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Cambio della guardia in Serie A

Riparte un campionato orfano dei quasi 500 gol di Del Piero, Inzaghi e Di Vaio, ma non mancano i giovani bomber che ambiscono a colmare il vuoto: e la Juventus campione in carica è avvisata.

Stephan El Shaarawy (a destra) raccoglie lo scettro di Clarence Seedorf e altri partenti
Stephan El Shaarawy (a destra) raccoglie lo scettro di Clarence Seedorf e altri partenti ©Getty Images

E' stata un'estate di addii celebri, ma la Serie A è pronta a ripartire mettendo in vetrina diversi giovani bomber pronti a sfidare la Juventus campione in carica.

Oltre alla partenza dei campioni del mondo Alessandro Nesta, Gennaro Gattuso e Gianluca Zambrotta, o di un vincitore di tre UEFA Champions League come Clarence Seedorf, il cambiamento più grande nel panorama calcistico italiano è probabilmente rappresentato dall'assenza di tre attaccanti che insieme hanno segnato 486 gol nella massima serie: Alessandro Del Piero (188), Filippo Inzaghi (156) e Marco Di Vaio (142).

Mattia Destro (AS Roma), Stephan El Shaarawy (AC Milan) e Lorenzo Insigne (SSC Napoli) sono pronti a colmare il vuoto e a mettere fine all'imbattibilità della Juventus durata per tutto il campionato 2011/12. I bianconeri restano comunque favoriti per il titolo, specie dopo gli acquisti di Kwadwo Asamoah, Mauricio Isla (Udinese Calcio), Lúcio (FC Internazionale Milano) e Paul Pogba (Manchester United FC), mentre Sebastian Giovinco è tornato dal Parma FC.

Mentre la Juve si è rinforzata, il Milan ha perso Zlatan Ibrahimović, Thiago Silva e Antonio Cassano. A dare speranze ai tifosi rossoneri c'è però il giovane attaccante El Shaarawy. "Il mio sogno è giocare la Coppa del Mondo [FIFA] del 2014 - commenta il "piccolo faraone", 19 anni -. Sono giovane e devo continuare a lavorare per dimostrare quanto valgo".

In una recente amichevole contro l'Inghilterra, El Shaarawy ha addirittura esordito in nazionale. E così ha fatto Destro, che questa stagione avrà la possibilità di mettersi in mostra con un guru del gioco offensivo come Zdeněk Zeman. "Con Zeman ho una grande opportunità e devo sfruttarla - commenta il giallorosso, 21 anni -. Tutti gli attaccanti che giocano con lui hanno tante occasioni per segnare, quindi spero di avere una buona stagione. Penso di aver già imparato molto con i suoi consigli, ovvio dipenderà da me ma sono sicuro che segnerò tanti gol".

Chi è riuscito a sfruttare a pieno gli insegnamenti di Zeman, è stato Insigne, che con 18 gol ha contribuito al ritorno del Pescara Calcio allenato dal tecnico boemo in Serie A. Il piccolo attaccante si è poi trasferito al Napoli ed è pronto a conquistare un San Paolo orfano di Ezequiel Lavezzi, partito per il Paris Saint-Germain FC.

"Devo abituarmi a giocare davanti ad un pubblico così caldo - commenta l'attaccante -. Tornare nella mia città è meraviglioso, ma qui è tutto diverso rispetto alle altre città, ecco perchè è anche così bello". Molti tifosi del Napoli non avranno gradito quando Insigne ha dichiarato che il suo idolo è Del Piero, ignorando il No10 più famoso in città. Ma di sicuro lo perdonerebbero subito se riuscisse a imitare Diego Maradona e a riportare lo scudetto a Napoli.

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