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Conte: "Ci siamo preparati bene"

L'Italia arriva allo scontro al vertice del Gruppo H contro la Croazia con qualche defezione, ma molta determinazione: "Affronteremo una squadra molto forte", ha detto il Ct Antonio Conte nella conferenza stampa della vigilia giovedì.

Antonio Conte
Antonio Conte ©Getty Images

L'Italia arriva allo scontro al vertice del Gruppo H contro la Croazia con qualche defezione, ma molta determinazione: "Affronteremo una squadra molto forte", ha detto il Ct Antonio Conte nella conferenza stampa della vigilia giovedì.

Gli Azzurri hanno 11 punti dopo cinque giornate, due lunghezze sotto la capolista  Croazia. All'andata le due nazionali avevano pareggiato 1-1 a San Siro, con Ivan Perišić che aveva risposto al vantaggio realizzato da Antonio Candreva.

Una vittoria proietterebbe dunque l'Italia al primo posto, ma non sarà così semplice dopo le assenze dell'ultimo minuto di Marco Verratti e Daniele De Rossi, oltre ai già noti forfait di Giorgio Chiellini, Andrea Barzagli e Simone Zaza. Non ci sarà invece Luka Modrić per la Croazia, dato che non ha ancora recuperato da un infortunio al legamento del ginocchio.

"L'unico calciatore che ha avuto problemi in questi giorni è stato Verratti, poi durante l'allenamento di questa mattina De Rossi ha preso una botta al ginocchio, ma siamo in tanti e abbiamo preparato la partita nella maniera giusta", ha assicurato Conte. "In realtà contano i principi di gioco, l'allenatore deve cercare di mettere i migliori in campo e adattarsi alle caratteristiche dei calciatori".

La Croazia non perde contro l'Italia da sette partite - l'ultima sconfitta risale alla prima sfida tra le due nazionali, nel 1942. "Affronteremo una squadra molto forte, la Croazia ha già dimostrato il suo valore a San Siro nella gara d'andata, quella di San Siro, in una partita in cui poteva accadere di tutto, potevano vincere loro, potevamo farlo noi e alla fine abbiamo pareggiato", ha continuato il Ct alla vigilia della sfida di Spalato.

"Croazia-Italia è sicuramente una partita tra le due squadre del girone accreditate ad accedere alla fase finale, poi c'è il terzo incomodo che è la Norvegia". Un'ultima battuta sul fatto che la partita di venerdì si giocherà a porte chiuse: "Alla fine sarà un vantaggio per chi avrà giocato meglio e avrà fatto risultato, secondo me lo stadio vuoto penalizza entrambe le squadre, ci sarà silenzio e l'aspetto positivo è che i calciatori potranno sentire meglio gli allenatori".

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