol segnato centinaia di chilometri più a sud, in Italia.

Folla delle grandi occasioni
Il Werder si apprestava ad affrontare la sesta ed ultima giornata partendo dall’ultima posizione del Gruppo C, consapevole che per potersi qualificare avrebbe dovuto superare gli ellenici e sperare in un successo dell’FC Barcelona sul campo dell’Udinese Calcio. Un rigore iniziale, trasformato da Johan Micoud, una doppietta di Nelson Valdez e le reti di Miroslav Klose e Torsten Frings hanno permesso ai tedeschi di fare la loro parte, anche se i tifosi che hanno riempito il Weserstadion hanno potuto festeggiare solo dopo aver appreso del successo del Barça.

Difesa riveduta
I padroni di casa sono privi di Ivan Klasnić, non ancora recuperato dopo un’appendicectomia, e Tim Borowski, assente per un problema all’inguine, e in attacco schierano Valdez e Klose, quest’ultimo sceso in campo con una maschera protettiva. Vranješ sostituisce Borowski, mentre l’ottimo difensore Naldo colleziona la prima panchina stagionale, causata da un forte dolore al collo. Al suo posto, scende in campo Leon Andreasen.

Ospiti guardinghi
Alberto Malesani, tecnico degli ellenici, punta al pareggio, risultato che permetterebbe al Panathinaikos di conservare il terzo posto in classifica davanti ai tedeschi e di ottenere così l’accesso alla Coppa UEFA. Gli ospiti scendono in campo con Sandor Torghelle unica punta, supportato da una linea mediana a cinque. Il folto centrocampo avrebbe dovuto servire da scudo alla difesa e, all’occorrenza, da fionda per rapidi contropiedi, ma la partenza lanciata del Werder manda all’aria i piani dei greci. Passano appena 2’ e Frings confeziona uno splendido suggerimento radente per Klose, che viene inopinatamente atterrato da Mario Galinović.

Rigore trasformato
Galinović viene ammonito e il regista francese Johan Micoud trasforma il susseguente calcio di rigore. Il Panathinaikos era stato protagonista di un avvio simile alla seconda giornata, quando aveva superato 2-1 in casa i tedeschi ed era andato a bersaglio dopo 5’ grazie a un rigore calciato da Ezequiel González. È proprio il regista degli ellenici a prendere per mano la squadra, invitando Dimitrios Papadopoulos alla conclusione da posizione defilata. Il pallone sibila non lontano dal palo.

Firme d’autore
Vranješ fatica nel sostituire Borowski e il Panathinaikos passa al 4-4-2. Ciononostante, nello spazio di pochi istanti i greci si ritrovano sotto 3-0, trafitti da due reti di pregevole fattura. La prima è frutto di una manovra corale e della classe di Micoud, che di testa indirizza verso Valdez una punizione dalla destra di Christian Schulz. Il paraguaiano controlla con calma, per poi scaraventare in rete da cinque metri.

Passaggio illuminante
Il Panathinaikos non si è ancora ripreso, che Valdez va ancora a bersaglio. Micoud ispira nuovamente l’azione e dopo aver trovato spazio sulla trequarti avversaria, serve splendidamente l’attaccante sudamericano, che trafigge Galinović da due passi. Gli ospiti tornano negli spogliatoi con le idee confuse, ma a inizio ripresa si mostrano assai propositivi, con González deciso a mettere in difficoltà l’estremo difensore di casa Andreas Reinke.

Klose con classe
Il quarto gol della serata, tuttavia, è ancora di marca tedesca. Micoud sventaglia per Klose, che raggiunge il pallone, salta l’ultimo difensore e deposita in rete con un tocco morbido, non prima di aver messo a sedere Galinović. Ormai fuori dalla partita e dall’Europa, il Panathinaikos accorcia le distanze con Nasief Morris, che supera Valdez sullo stacco e incorna una parabola di Loukas Vintra da calcio d’angolo.

Trionfo insperato
Valdez potrebbe farsi perdonare qualche istante più tardi, ma incorna fuori bersaglio su suggerimento di Klose. La gara sembra non avere più nulla da offrire e la folla comincia a scemare, quando all’85’ Santiago Ezquerro porta in vantaggio il Barcellona a Udine. I Catalani segnano ancora e il Werder li imita con Frings, a bersaglio in pieno recupero al termine di una serata memorabile.

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