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L'inchino di San Siro per il Capitano

"Ho cercato sempre di onorare e difendere questa maglia in qualsiasi paese del mondo", ha detto Javier Zanetti salutando i tifosi dell'Inter dopo aver giocato per l'ultima volta a San Siro.

Javier Zanetti, la carriera ©Getty Images

L'FC Internazionale Milano ha battuto la SS Lazio 4-1, ma per una volta il risultato è passato in secondo piano. La serata di San Siro apparteneva solo a Javier Zanetti, capitano nerazzurro all'ultima gara nello stadio che è stato la sua casa per 19 anni.

Il momento che tutti aspettavano è arrivato sette minuti dopo l'intervallo quando Zanetti è entrato dalla panchina collezionando la presenza 857 con la maglia nerazzurra. Ma i festeggiamenti sono continuati anche dopo il fischio finale quando dirigenti e giocatori hanno atteso il ritorno sul prato verde del Pupi. Intanto lo schermo gigante ripercorreva la carriera del capitano mandando i tifosi in visibilio con le immagini del gran gol segnato in finale di Coppa UEFA nel 1998 e con quelle del trionfo del 2010 in UEFA Champions League.  

Visibilmente emozionato, Zanetti è poi entrato in campo con sua moglie Paula e i due figli. "Grazie a tutti – ha detto -. Non sapete come è difficile per me parlare in questo momento. Dirvi che siete meravigliosi, fantastici è poco. Ho cercato sempre di onorare e difendere questa maglia in qualsiasi paese del mondo”.

“Ho imparato insieme a voi, per il vostro amore e il vostro affetto ad amare questa maglia e l'amerò per sempre”, ha continuato prima di ringraziare famiglia, dirigenti vecchi e nuovi e “tutti i miei compagni, quelli che in questi anni sono stati al mio fianco in qualsiasi momento”.

Arrivato dal CA Banfield nel 1995 quando in pochi lo conoscevano, il terzino/centrocampista ha battuto il record di presenze con la maglia dell'Inter oltre a vincere cinque volte lo Scudetto e quattro la Coppa Italia. Addirittura il triplete nel 2010. Adesso è pronto per una carriera da dirigente. "Finisce una bellissima carriera. Farò altro, non so se lo farò bene o male ma sono certo che difenderò l'Inter come ho fatto sempre in campo”.

"Abbiamo combattuto tante battaglie fianco a fianco – ha detto poi Dejan Stanković, che ha giocato insieme a Zanetti dal 2004 al 2013 -. E quindi ci tenevo davvero ad essere qui oggi. Salutare 'Pupi' è davvero difficile per me, una vera bandiera, un esempio per tutti. Spero che tanti bambini seguiranno i suoi insegnamenti”.

"E' stato davvero emozionante – ha detto invece il centrocampista dell'Inter Fredy Guarin -. E' un peccato perché è ancora in gran forma. Sembra un ragazzino di 15 anni e poteva sicuramente continuare. E' incredibile, ancora non molla niente nemmeno in allenamento, dà sempre il 100%. E' difficile immaginare un'Inter senza il Capitano”. Come dargli torto?

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