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Hodgson punta sul fattore Rooney

Archiviata la soddisfazione per il successo contro la Svezia, il Ct dell'Inghilterra pensa all'ultima sfida contro l'Urcraina, per la quale recupererà l'attaccante. “È un'ottima notizia. Può aiutarci molto”, ha dichiarato.

Roy Hodgson, Inghilterra
Roy Hodgson, Inghilterra ©UEFA.com

Imbattuto nelle quattro partite al timone dell'Inghilterra, Roy Hodgson sa che la sua squadra si qualificherà ai quarti allungando la striscia positiva martedì contro l'Ucraina. Hodgson, 64 anni, parla a UEFA.com della soddisfazione per la vittoria contro la Svezia e del contributo che potrà dare Wayne Rooney alla Donbass Arena.

UEFA.com: È preoccupato per le modalità con cui l'Inghilterra ha incassato i due gol?

Hodgson: Dispiace sempre incassare gol su palle inattive. Peraltro, non è una cosa che ci capita spesso. Nel primo siamo stati un po' sfortunati. La palla si è infranta sulla barriera e solo dopo un rimpallo è finita a [Olof] Mellberg, il cui tiro è stato ulteriormente deviato da un nostro giocatore. Nel secondo gol abbiamo permesso a Mellberg di colpire di testa indisturbato sul secondo palo. Tuttavia, anche noi siamo pericolosi sui calci piazzati. Contro una squadra forte fisicamente come la Svezia è normale correre dei rischi su queste situazioni.

UEFA.com: Quanto sarà importante il recupero di Rooney?

Hodgson: È un'ottima notizia. Si è allenato bene e non vede l'ora di scendere in campo per dare una mano ai compagni. Speriamo ci riesca. Contro l'Ucraina sarà un'altra partita difficile.

UEFA.com: Come giudica l'Ucraina fin qui?

Hodgson: L'Ucraina ha fatto bene. Ha perso contro la Francia, ma aveva tenuto bene il campo nel primo tempo. E poi ha battuto la Svezia, che non è mai facile. Oltre che i padroni di casa, sappiamo di affrontare una buona squadra. Spetterà a noi trovare le contromosse.

UEFA.com: Theo Walcott è subentrato dalla panchina contro la Svezia e ha cambiato la partita. Potrebbe rifarlo contro l'Ucraina?

Hodgson: Sì, è un giocatore molto abile tecnicamente e rapido. I giocatori come lui che hanno qualità e voglia di superare l'avversario, con o senza la palla, sono sempre difficili da contenere. Il dubbio è legato alla sua condizione fisica. La valuteremo nelle prossime 36 ore.

UEFA.com: All'Inghilterra basta un punto per qualificarsi. Questo condiziona la preparazione?

Roy Hodgson: Non ho mai capito cosa significhi giocare per il pareggio. Se significa lasciare l'iniziativa all'avversario e abbassarsi nella propria metà campo, allora è molto pericoloso. Significa permettere all'avversario di avvicinarsi all'aerea di rigore e, come abbiamo vista l'altra sera, basta un rimpallo per incassare una rete. 
Naturalmente avere due risultati su tre è più rassicurante. A volte, quando si è costretti a vincere e si va sotto nel punteggio, si abbandona ogni prudenza e si corrono rischi enormi. Inoltre, con il passare dei minuti sarà l'avversario a doversi scoprire, lasciandoci più opportunità di ripartire.

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