Casi
mercoledì 1 maggio 2013
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La UEFA segue una rigorosa politica di tolleranza zero e ha applicato pesanti sanzioni (compresa la squalifica a vita dal calcio) nei casi in cui giocatori, dirigenti e arbitri siano stati trovati colpevoli.
Una stretta collaborazione che preveda uno scambio di informazioni tra autorità pubbliche e organi sportivi è essenziale. È fondamentale che le indagini criminali vengano circoscritte tenendo presente le peculiarità uniche del settore sportivo e del mercato delle scommesse. Questo potrebbe essere di aiuto per il rilevamento e la persecuzione dei crimini più seri.
Allo stesso tempo, le misure disciplinari adottate dalle autorità sportive (che spesso utilizzano le informazioni disponibili da un'indagine di stato) possono servire da efficace deterrente per i membri della comunità sportiva. L'applicazione di sanzioni sportive dipende in genere dall'esistenza di uno stretto rapporto di lavoro tra organi sportivi e autorità statali, in modo che le informazioni ottenute nel contesto delle indagini criminali vengano messe prontamente a disposizione degli organi sportivi affinché applichino le loro procedure disciplinari.
Pare esserci un appello consensuale all'istituzione di appropriati strumenti di condivisione delle informazioni tra servizi disciplinari, autorità investigative e organi giudiziari. A questo scopo, è fondamentale una stretta collaborazione e una comunicazione diretta tra le varie parti.
Basata sulla cooperazione tra UEFA e Europol, altre agenzie di sicurezza in tutta Europa e le relazioni quotidiane del sistema di rilevazioni frodi UEFA – che la UEFA gestisce in collaborazione con la compagnia internazionale Sportradar – qui sotto c'è una lista dei casi principali perseguiti dalla UEFA e inoltrati agli organismi disciplinari UEFA negli ultimi anni:
Caso | Decisione | Anno |
FK Pobeda | Club: 8 anni di esclusione dalle competizioni UEFA Presidente: squalifica a vita | 2009 |
Tomislav Šetka | Sospensione di un anno e sei mesi | 2010 |
Novo Panić | Squalifica a vita | 2010 |
Oleg Oriekhov | Squalifica a vita | 2010 |
Vukašin Poleksić | Sospensione di un anno e sei mesi | 2010 |
Olympiacos Volou FC | Un anno di esclusione dalle competizioni UEFA | 2011 |
SK Sigma Olomouc | Un anno di esclusione dalle competizioni UEFA | 2012 |
Kevin Sammut | Squalifica a vita* | 2012 |
Fenerbahçe SK | Due anni di esclusione dalle competizioni UEFA | 2013 |
Beşiktaş JK | Un anno di esclusione dalle competizioni UEFA | 2013 |
FC Metalist Kharkiv | Un anno di esclusione dalle competizioni UEFA | 2013 |
Vasile Mungiu | Squalifica a vita | 2013 |
Andranik Arsenyan e Hovhannes Avagyan | Squalifica a vita | 2013 |
Eskişehirspor | Un anno di esclusione dalle competizioni UEFA | 2014 |
Sivasspor | Un anno di esclusione dalle competizioni UEFA | 2014 |
KF Skënderbeu | Un anno di esclusione dalle competizioni UEFA | 2016 |
Luke Montebello | Sospensione di un anno | 2018 |
Ryan Camenzuli | Sospensione di un anno e sei mesi | 2018 |
Llywelyn Cremona | Sospensione di un anno | 2018 |
Samir Arab | Sospensione di un anno e sei mesi | 2018 |
Tutti questi casi sono stati confermati dal TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), nel caso in cui i protagonisti abbiano presentato appello contro la precedente decisone UEFA.
*Nel caso di Kevin Sammut, il TAS ha ridotto la sanzione a 10 anni.