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1989: Doris Fitschen

Straordinario capitano della squadra che ha raggiunto per prima la vetta d'Europa, Doris Fitschen è considerata la Franz Beckenbauer del calcio femminile.

1989: Doris Fitschen
1989: Doris Fitschen ©UEFA.com

Straordinario capitano della squadra che ha raggiunto per prima la vetta d'Europa, Doris Fitschen è considerata da molti la Franz Beckenbauer del calcio femminile.

Libero forte tecnicamente, ha portato il suo paese al primo trionfo europeo nel 1989, ripetendo l'impresa altre tre volte prima della medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 2000. Ancor più significativo, forse, è che la Fitschen sia diventata la prima vera icona del calcio femminile in Germania, aiutando la squadra ad avere un riconoscimento fino ad allora riservato soltanto agli uomini. "Ho avuto una grande carriera e la possibilità di assistere alla crescita di questo sport, dai primi passi ai primi successi - commenta a UEFA.com -. Aver promosso il calcio femminile in Germania è un ottimo risultato personale. Nessuno me lo potrà mai togliere".

Come tante colleghe, Doris ha iniziato a giocare con i ragazzi della sua città, Zeven. Ma nel 2001, quando è stata costretta al ritiro per un infortunio, la Fitschen aveva già percorso una lunga strada, iniziata con i primi calci al pallone e terminata con la nascita del calcio femminile a livello professionistico negli Stati Uniti. "L'opportunità di giocare a livello professionistico è stata fantastica - spiega -. All'improvviso, guadagnavo con il calcio e non dovevo fare nient'altro che allenarmi e giocare davanti a 8-10.000 persone ogni settimana. In Germania c'erano al massimo 500 persone!".

Doris non ha raggiunto risultati straordinari solo nella sua nazione. Come capitano del Philadelphia Charge, per esempio, ha segnato il primo gol nella storia del campionato WUSA, un momento che tende a sminuire con la solita modestia: "Ricorderò sempre quel gol, soprattutto per come ho segnato. È stato uno dei miei peggiori calci di rigore, ma a volte ci vuole un po' di fortuna". La fortuna da sola, tuttavia, non basta a spiegare i tre campionati, le tre Coppe di Germania e la Supercoppa collezionate dalla Fitschen prima di attraversare l'Atlantico. Tanto meno basta a spiegare le 144 presenze in nazionale (un record) o il premio ricevuto dalla UEFA per il suo contributo a questo sport.

Oggi, la Fitschen resta al servizio del calcio femminile e lavora nel marketing per la Federcalcio tedesca, con un incarico che ha totalmente stravolto le sue prospettive. "Da calciatrice viaggiavo all'estero, giocavo 90 minuti e tornavo subito a casa - commenta -. Non pensavo a tutto il lavoro che c'è alle spalle. Non è facile portare i tifosi allo stadio e preparare tutto il resto, per esempio le trasmissioni televisive". La Coppa del Mondo FIFA 2011 si terrà per l'appunto in Germania, per celebrare uno sport e una squadra che dalla Fitschen e compagne hanno ricevuto un enorme contributo.

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