UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Lo studio UEFA sugli infortuni definisce gli standard

Lo studio UEFA sugli Infortuni nei Club d'Elite per il 2015/16 conferma la reputazione della relazione come archivio storico ineguagliabile in grado di aiutare i club a trattare e prevenire gli infortuni dei giocatori.

Il portoghese Cristiano Ronaldo riceve assistenza medica durante un infortunio patito nella finale di UEFA EURO 2016 contro la Francia
Il portoghese Cristiano Ronaldo riceve assistenza medica durante un infortunio patito nella finale di UEFA EURO 2016 contro la Francia ©AFP/Getty Images

La UEFA sta aiutando i top club europei a misurare il tasso di infortuni dei loro giocatori attraverso un rinomato approfondimento medico giunto al suo 16° anno.

Ogni stagione, lo Studio UEFA sugli Infortuni nei Club Elite fornisce a club, federazioni e comunità scientifica dei dati in grado di aiutarli nel trattamento e nella prevenzione degli infortuni ai giocatori. Lo studio, lanciato nel 2001, è coordinato dall'ex vice presidente del comitato medico UEFA, ovvero il prof. Jan Ekstrand.

Lo studio rappresenta un archivio storico ineguagliabile di dati sugli infortuni nel calcio. I dati forniti rappresentano una fonte completa di informazioni sui tipi di infortuni, sui rischi, sulla prevalenza di certi tipi di infortuni, e sui tempi di recupero dei giocatori.

Tra i dati raccolti, l'esposizione, i tipi di infortuni generali, infortuni negli allenamenti, infortuni nelle partite, infortuni gravi, infortuni muscolari, infortuni ai legamenti, infortuni ricorrenti, e presenza/disponibilità e assenze all'interno della squadra.

"Lo studio della UEFA sugli infortuni ha registrato circa 13.000 infortuni e 1.800.000 ore di esposizione in oltre 15 stagioni", ha spiegato il professor Ekstrand. "Quasi 50 squadre provenienti da 18 diverse nazioni hanno partecipato a un certo punto in queste 15 stagioni. Lo studio è diventato uno strumento importante per i club nel rivedere il successo della loro stagione per quel che riguarda il tasso di infortuni".

L'ultima relazione contiene risultati raccolti da luglio a giugno della stagione 2015/16 per 29 club che hanno fornito dati completi per almeno cinque mesi.

Una novità nella relazione 2015/16 ha visto giocatori di sei squadre invitati a dare il loro parere sui carichi di lavoro in partita e allenamento nella nuova scala di misurazione del Tasso di Stanchezza Percepita (RPE). Quindici club hanno confermato la partecipazione alla sezione sullo studio dell'RPE per il 2016/17.

Quest'anno il British Journal of Sports Medicine (BJSM) ha pubblicato un approfondimento specifico sullo Studio UEFA sugli Infortuni nei Club Elite. L'approfondimento ha toccato diversi argomenti, come gli infortuni al bicipite femorale, gli infortuni al legamento crociato anteriore, la frattura epidemiologica, la RMN e le strategie di prevenzione infortuni.

Ogni studio stagionale sugli infortuni dà inoltre alla UEFA la possibilità di incontrare i medici dei club d'elite e medici specialisti di tutta Europa, che poi danno anche dei feebdack sulle loro esperienze nel corso della stagione.

L'ultimo incontro tenuto a Lisbona a giugno si è concentrato su tematiche come la comunicazione interna dei club, l'impatto di un cambio di guida tecnica sugli infortuni, e la misurazione del carico di lavoro e la sua correlazione con gli infortuni.