UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Breitner tra passato e futuro

Paul Breitner, vincitore di un Campionato Europeo UEFA e della Coppa del Mondo FIFA con la Germania Ovest, risponde alle vostre domande sfogliando le pagine più belle della sua carriera e analizzando la semifinale tra Germania e Italia.

Paul Breitner (Germania)
Paul Breitner (Germania) ©Sportsfile

Dopo aver vinto UEFA EURO 1972 ed aver addirittura segnato una rete decisiva due anni dopo nella trionfale finale della Coppa del Mondo FIFA, nessuno meglio di Paul Breitner avrebbe potuto rispondere alle vostre domande su Twitter. L'ex centrocampista di FC Bayern München e Real Madrid CF ricorda alcuni dei momenti più importanti della sua carriera e riflette sulla prestigiosa semifinale tra Germania e Italia.

@FCBFI_Malang: Qual è il tuo pronostico per la gara contro l’Italia?

Paul Breitner: È un pronostico molto difficile. Sono tedesco, tifo per la Germania e quindi non posso dire che perderemo. Ma i tifosi italiani direbbero lo stesso. Risponderò come ho sempre fatto: il risultato non mi interessa, l’importante è che vinciamo noi!

@val3riob: Pensi che Andrea Pirlo possa essere un candidato per laurearsi miglior giocatore di UEFA EURO 2012?

Breitner: Se l’Italia dovesse vincere il torneo, lo diventerebbe di certo. Per aggiudicarsi un premio del genere bisogna vincere la finale di una Coppa del Mondo FIFA o di un Campionato Europeo UEFA. Non si ottiene il Pallone d’Oro venendo eliminati ai quarti di finale. Se l’Olanda ci avesse battuto in finale nel 1974, allora l’unica vera superstar sarebbe stata Johan Cruyff.

@seifeldinelalfy: Qual è la gara alla quale ripensi più volentieri?

Breitner: Al ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni nella stagione 1975-76 contro gli allora campioni d’Inghilterra del Derby County. All’andata a Derby perdemmo 1-4, al ritorno invece trionfammo per 5-1 dopo i tempi supplementari. È un ricordo indelebile, l’atmosfera era incredibile. Non si tratta però della mia vittoria più bella, che ovviamente rimane la finale della Coppa del Mondo FIFA 1974. Ma allora, prima dei lavori di ristrutturazione al Santiago Bernabéu, allo stadio c’erano 160.000-170.000 spettatori, una cosa incredibile.

@to8ay: Quali sono i gol che ricordi con maggior piacere?

Breitner: Ce n’è uno in particolare, quello più importante della mia carriera, ma non mi ricordo quasi niente di quel momento… Si tratta del rigore nella finale della Coppa del Mondo FIFA 1974. Ricordo l’arbitro che fischia, e poi mi sono risvegliato due minuti più tardi, quando il direttore di gara ha fatto riprendere la partita. Senza quel gol, probabilmente oggi non sarei qui a parlare della mia esperienza.

@EyeBlinks: In quale ruolo preferivi giocare? Terzino sinistro o centrocampista?

Breitner: È molto facile. Fino a febbraio o marzo 1971 non avevo mai giocato da difensore. Una volta ad Hannover però ci mancavano diversi giocatori, e il tecnico Udo Lattek mi chiese di giocare terzino sinistro. Dopo la Coppa del Mondo FIFA 1974 mi trasferii al Real Madrid, e lì incontrai Miljan Miljanić, un allenatore che mi conosceva dalle giovanili della nazionale tedesca. Allora allenava i giovani della Jugoslavia, e in un’occasione contro di loro segnai due o tre gol. Lui si ricordava di me, e volle che nel Real giocassi da centrocampista avanzato. E fortunatamente mise fine alla mia carriera di difensore.

@chrisberry86: Qual è lo stadio più bello nel quale tu abbia mai giocato?

Breitner: L’Olympiastadion. Oggi le moderne arene vengono costruite con criteri diversi, ma per me il più bello di tutti rimane sempre l’Olympiastadion.

Scelti per te