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Protocollo d'intesa per i medici di UEFA EURO 2012

I medici delle 16 nazionali di UEFA EURO 2012 hanno firmato un protocollo d'intesa, confermando l'impegno ad aiutare la UEFA nelle attività antidoping e in altre iniziative.

I partecipanti a Varsavia
I partecipanti a Varsavia ©UEFA.com

I medici delle 16 nazionali che parteciperanno a UEFA EURO 2012 hanno firmato un protocollo di intesa, confermando l'impegno ad aiutare la UEFA nelle attività antidoping e nelle iniziative quali lo Studio UEFA sugli infortuni e gli esami sui giocatori. 

Il protocollo è stato firmato a Varsavia durante il workshop per le squadre di UEFA EURO 2012, con il quale la UEFA e i delegati delle nazionali hanno curato gli ultimi dettagli organizzativi del torneo. Il settore medico era uno dei temi più importanti in agenda. 

Un protocollo simile è stato firmato anche per UEFA EURO 2008. In Austria e Svizzera, nessuno dei 124 giocatori controllati in 31 partite o dei 160 controllati fuori gara è risultato positivo al doping. Per UEFA EURO 2012 si prevede un successo simile. 

Il protocollo ribadisce che la missione del Comitato Medico UEFA a EURO 2012 consiste nel monitorare e prevenire le patologie e gli infortuni. Collaborando con il panel antidoping UEFA, il comitato dovrà inoltre fare in modo che non si abbiano casi di doping.

Per adempiere a questa missione, i medici avranno vari incarichi e responsabilità durante il torneo. Per quanto riguarda il monitoraggio e la prevenzione delle patologie e degli infortuni, saranno obbligatori esami medici pre-torneo. Firmando il protocollo, i medici garantiscono che i controlli sulle squadre di UEFA EURO 2012 verranno svolti secondo le regole della competizione.

Lo Studio UEFA sugli infortuni, strumento prezioso che offre innumerevoli dati e statistiche, conterà sul sostegno dei medici nel fornire tali informazioni. Con il protocollo d'intesa, tutti rendono manifesto tale impegno nei confronti della UEFA.

La UEFA prosegue la sua campagna formativa e promozionale contro il doping nel calcio. Con il protocollo, i medici si impegnano a sostenere questa strategia, accertandosi che i giocatori e lo staff siano correttamente informati e attuando una politica di tolleranza zero vero qualsiasi forma di doping.

"Il protocollo è una dichiarazione di tutti i medici per sostenere la politica contro il doping della UEFA e del calcio in generale. Stiamo scrivendo il nostro nome, come consulenti medici, su questa carta per supportare la posizione della UEFA", ha detto Alan Byrne, medico della Repubblica d'Irlanda. "Il protocollo è simbolo del nostro impegno. Se si guarda al doping in generale, tutti vogliono scendere in campo nelle stesse condizioni, a nessuno piace ingannare, e il doping è inganno". 

I medici, infine, accettano di cooperare con la UEFA nell'ambito dei  programmi in gara e fuori gara su alcuni giocatori presso i ritiri di  preparazione al torneo. Essi, inoltre, dovranno aderire al programma relativo agli esami del sangue e delle urine da condurre in gara e fuori.

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