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Germania perfetta, Belgio eliminato

Germania - Belgio 3-1
Infranto a Düsseldorf il sogno degli ospiti di raggiungere gli spareggi. La Germania chiude la pratica nel primo tempo e coglie la decima vittoria.

L'esultanza tedesca
L'esultanza tedesca ©Getty Images

La Germania supera 3-1 il Belgio a Düsseldorf, conquistando così la decima vittoria su dieci nel Gruppo A di qualificazione a UEFA EURO 2012. La concomitante vittoria della Turchia contro l’Azerbaigian spegne qualsiasi speranza degli ospiti di accedere agli spareggi.

Dopo aver subito leggermente la pressione belga in avvio, la Germania mette a segno due gol in tre minuti, con Mesut Özil (30’) e André Schürrle (33’). Partita virtualmente chiusa al 48’ con il 3-0 siglato da Mario Gomez. Inutile, all’86’, il gol della bandiera degli ospiti, firmato da Marouane Fellaini di testa.

Il Belgio, bisognoso di una vittoria per conquistare il secondo posto del girone, inizia pressando gli avversari, sostenuto da una rumorosa tifoseria accorsa a Düsseldorf. Ma l’unica occasione di rilievo è un rasoterra a lato di Vincent Kompany.

Dalla parte opposta, Simon Mignolet si supera per negare il gol a Gomez. Tuttavia al 30’, sul susseguente calcio d'angolo, nulla può sul tiro forte e preciso di sinistro da fuori area di Özil. Al 33’ raddoppio tedesco su contropiede da manuale: Gomez libera Schürrle che supera Mignolet con un abile colpo sotto.

Verso la fine del primo tempo, Jan Vertonghen vede un suo tiro, destinato verso la porta di Manuel Neuer, deviato in extremis. Sul rovesciamento di fronte è ancora Mignolet a opporsi con bravura ad una conclusione di Gomez da distanza ravvicinata.

L’attaccante dell’FC Bayern München si fa perdonare ad inizio ripresa, finalizzando con un preciso rasoterra un assist di Özil. Neuer para un tiro del subentrato Romelu Lukaku ma viene superato, per il definitivo 3-1, dal colpo di testa di Fellaini su corner di Dries Mertens.

“Una squadra, un obiettivo: la finale di Kiev 2012” recitava uno striscione dei tifosi di casa. Un traguardo tutt’altro che impossibile per la squadra allenata da Joachim Löw, se manterrà la forma mostrata nelle qualificazioni.