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Un Italia che cresce

Ad un passo dalle semifinali, Canini e Pazzini tracciano un primo bilancio dell'avventura azzurra alla vigilia della sfida con l'Olanda.

Dodici mesi per diventare uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato. Prima il contratto con il Cagliari Calcio con cui ha esordito in Serie A. Quindi il debutto nell'Under 21, ora gli Europei UEFA. Un anno memorabile per Michele Canini che compirà 21 anni il lunedì successivo la finale europea.

'Grande spirito'
Ad eccezione della mezz'ora incubo contro la Danimarca, nella gara d'esordio, l'Italia di Claudio Gentile sta dimostrando di avere le carte in regola per vincere l'Europeo. Nonostante gli Azzurri non abbiamo giocato amichevoli prima del torneo portoghese, l'intesa della squadra cresce di gara in gara, cementando un gruppo che fa del carattere una delle sue qualità principali. "Ci intendiamo abbastanza bene in campo - ha dichiarato Canini -, siamo una squadra di qualità, con giocatori che possono cambiare la partita in ogni momento. E poi abbiamo dimostrato di avere una grande personalità".

Carriera in ascesa
Prodotto delle giovanili dell'Atalanta BC, Canini si è guadagnato la fiducia di Gentile nella sua prima stagione in Serie A, conquistando una maglia da titolare nel Cagliari Calcio. Dopo quattro sole gare nelle qualificazioni, è diventato una delle colonne della difesa azzurra al fianco di Cesare Bovo. "Cerco di fare del mio meglio, perchè so che è una grande occasione per un giovane come me. La mia carriera è cambiata radicalmente nell'ultimo anno, è fantastico".

Deconcentrati
"Nella prima partita contro la Danimarca non siamo stati concentrati al 100% - prosegue il difensore azzurro -. Probabilmente dopo il vantaggio iniziale abbiamo pensato che sarebbe stata una gara in discesa e ci siamo rilassati. Un errore che ci è costato tre gol evitabilissimi. Poi ci siamo sistemati e già nella gara contro l'Ucraina non abbiamo concesso nulla".

Attaccante di razza
Un altro figlio del settore giovanile dell'Atalanta, Giampaolo Pazzini, non vede l'ora di scendere in campo contro l'Olanda nonostante un infortunio al piede che non gli dà tregua. L'attaccante dell'ACF Fiorentina non nasconde il suo entusiasmo per il modulo a trazione offensiva scelto da Gentile. "Il 4-4-2 è sempre stato il mio modulo preferito, perchè si creano numerose palle-gol, e per un attaccante è più facile segnare", ha spiegato Pazzini.

Obiettivo vittoria
"Il bilancio finora è più che positivo, abbiamo giocato bene contro due ottime squadre conquistando quattro punti. Siamo ad un passo dalla qualificazione anche se sarà meglio non sottovalutare la gara contro l'Olanda", ha dichiarato a uefa.com Pazzini, che ha le idee chiare sulla principale avversaria dell'Italia nella corsa alla vittoria. "Finora non ho avuto l'occasione di vedere nessuna partita, ma ho sempre pensato che la Francia è l'avversario più difficile, e i risultati lo confermano".

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