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Söderberg lascia con orgoglio

La sconfitta contro l’Olanda non cancella lo splendido ricordo che il Ct svedese uscente ha dell’esperienza portoghese.

Nonostante la sconfitta nel quarto di finale di UEFA EURO 2004™ contro l’Olanda, Il Ct uscente della Svezia Tommy Söderberg ha dichiarato che il torneo resterà comunque “il momento più bello” della carriera.

Volti scuri tra gli svedesi
Prima del rientro a casa, la Svezia ha tenuto oggi a Faro una conferenza stampa dominata da volti scuri, nel corso della quale Söderberg ha preferito comunque sottolineare le note positive dell’esperienza: “Non si può essere delusi con una squadra che gioca in questo modo in un grande torneo. Sono naturalmente deluso del risultato di ieri, ma non della prestazione complessiva”.

'Ricordo più bello'
"Riguardando indietro all’esperienza in Portogallo, sono sicuro che questo torneo resterà il mio ricordo più bello e più intenso”, ha proseguito Söderberg, che lascia l’incarico di co-allenatore al fianco di Lars Lagerbäck per andare a guidare l’Under 21 svedese.

La tristezza di Söderberg
Il 55enne tecnico svedese ha ammesso di sentirsi “un pò triste”, ma ha aggiunto: “Mi ero preparato a questo momento. Guidare la nazionale è un’esperienza così bella che mi piacerebbe che la provassero altri. È stato un periodo bellissimo per me”.

Rigoristi scelti all’ultimo
Lagerbäck, come del resto anche Söderberg, ha anche parlato della sconfitta per 5-4 ai calci di rigore dopo il pareggio senza reti della sfida giocata a Faro-Loulé. I giocatori non erano stati informati prima della partita su chi avrebbe calciato eventualmente i tiri dal dischetto per lasciarli più sereni. “È una decisione che abbiamo preso nell’interesse della squadra – ha detto -. Lo abbiamo chiesto uno per uno a tutti i giocatori dopo i 120 minuti di gioco. Qualcuno non se l’è sentita e va rispettato”.

L’errore di Mellberg
Olof Mellberg, che ha fallito il sesto e ultimo rigore della Svezia, ha dichiarato: "Penso che nessuno voglia davvero mai calciare un rigore, e sicuramente non in una situazione del genere. Avevo scelto l’angolo dove calciare e ho colpito la palla come volevo, ma Edwin van der Sar ci è arrivato”.

Primo rigore in assoluto
Il capitano, che ha poi dovuto assistere alla trasformazione di Arjen Robben del rigore decisivo, ha spiegato che si trattava del suo primo rigore a livello di nazionale maggiore. “Qualcuno ha preferito non calciare e quindi l’hanno chiesto a me ed ho accettato. Di solito non calcio i rigori, ma mi sentivo bene e per quello ho risposto affermativamente”.

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