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La UEFA ospita la giornata della sensibilizzazione sulla disabilità

Disabilità

La UEFA ha ospitato a Nyon la giornata dedicata alla sensibilizzazione sulla disabilità, al fine di migliorare la comprensione dei dipendenti sulle capacità e sfide che affrontano i disabili sia dentro che fuori dal campo.

La squadra non vedenti dell'FCG Bordeaux festeggia la vittoria sull'MTV Stuttgart
La squadra non vedenti dell'FCG Bordeaux festeggia la vittoria sull'MTV Stuttgart ©UEFA.com

La prima giornata della UEFA dedicata alla sensibilizzazione sulla disabilità si è svolta a Nyon, col fine di contribuire ad aumentare la conoscenza degli impiegati UEFA sulle capacità delle persone diversamente abili, sia dentro che fuori dal campo.

Durante la giornata si è svolta una lezione magistrale sui non vedenti, una partita tra i non vedenti dell'FC Girondins de Bordeaux e MTV Stuttgart, e un dibattito sull'inclusione all'interno dei posti di lavoro. Il tutto è stato organizzato sotto l'egida dell'iniziativa UEFA Capitani del Cambiamento, che mira a portare una maggiore diversità all'interno dell'amministrazione del calcio europeo.

"Il calcio è diverso sotto molti aspetti in campo, ma deve ancora crescere per diventare totalmente inclusivo e diversificato, specialmente dal punto di vista amministrativo e gestionale", ha spegato Pedro Pinto, direttore generale UEFA della stampa. "Giornate come queste sono cruciali in quanto danno ai dipendenti UEFA la possibilità di imparare da persone diversamente abili".

Il personale UEFA è stato invitato a provare il calcio dei non vedenti insieme ai miglior giocatori non vedenti d'Europa, esercitandosi su dribbling, passaggi e calci di rigore. Questa dimostrazione è stata seguita da una partita tra lo Stuttgart, la società di non vedenti più vincente della Germania, e il Bordeaux, 11 volte vincitori del campionato francese Cécifoot, che si è inoltre aggiudicato la medaglia d'argento con la Francia nelle Paralimpiadi di Londra 2012.

Il capitano dello Stuttgart, Mulgheta Russom, ha detto: "Partite come quella di oggi sono importanti per ottenere un riconoscimento nazionale e internazionale del nostro sport: il calcio per i non vedenti. La UEFA ci può aiutare a raggiungere le minoranze, e nel caso del calcio dei non vedenti, guadagnarci il rispetto che ci meritiamo, in considerazione dei sacrifici e del tempo che dedichiamo per competere a questo livello, e per noi che torniamo a giocare a calcio dopo un brutto infortunio".

Un gruppo di illustri relatori si è riunito al quartier generale della UEFA per discutere di questioni relative alle risorse umane, al fine di rendere il processo di reclutamento maggiormente accessibile alle persone diversamente abili.

Joyce Cook, del Centro per l'Accesso al Calcio in Europa (CAFE); Lord Chris Holmes, nuotatore britannico paralimpico di maggior successo nonché tra gli organizzatori delle Paralimiadi del 2012; e Cyril Gallay, Infrastructure Manager alla UEFA, hanno tutti condiviso le proprie esperienze e conoscenze sul tema delle competenze e sfide, oltre ad aver interagito con i partecipanti in un dibattito aperto.

David Clarke, che ha rappresntato la Gran Bretagna e ha vestito la maglia della nazionale inglese dei non vedenti per 144 volte (segnando 128 reti), ha partecipato anche lui al dibattito, e ha raccontato del passaggio dal campo all'ufficio. Adesso è un banchiere di successo e il presidente della Commissione atleti della federazione paralimpica britannica.

Queste le sue parole: "La diversità è il mondo in cui viviamo. La diversità non è qualcosa che vediamo, è ciò che abbiamo. Dobbiamo quindi fare attenzione ai talenti che provengono da diversi gruppi. Se ignoriamo un determinato talento, non potremo crescere e affermarci come avremmo potuto. Quindi, che sia in campo o durante le riunioni, è essenziale tirare fuori il nostro talento dall'intero bacino".

Il calcio dei non vedenti durante il UEFA Champions Festival